venerdì 14 dicembre 2018

Riflessioni, pedanti, in coda alla bella serata in casa Sanicola. Per conoscenza a Ruzena e Onofrio.

Caro Piero, 
mi rivolgo a te non per escludere Natascia, o Ruzena o Onofrio, per carità... ( infatti invierò questo scritto anche a loro) ma nelle discussioni siamo di consuetudine io e te i ‘ contendenti’ più accesi, per cui... e tu dirai noooo! Ancora? Mi scuso  subito perché sono troppo irruente e testarda e inopportuna. Ad un certo punto dovrei tacere e invece vado avanti e nella mia ignoranza mi misuro con te che mi puoi schiacciare con il tuo ‘sapere’ senza difficoltà.  E poi continuo a pensarci (ossessivamente dice il Giovanni, ma qui so che la colpa é della notte, dove ho tempo per rimuginare nel silenzio... ) per cui , oltre a discutere, rendendo un po’ pesante una serata piacevole, poi ti scrivo anche. ( grafomane...)
Ma non posso farne a meno. A costo di essere ridicola. É che sento il tuo indiscutibile carisma, mi rendo conto di quanto tu possa influire sulla tua comunità, considerando il ruolo che ricopri, e, sinceramente, ne ho timore.  Perché so quanto il tuo movimento sia potente nella Chiesa. Sempre di più. Così parlo e scrivo. Piccolo  Davide di fronte a Golia.
Oltre tutto senza avere l’unzione divina di Davide. Senza neanche essere sicura di essere nel giusto. Seguendo solo cuore e intuizione. Buttandomi secondo quella che, spero a mia discolpa,  sia una chiamata dello Spirito e non invece la voce del mio peccato.
Io non voglio mancarti di rispetto. Ti ammiro molto e ti voglio anche molto bene. E spero di non offenderti.  Ma, temerariamente, oso invitarti ad essere più aperto alla Misericordia.
Amo la Chiesa, Piero, come la ami tu. E la vorrei senza macchia, proprio come te. E la vorrei fedele alla Parola. Senza se e senza ma. Fedele alla Parola di Gesù. Fedele al Verbo di Dio che é Gesù. ( e vorrei IO essere così!) Gesù che ha detto: “Io sto alla porta e busso...”
Non ha detto entro a forza nella tua casa per obbligarti a credere in me, altrimenti  ti distruggo. Anche se io sono la Salvezza, tu puoi scegliere di non seguirmi. Perché io ti amo così tanto da rispettarti, anche se tu non mi ami. Gesù amò gli uomini dando la vita per loro, quando erano peccatori. Capisci? Ci ha amato quando eravamo cattivi. Ci ama anche se siamo cattivi. Ci ama a prescindere.  Proprio per  non mandarci a quell’inferno che tu evochi con veemenza,  dando tutto sé stesso per salvarci, non per condannarci.
E finendo sulla croce. Perché chi ama così finisce sempre sulla croce.
Non é la legge che ci salva, ma l’amore. Non lo dico io, ma San Paolo.
Per questo vedi, io credo sia sbagliato il tuo scandalizzarti perché la Chiesa cerca di capire l’omosessualità. ( quella dentro e quella fuori di lei) Perché gli omosessuali ci sono. Esistono.  E sono uomini. Uomini che per un motivo organico o psicologico o per influenze negative o per fragilità, vivono nel vizio e nella lussuria. ( qualche volta forse, misteriosamente, anche nell’amore. In un amore che noi non comprendiamo ) Per loro, anche per loro, direi soprattutto per loro che sono nel peccato, é stato versato il sangue di Cristo. E non avranno mai voglia di salvarsi se non si sentiranno amati , ma così disprezzati da non poter neanche essere presi in considerazione come persone degne di attenzione. Essere amati prima di esserne degni. Essere amati anche se continueranno a non esserne degni. Anche se non si convertiranno mai. Un amore a prescindere. Senza condizione. Come ha amato Gesù.
Altrimenti, dove é la buona novella? Dove è la novità evangelica? Da sempre loro sono disprezzati irrisi e anche perseguitati. Perchè dovrebbero rispettare la legge di un Dio che si vergogna di loro? Perché dovrebbero vivere nella castità che la legge divina impone quando vedono che i consacrati per primi non la praticano?
( E noi  cerchiamo di minimizzare i loro peccati, stiamo a disquisire sulla differenza tra omosessualità e pedofilia attaccandoci all’età delle vittime, come se avere tredici o quindici anni cambiasse davvero le cose, togliesse la schifezza...) 
Quando un fiume sta tracimando, cosa indubbiamente negativa e pericolosa, non é che tu eviti l’inondazione negando che il fatto stia avvenendo. ‘Se io do al  fiume la categoria di fiume che esonda, gli permetto di tracimare...’ Non é così. Il fiume tracima lo stesso, anche se tu dici che non deve esistere un fiume che  esonda. Perché é vero, i  fiumi dovrebbero avere i loro letti puliti e mai ingrossarsi tanto da inondare tutta la realtà intorno a loro. Ma lo fanno.
Ed esondano anche perchè a monte c’é tanta, troppa acqua... e continua a piovere ...
Se vogliamo che l’acqua resti nel letto del fiume e non provochi una catastrofe, bisogna togliere tronchi, macerie, sassi che ingombrano sul fondo, capire dove si sono rotti gli argini, da dove viene l’onda di piena ...  e l’obiettivo di questo lavoro é contenerlo il fiume e riportarlo a svolgere il compito per cui é stato creato: dissetare, irrigare, portare vita.
É questo che il Giovanni intendeva quando parlava di pastorale, é questo che ,Spero! , stia facendo la Chiesa, anche attraverso il Sinodo. Ovviamente senza essere così sciocchi da non considerare la pericolosità dei dictat Lgbt.  Esattamente come non si deve assolutamente sottovalutare la pericolosità di un fiume in piena. Che può portare morte e distruzione.
Poi purtroppo é vero che ci  sono cardinali corrotti e sottomessi al diavolo. Non é una novità. Benedetto XVI parlava di fumo dell’inferno in Vaticano...
e fare pulizia è il lavoro enorme che sta cercando di fare Papa Francesco, non sappiamo con  che esito.
Però, vedi, coltivare continuamente sfiducia e giudizi negativi sulla Chiesa in nome della purezza e della inflessibilità della dottrina non fa che aiutarlo,il diavolo, nel suo lavoro di distruzione, perché confonde gli animi. E a volte c’è anche il pericolo che il diavolo si nasconda proprio in certi atteggiamenti inflessibili e rigidi. Che serpeggi tra i puri. ‘ Noi? Ma se noi abbiamo per padre Abramo?’ Perché é molto furbo, il diavolo, è sempre dove non te lo aspetti.  Noi dobbiamo sostenerla la Chiesa, con la preghiera e con l’amore , continuando ad invocare lo Spirito Santo che la illumini e la guidi. Non dobbiamo dubitare che é Dio che regge la Chiesa.  Che é Lui che sceglie il suo Vicario.  Non dobbiamo  pensare di essere un élite che possiede in esclusiva la verità, quasi quasi di saperne su di Lui più di Lui stesso.
Questo per gli omosessuali. Per l’altro problema, enorme e importantissimo dei migranti, volevo farti una domanda. Ma tu, che giustamente vedi anche nella formazione delle maree e persino negli spostamenti del pesce spada, la mano di Dio, non la vedi in questa biblica migrazione di derelitti? Non ci vedi una chiamata di Dio a noi? Una possibilità che ci offre di essere Veramente cristiani e di non tradire il suo testamento, ma di metterlo finalmente, concretamente in pratica: amatevi! Come io vi ho amato. Cioè anche sconsideratamente, anche contro il nostro interesse. Senza distinguo, senza nasconderci dietro ad alibi. Senza difendere privilegi e presunti diritti. Discernere la volontà di Dio. Che è sempre la stessa, ma si declina nel tempo che viviamo.  Parlavi dell’Europa che se non é Cristiana non esiste più. Appunto. Un’Europa sorda e cieca di fronte alla disperazione e alla sofferenza é Cristiana? O non sconfessa sè stessa e il Vangelo? Mi sembrava quasi che tu considerassi utopicamente come unica possibilità di sopravvivenza per l’Occidente una sorta di ‘sharia’ cattolica. Cioé che a governare non siano leggi civili ma religiose. Niente in contrario.
É quello che vorremmo tutti, che tutti seguissero il Vangelo. Ma allora non dovremmo avere pace finché un solo migrante non fosse accolto. Accogliere, raccogliere proprio gli ultimi, i diversi da noi. Gli scartati. Dovrebbe essere questa la nostra urgenza. Senza dire : sono troppi! Noi non siamo quelli che credono nel Vangelo dei due pani e cinque pesci? 
Senza considerarli nemici. Anche i musulmani. Senza paura, perché crediamo che é Dio che fa la storia. Quella del mondo e quella nostra personale. Anche per noi vale Inch’Allah.
A noi é chiesto solo di discernere la profezia dei nostri giorni, di lasciare che venga  incrinata la ‘ tranquillità borghese’ delle nostre vite . In sostanza di non  tradire nei fatti  la Parola che proclamiamo. Che sarà quella che ci giudica: Avevo fame... freddo, paura.
Mi sentivo odiato...Vieni alla mia destra... Se poi questo vorrà dire la fine della nostra civiltà, che forse in verità é già morta da un pezzo, pazienza.  Noi dobbiamo solo preparare la strada al Signore che viene. Le modalità della Sua venuta é Lui che le sceglie. Sto banalizzando, come dice Giovanni, problemi più grossi di me. E ho fatto molta confusione.  E non volevo, in alcun modo, dare giudizi! Sono, davvero, l’ultima. Se parlo è solo... per amore.
Almeno spero.
Scusami. Scusatemi, Natascia Ruzena, Onofrio.
Sono pesante e invecchiando lo divento sempre di più.
Pazienza, sono fatta così.  Al massimo potete sempre difendervi  non invitandomi più...
Abbracci nel bene, nell’amicizia e nella fede che ci unisce. 




Silvia




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