sabato 20 gennaio 2018

NOVITà SU SAN CIRO



Le vie del Signore sono infinite, ma mai avrei potuto immaginare di trovare
una Chiesa Ortodossa dedicata a San Ciro e San Giovanni di Edessa a
Camposanpiero, una cittadina di dodicimila abitanti alle porte di Padova.
Sicuramente c’è la mano della Provvidenza nel contatto telefonico tra me e Padre
Neculai Postolake un prete rumeno appartenente alla Chiesa Ortodossa che già da
tempo si era recato a Roma nella chiesa di santa Passera in cerca delle reliquie del
santo alessandrino.
Quando ho chiamato al telefono Padre Neculai, dicendo che a Marineo c’era il
teschio di San Ciro, conservato in una urna di argento, è rimasto senza parole, poi si è
ripreso affermando testualmente: non mi aspettavo una telefonata del genere e mi
richiese informazioni sul culto di San Ciro a Marineo.
E così l’indomani gli inviai a Camposanpiero il libro su San Ciro, scritto
insieme a Nuccio Benanti. Dopo pochi giorni mi sono arrivate, per posta e mail , da
parte dello stesso prete rumeno delle foto di icone raffiguranti i santi medici e
taumaturghi Ciro e Giovanni di Edessa.
In una icona, insieme ai due santi, sono raffigurate anche Santa Atanasia e le
figlie Teotiste, Teodota ed Eudossia, che san Ciro andò a trovare nel carcere di
Canopo per dare loro conforto . La chiesa “è stata ricavata da un capannone di
500 metri quadrati, come dice padre Neculai, e all’interno della stessa c’è
una piccola biblioteca ed un piccolo
museo con le nostre cose tradizionali, in questo periodo, continua il sacerdote,
abbiamo degli incontri di preghiera in concomitanza con la settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani e tale celebrazione si svolge nella chiesa dei santi Ciro e
Giovanni”.
Padre Neculai è rimasto molto contento nell’apprendere che la Confraternita di
San Ciro organizza la novena in preparazione della festività del 31 gennaio e che
domenica 28 gennaio nella chiesa madre di Marineo ci sarà una conferenza del prof.
Zef Chiaramonte su “ Il tropario di San Ciro e San Giovanni di Edessa nella
tradizione bizantina”.
È interessante notare come nel calendario ortodosso, oltre alla festività del 31
gennaio, viene celebrata il 28 giugno la memoria della traslazione delle reliquie dei
Santi taumaturghi ed anargiri Ciro e Giovanni.
Ciro Spataro

Non stupisce solo Ciro Spataro quando incontri una novità su San Ciro. L’emozione ti prende sempre  e sarebbe ora che qualcuno migliorasse le ricerche perché di San Ciro sappiamo pochissimo e ci sono margini enormi di ricerche. Questo nuovo filone con gli ortodossi per non parlare dei copti dove San Ciro era di casa. Tempo fa accelerai le ricerche per chiarire se il 28 giugno si festeggiava la traslazione da Alessandria a Roma o Venezia o Costantinopoli o era la ricorrenza dello “sgarro” fatto dal Patriarca di Alessandria contro i laici di Apazia. Poi smisi in attesa che in confraternita si respirasse aria migliore. 


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