... E QUINDI DI MONS. GIUSEPPE RANDAZZO
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Il nostro Gonfalone portato dal Sig Rigoglioso |
Sin qui nulla da ridire. Ma figuriamoci se noi
vogliamo commentare il Pappalardo , nostro rimpianto arcivescovo. Ma come si
suole dire dietro un grande uomo c’è sempre un altro grande ! Ricordo bene
quando vennero a Milano in occasione del Sinodo dei Vescovi e si iniziò a
parlare del Pappalardo … fra i papabili ! Noi giravamo con un furgone verde per
Milano imbandierato come fanno i tifosi di calcio ed io personalmente ne avevo due di motivi:il primo Papa dell’Est e il mio Vescovo palermitano ! Incontrai
padre Pippo e gli chiesi subito di portarlo a casa mia per incontrare quella
ventina di amici che si alternavano al furgone ! Non so se per via del fatto
che in quel tempo una ventina di persone non smuovevano nemmeno un vecchio
parroco di montagna e la cosa fini lì , anche perché io non ero un capopopolo
da radunare milioni di persone ! La
delusione fu grande ma quella settimana
era una grande opportunità per le “curie” incontrarsi e forse quello che non
potevano dirsi di giorno se lo dicevano di sera.
In quegli anni la curia di Palermo era in mano a tre
marinesi: Monsignor Randazzo, Mons. Pecoraro, , e Padre Arnone ! Praticamente mancavano
solo i gonfaloni di Marineo dalla Cala a Mezzo Monreale !
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Ciro Spataro ascolta Scalfaro |
Ci rivedemmo ad Assisi quando toccò ai siciliani
portare l’olio per la lampada in un rito che coinvolgeva una regione
all’anno. Il nostro gruppo sembrava una cellula comunista se non fosse stata
guidata da un Ciro Spataro incontenibile a tal punto che si perse pur parlando il siciliano in mezzo… a
mezzo milione di Siciliani in trasferta ad Assisi. Eravamo rimasti senza capo cellula !
Mille ipotesi tutte rimaste aperte. Incontrammo il Francesco Calderonello
(altro marinese da affiancare al trio predetto come Presidente della Provincia)
unico “passeggero” di un lussuoso pullman il quale ci propose di salire tutti
sul suo pullman e da lì iniziare le ricerche da Santa Maria degli Angeli sino
alla Basilica Alta. Cosa impossibile anche se il Calderonello ci mostrò un pass speciale
! Giunti nel sagrato fu il Muratore a indicarci lo spigolo della balconata
della Basilica dove : “guarda sembra il passero solitario… eccolo il Ciro ! “ .
Due secondi dopo era in mezzo alle autorità che parlava con Scalfaro (allora
non era Presidente della Repubblica, ma Ministro degli interni) per chiarire la
sommossa dei poliziotti di Palermo e il “discusso schiaffo” ! A sera inviti
alla mano il predetto Ciro ci posizionò in un bel tavolo dove fummo visitati
prima da Padre Randazzo e subito dopo dal Pappalardo. Alle nostre insistenze di
prendere posto con noi il Randazzo (che il suo mestiere lo sapeva fare bene) ci
informò che il Vescovo aveva già cenato non ricordo in quale convento di suore
con la solita pastina in brodo.
Insomma l’oggi Monsignor Giuseppe Randazzo , già mio
compagno di scuola , di giorno gestiva (il verbo sta per salvava) “le proprietà
della Chiesa Palermitana” e in trasferta faceva il ministro degli esteri del
Vescovo.
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Caldorenello , Morfino e Muratore ad Assisi |
L’ultimo contatto lo ebbi al tempo dei Guglielmo
Proms in occasione delle due serate dedicate a Federico II . Chiesi a Mons
Randazzo di “testimoniare” la sua unica e rarissima esperienza non solo come
responsabile della Curia , ma anche come testimone del sopralluogo effettuato
alle tombe reali della Cattedrale di Palermo e soprattutto a quella di Federico
II, in un contesto unico di studiosi . In quel tempo io lavoravo ancora alla “La Virago di Entella” e dopo aver ispezionato
la Rocca di Entella , sviscerato documenti visitato Jesi , Cateldelmonte ,
Barletta e decine di siti fredericiani avrei chiuso in bellezza con la descrizione “diretta”
fatta dal fortunato marinese che aveva avuto il pregio e l’onore di assistere
ad un evento storico di portata universale. Purtroppo
Mons Randazzo non ama “esibirsi” perché è una di quelle figure “curiali” che
tengono in piedi la Chiesa. Anche “fisicamente” , altrimenti il meraviglioso
patrimonio della Chiesa oggi sarebbe tutto al …. Papireto !
Grande fu la mia delusione !
Quindi chi va a Palermo a visitare questa mostra
cerchi di cogliere la mano del Randazzo perché dietro questo Grande Vescovo c’è
anche un … grande marinese.
Con gli ultimi due Vescovi aspettavo che il Randazzo
finisse come Parroco in un paesino di Montagna o , per punizione (sic) al suo
paese. Ma lui è ancora “a Palazzo” e a quanto ne so dirige il nuovo Museo
Diocesano. Bè almeno non è la bella compagnia che gli manca !
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