martedì 16 aprile 2019

I RAGAZZI DEL '57




Due anni or sono grazie alla pazienza di Giovanni Perrone, siamo riusciti a rimettere assieme quei “ragazzi del ‘57” persi e dispersi dal tempo e dalle varie strade del mondo che ciascuno di noi ha intrapreso …
In un contesto dove nessuno deve emergere, tranne quei tre quattro politici eterni, in un periodo , gli anni cinquanta, dove c’era già nell’aria disagio e voglia di cambiamento, qui fra le “case mobili” in balia della frana, dove la mafia agonizzava per incapacità e ancora non era nata l’antimafia, un gruppo di ragazzi delle più disparate estrazioni sociali si “inventò” una rivoluzione che sarebbe durata decenni che il futuro avrebbe prima camuffato, ma poi  copiato.
Il Guastella si inventò la dimostranza sul palcoscenico del piano (prima volta per entrambi) , un altro grazie ai volumi di Salvatore Scarpulla del Calderone usati come guida sulla Montagnola  e cosi via , possiamo dire che senza andare oltre nel tempo non ci viene in mente un altro momento e fermento culturale simile nella storia del nostro paese, macchiato solo dalla ipocrisia di alcuni che hanno cercato di oscurarlo anzicchè studiarlo.
Ora uno di quei ragazzi ci ha lasciato.
I mille ricordi episodi aneddoti fanno parte della “nostra storia personale” e ci vorrebbe un'altra occasione, come diceva ieri Nicola La Sala per “raccontartela”.
Salvatore Scarpulla che abbiamo rivisto due anni or sono , brillante e cordiale ha deciso di lasciare prima Marineo (come tanti altri del gruppo) e questo lo abbiamo accettato, ma che decidesse di andare a miglior vita , come detto dal prete nell’omelia, di questo non eravamo né avvisati né concordi.
Alla famiglia le condoglianze dei “ragazzi del 57” dell’Omnia.       

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