Il Cardinale Ravasi a Praga
Ciao amore,
finalmente riesco a
seguirti sul Guglielmo. Mentre ti devo fare i complimenti per la tua preghiera sia per le vittime che
per i carnefici dell´Olocausto.
Forse potevi non
menzionare Ravasi come vanitoso perchè ora ho una notizia che lo riguarda e ti
abbozzo un articoletto. Purtroppo non riesco mandartelo come allegato, vedi se riesci ad usarlo cosí.
San Vito a cui è dedicata la cattedrale di Praga |
Quando ho letto la notizia
dell´arrivo del cardinal Ravasi a Praga mi sono
ricordata gli stati d´animo con i quali andavo a seguire le sue lezioni e
sopratutto come mi sentivo quando dovevo sostenere un esame sull´Antico
Testamento con lui. Arrivavo a casa e trovavo tutti i difetti del mio
professore per coprire le mie scarse conoscenze. Avrò´ contagiato forse anche
mio marito. Da quel tempo sono passati molti anni ed io ho superato le mie
difficoltà´ nei confronti di un professore bravissimo e ho cominciato a seguire
le sue pubblicazioni. Non sempre ci riuscivo perché e´ un autore molto fecondo.
Anche il suo intervento a Praga sará sicuramente costruttivo.
Da Praga 28 ottobre 2013 Růžena Růžičková
Quando Ravasi era monsignore e dava lezioni alla Ambrosiana di Milano accompagnavo mia moglie sopratutto alle lezioni sull’Antico Testamento per la parte archeologica. Lui biblista di fama veniva ripreso dalle tv e ci metteva mezzora per truccarsi in diretta e curava, come fa ancora oggi l’immagine l’inquadratura le sopracciglia ecc. Ero certo che avesse studiato dizione ed espressioni. Questo mi infastidiva ancor di più perché si sentiva una diva. Poi iniziava la sua lezione citando luoghi, archeologi, siti e li mi aspettavo , io autodidatta appassionato studioso in proprio, una lezione a livello superiore vista la presenza di studenti universitari. Borbottavo dicendo che se non la smetteva di dire banalità andavo su io a dar lezione. Tutto qui. Sembrava saccente ed un po’ lo era… Dalla cattedra della Ambrosiana arrivi ovunque ed oggi lo troviamo a Roma responsabile della cultura vaticana. Ha tenuto per anni uno spazio sotto la testata di Avvenire e questo era il teologo non più l’archeologo. Oggi l’Avvenire è tutt’altra cosa di quando Sante Bagnoli ci annunzio :ragazzi abbiamo acquisito una partecipazione sull’Avvenire in pratica ne possediamo il 10 per cento. Fu più orgoglio che soldi perché i buchi erano enormi e noi della Jaca avevano i nostri buchi a cui pensare.
RispondiEliminaRavasi a Praga certamente non parlerà al popolo di Dio ma agli intellettuali di Dio. In Repubblica Ceca dopo anni di guerre religiose, dopo essersi inventati Hussiti, Taboriti, Protestanti per non citare cattolici, ebrei e cosi via si sono inventati un ateismo di Stato che ha contribuito ad inaridire il cuore della gente e quindi si riparte da zero . Per loro Dio è tornato sconosciuto e dobbiamo a quella nicchia di “cattolici eroici” se hanno superato persecuzioni e tempeste. A guardare le migliaia di chiese , cappelle, conventi opere d’arte scopri che il loro Dna è quello cristiano quindi di Dio.