martedì 21 agosto 2012

MA QUANNè CHE CUMINCIA LA FESTA DI SANTU CIRU ?




Da un lato il programma proposto dalla Congregazione è in linea perfetta con il governo Monti: Due tamburini anzicchè quattro, la banda senza direttore, dieci lampade in meno per ogni arco, nessuna fiumara culturale, la sfilata dei costumi non si capisce se c’è stata o no, la festa dei marinesi nel mondo è diventata la festa di alcuni marinesi nel mondo. Il pranzo offerto da Cosimo Sanicola sembra lo abbia pagato il primo cittadino così, more solito, poteva solo lui scegliere gli invitati.
Piccole ma preziose occasioni tipo, lo spazio Faldini – Maneri con l’esposisizione delle sue poesie e dei curriculum (non sono stato tenero con lui in passato soprattutto quando gli appariva la Madonna, da lui scolpita in legno pregiato e dal popolo definita la madonna sparrittera). Ma il giudizio su di lui rimane quello di Antonino Disclafani recentemente apparso nel blog del compare. Faldini giramondo mi ha deluso non appendendo lo scritto del Disclafani in bella vista. Quando lui fa la sua parte con umiltà è accettabile quando in lui emerge l’arroganza allora fa la fine di tutti gli artisti: si decompone. Non abbiamo capito a chi dedica la sua poesia la vampata: a nessuno in pratica. O meglio a quell’ente astratto causa di tutti i mali e salvagente di tutti coloro che non riuscendo accusano un impalpabile colpevole. Cioè e come dire sono emigrante per colpa di Ciro Spataro o al castello si vuole insediare cosa nostra. Faldini non cadere nella trappola : rimani nelle tue canzoni e in certe tue poesie.
Rigoglioso tutti gli anni ci propone prati immaginari pieni di colori impossibili da cogliere con l’occhio, ci ricordano le immagini del film San Francesco con Chiara e Francesco a San Damiano. Meno pubblicizzata la mostra di Ciro Cangelosi e dei gioielli Elisa. Anche la Baldo ne esce bene perché finalmente è più semplice e concreta e ci spinge ad esaminare la possibilità di non solo vedere ma anche poter acquistare le sue creazioni, finalmente ora che non sono fatte con l’indifferenziata. Ritorni a proporci il suo lavoro e che presto abbia un atelier dove la gente possa vedere-provare-acquistare. 
Di Salvatore Pulizzotto abbiamo detto e anche di Calabrese e Pernice. Abbiamo avuto una scelta maggiore delle opere del Calabrese, già altre volte lodato. Eccellente la “guida” della signora Cirella Spinella. Preparatissima, cordiale, accogliente. Brava anche in tecnica pittorica, non invadente non saccente. Complimenti. Di Sal Pernice continuiamo ad ammirare il quadro dei jazzisti, del bevitore di vino, e l’incendio di Marineo (di quando ?).
Abbiamo avuto una serie di incontri e convegni  e  simposi che fatti cosi alimentano odii e invidie e soprattutto fraintendimenti. Non si riesce ad avere un minimo di professionalità, non si può esprimere un giudizio. Se dici o critichi una o uno diventi colpevole di lesa maestà. Vedano la guida-presentatrice della mostra del Calabrese. La sua bravura ha superato la sua bellezza. Quando una persona sale su un palcoscenico automaticamente è soggetta a giudizio. Non può portarsi dietro lo scudo del padre perché nessuno ha offeso nessuno ma la sua acerbità dovuta all’età se non sa accettare le critiche (non volgari come usa fare qualcun’altra) deve solo attraversare la strada e farsi accogliere dalle suore. Quindi non inventiamoci offese di lesa maestà perché se proprio vogliamo quest’accusa bisogna rivolgerla in famiglia. Si rilassi anche Lui che ne ha molto bisogno.
“Si u vidistiu alla cunnutta c’eranu puri li cavaddi !!” . Qui il mormorio si fa parola. Attendo l’accusa di plagio! Seduto in panchina mi passa il solito ipocrita che la sera prima mi elogia al ristorante e il giorno dopo mi passa dietro riempendomi di improperi. Come fa di solito l’altra signora quando la incrocio. Solo due muli, poi le macchine, nulla sfugge ai manganelli dei funzionari. Uno dei muli è illegale, poi un cavallo da 20.000  euro. Insomma volete mettere la cunnutta di una volta? Come gli ebrei pagavano la decina a Dio ora c’è gente che avendo deciso di offrire 500 euro è andata a comprare altrettanto grano per restare nella tradizione. Arrivare all’ammasso del ex-Bivona o del Fragale con un assegno o con valuta si metterebbe in difficoltà il Santo. La sfilata delle belle ragazze in groppa a rampanti puledri è un esposizione. E da che mondo è mondo è una bella vista perché oggi quasi tutte queste ragazze hanno corpi perfetti da far invidia alle pur belle loro mamme.
La messa del nostro Vescovo non è stata una passerella. Vedere la faccia della nostra gente pulita bella asciutta sorridente concentrata ti commuove. Quelle persone quasi nascoste ma con le lacrime agli occhi   ti veniva voglia di abbracciarle. Bellissima funzione. Ci sono stati solo due momenti uno di panico ed uno di preoccupazione. Il primo quando il vescovo annunzia la Benedizione Solenne e si inserisce un altro, che ci fece temere fosse lui a darci la benedizione, che doveva inserirsi dopo la benedizione in quanto non facente parte del rito. Il secondo quando il nostro Monsignore locale mi rimprovera di aver parlato durante la ”quasi tutta la funzione là in fondo nell’ultima fila davanti la ex farmacia”. Accolgo il rimprovero e mi scuso. Mi perdona con un sorriso  e mentre si allontana penso: ma mi ha seguito per tutta la messa?
A notte fonda dopo i fuochi mi sono trovato San Ciro in casa, distrutto dalla fatica. ”Non chiudere la porta, c’è Giorgio dietro di me! Dacci da bere qualcosa di forte dobbiamo riprenderci …” . Ma da dove siete sbucati ! Dal passetto oggi vicolo Raimondi. Ma è chiuso? San Ciro fa il gesto dello scappellotto come se mettessi in dubbio le prerogative dei santi.
“Ma quannu ncumincia la festa di San Ciru ?”
“Ho una grazia da chiedere, che divisa per due è poca cosa per Voi”. I due all’unisono mi dicono che ora basta e ora di finirla di chiedere grazie contro l’amministrazione e il Sindaco. Sanicola finiscila. Allora secondo Voi sono un venduto un prevaricatore un mafioso? Offendo le famiglie colpendo i figli al posto dei padri? Replico. Debbo accettare insulti e offese trasversali perché non deposito il cervello al loro ammasso? Taglia corto dice San Ciro cosa vuoi? Fatemi diventare più coglione così sarò ultimo  inter pares.
San Ciro mi fa il verso del salame, San Giorgio scuote la testa e mormora una parolina nell’orecchio di San Ciro: per me si porta da Sindaco ecco perché Spataro, Quartuccio, Greco, Perrone, Pernice sono terrorizzati. L’unico che mi pare felice è Ribaudo che in mezzo a questi sbandati se la gode. Vorrei replicare : scusi ed io che finirò in una colata di cemento ?

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