Dimostranza: le vanità |
In pratica la vera festa di San
Ciro è oggi. Lo si festeggia a fine agosto perché è estate, perché è quel
giorno che arrivarono le sue reliquie a Marineo. La sua decadenza ha inizio con
una serie di “superiori” che hanno
sempre più badato al fatto spettacolare che al fatto devozionale. La gara a
portare a Marineo il personaggio o il cantante più famoso a suon di milioni ha fatto passare in secondo
piano, sino a farlo scomparire, il dato devozionale. Aggiungiamo i colleghi di San Ciro che hanno cancellato
la capacità taumaturgica del Santo lasciandogli come “ clienti” i malati
terminali , cui peraltro anche loro sono inutili e impotenti malgrado i miliardi
di miliardi spesi in ricerche . Resiste la tradizione “abituale”, che di fatto
è sterile e morte le ultime quattro vecchiette ( e con che velocità…) con loro
se ne andrà anche San Ciro. Anche lui non è che faccia molto per aiutarsi. Si è
accorto che siamo una generazione inaffidabile e irriconoscente e piano piano
ci ha mollato. E questa ricorrenza ne è la prova perché quando l’altra sera me
lo sono visto davanti, prendermi per il colletto, strattonato quanto basta e
messo davanti a gesti lampanti pretendeva da me che giustificassi tutta una
serie di situazioni. Già il fatto di vederlo spuntare dal passetto mi ha fatto pensare che avessero riaperto il vicolo raimondi . Dopo un iniziale smarrimento
ho reagito fermamente e dimenticando che
per secoli lo abbiamo apostrofato con il “voi” sono andato diritto usando
l’impertinenza del “tu” a cui mi stanno abituando. Ciro !, risposi con il tono
da dimostranza, mi… tu ti la pigghi cu mia e fai comu fannu chiddi ca ti vonnu
“sbranari” anzicchè rispondere. Ed io come posso giustificarti il perché il
parroco, il superiore e “l’americano ” della curia ti hanno mollato proprio il
giorno del tuo compleanno ? Possibile che si debba sempre criticare ? Dai anche
questi nostri medici locali con frontiera
, si vergognano a riunirsi nel
tuo nome e mentre una volta (vedi Grottaglie) ti consideravano “patrono e
maestro” oggi mercanteggiano riconoscimenti laici e atei sfilando come vallette
non bastandogli il riconoscimento dei pazienti
che non è anargiro. Certo che le nostre autorità religiose sono state
leggerine a lasciarci qui a essere “sbranati” da certi laici e atei che come facilmente abbiamo predetto tempo fa
questa sera alla processione ci imporranno la loro benedizione e per chi arriva
in tempo potrà usufruite di confessione e assoluzione. Ovviamente di tutto
questo ci verrà rilasciata ricevuta: un facsimile !
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