giovedì 21 aprile 2011

IL PROCURATORE DELLA GIUDEA

PERSONAGGI: ELIO LAMIA E PONZIO PILATO

Ponzio Pilato ed un suo amico Si incontrano dopo diversi anni

ELIO LAMIA Ponzio Pilato grazie agli dei mi è dato rivederti

Pilato non riconosce l’uomo

ELIO
Dopo vent'anni devo essere invecchiato veramente se tu non riconosci il tuo ospite Elio Lamia

Si abbracciano

Pilato
Mi ricordi, nel vederti, i giorni nei quali ero procuratore della Giudea. Trent'anni fa ti ho conosciuto e per dieci anni mentre io ti addolcivo l'esilio a Gerusalemme, dove gli ebrei mi abbeveravano di amarezza e disgusto, ci facevamo compagnia consolandoci tu delle tue disgrazie io della mia carriera.

Si abbracciano nuovamente

Elio

Ma dimmi Ponzio come va.la salute la famiglia Sei felice, godi fortuna...

Pilato

Mi sono ritirato in Sicilia e godo della compagnia di mia figlia rimasta vedova. Ho la gotta... ma sono sano nello spirito...Sono qui per curarmi in queste sorgenti sulfuree

Elio

Ti trovo bene e seppure tu abbia dieci anni di più sembriamo coetanei... Come mai ti sei ritirato in Sicilia abbandonando le cariche pubbliche? Raccontami tutto. Ci siamo lasciati che stavi reprimendo una rivolta di Samaritani mentre io partivo per la Cappadocia per affari.

Pilato
Sediamoci così ti racconterò dalla rivolta di quei Samaritani in poi.Trascinati da un predicatore del luogo i Samaritani occuparono i templi sul monte Gazim. Là adorano un loro dio, un certo Mosè e chi predicava promise non so che ritrovamento di reliquie antiche. Questo portò tumulti e sedizioni e per dar loro con poche vittime un grande esempio misi a morte i capi della rivolta. Tu sai che non ero in buoni rapporti con il proconsole della Siria, Vitellio e quando ,i Samaritani, ricorsero a lui definendomi provocatore ,Vitellio mi ordinò di presentarmi a Roma davanti all'imperatore per giustificarmi. Giunsi a Roma che Tiberio era morto e Caio nel succedergli, malgrado la sua intelligenza, si circondava di asiatici amici di Vitellio. Non mi rimase che la Sicilia dove sono consolato da mia figlia e dalle messi che i miei campi mi elargiscono generosamente...
Elio
Sono sicuro che contro i Samaritani hai agito con la tua solita rettitudine..Non è però che in questo caso ti sei fatto prendere la mano dal tuo temperamento impetuoso? Ti ricordi quante volte, anche se più giovane, ti consigliavo clemenza, dolcezza e prudenza?

Pilato

Dolcezza con gli ebrei? Tu li conosci male... Sono nemici del genere umano...Sono al tempo stesso fieri e vili, di una viltà ignominiosa e posseggono un'ostinazione invincibile, rifiutano allo stesso modo l'amore e l'odio. No caro amico... tutto ciò che viene da noi per i giudei è impuro... profano... odioso...Tu sai che avevano paura di essere contaminati addirittura nel Pretorio e mi costringevano ad amministrare la giustizia nel porticato, in quel lastricato che per tante volte hai frequentato! Ci temono e ci disprezzano…

Elio

I giudei sono molto attaccati alle loro antiche usanze e a torto sospettavano che tu volessi abolire le loro leggi e cambiare i loro costumi. Anche tu Ponzio non hai fatto nulla per dissipare la loro diffidenza...Alle volte sembravi compiaciuto nel provocarli ...eri sprezzante...e quando potevi li vessavi...

Pilato

Vedi Elio Lamia loro non hanno un'esatta conoscenza degli dei...Mi ricordo che un giorno un pazzo furioso gettò a terra gabbie e mercanti e i sacerdoti se ne lamentarono come di un sacrilegio...Ma perché ridi Elio Lamia ?

Elio

Rido perché da come ne parli un giorno il giove degli ebrei potrebbe insediarsi a Roma e perseguitarti con il suo odio...Ah... ah... Guardati Ponzio Pilato che un giorno il giove degli ebrei non sbarchi ad Ostia!

Pilato
Mi fai sorridere amico... come può il dio degli ebrei sbarcare ad Ostia se nemmeno loro riescono ad andare d'accordo sulla interpretazione delle loro leggi?
Elio
Ti capisco Ponzio... capisco il tuo rancore! La parte del carattere degli ebrei che tu hai conosciuto è riprovevole...Ma io non avevo cariche e impegni di Stato! Ero esule e mi immischiavo al popolo e ne ho scoperto oscure virtù che probabilmente tu non hai potuto rilevare...Ho conosciuto ebrei pieni di dolcezza, di costumi semplici e pii, di cuore fedele… Dico questo per equità perché ti devo confessare che anch'io non nutrivo molta simpatia per gli ebrei...Al contrario le donne mi piacevano molto...Ero giovane allora e quelle donne mi turbavano! Le loro labbra rosse, gli occhi umidi e splendenti nel buio, quello sguardo... mi penetrava nelle ossa... odoravano di nardo e mirra che macerate negli aromi davano al loro corpo un sano e delizioso godimento...e poi danzano con tanto languore. Ho conosciuto un'ebrea di Gerusalemme in una bettola che alla debole luce di una lanterna su un logoro tappeto danzava levando le braccia e agitandole faceva suonare i cimbali...Le reni inarcate la testa rovesciata e con gli occhi annegati nella voluttà... Ardente... Languente… flessuosa nella sua folta chioma rossa! Amavo la sua danza il suo canto rauco e dolce, il suo odore d'incenso...La seguivo dovunque... mi confondevo fra i soldati, i pupari, i cantimbanchi , i cantastorie i pubblicani...Un giorno disparve nel nulla...La cercai nei vicoli malfamati e nelle taverne. Era più facile rinunziare al vino greco che a lei...Qualche mese dopo seppi, per caso, che si era unita ad un piccolo gruppo che seguiva un giovane taumaturgo della Galilea, che poi fu crocifisso non ricordo bene per quale delitto. Dovresti ricordarne il nome Ponzio perché il caso ti procurò non poche seccature, mi ricordo bene, ti innervosì moltissimo...

Pilato

Come pensi possa ricordare il nome di un giudeo dopo tanti anni e tenendo conto che in quel periodo emettevo continuamente condanne a morte vista la durezza degli ebrei.?

Elio
Eppure dovresti Ponzio Pilato! Ricordo che ti lamentavi che per giorni eri costretto a discutere con i sacerdoti sul sé sul come e sul quando! Si parlò di errore e mi ricordo bene che quel giovane... Come si chiamava... Ah l'età che scherzi fa mio caro Ponzio Pilato. Dicevo che quel giovane condannato e poi crocifisso, non ricordo per quale delitto, aveva un carisma tale che io perdetti per sempre la mia danzatrice...Come si chiamava... Si chiamava... ora ricordo... Gesù il nazareno... sì, Gesù il nazareno… Sì, proprio così Lo ricordi Ponzio?
Pilato Come hai detto?

Elio Gesù il nazareno?

Pilato Gesù il nazareno... Gesù il nazareno…No! Mai sentito nominare...

Sipario lentamente...
Da Anatole France. Riduzione e adattamento teatrale.

Nessun commento:

Posta un commento