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Alessandro chiuse il discorso dicendo che non ne valeva la pena perdere
un fratello come lui per una femmina, quindi propose al Meschino di chiedere
licenza al padre.
Con pianti e preghiere sia Alessandro che il re insistettero tanto al che il Meschino disse:” Mio re rammenti
cosa disse Brumoro alla firma dei patti e cosa io promisi ? Quindi lascia che
io vada da Levante a Ponente, da Oriente a Tramontana a cercare la mia casa”.
“E se io trovassi tuo padre tu partiresti lo stesso ?” chiese il re ? “No a
quel punto resterei” .
Il re mandò in cerca di Epidonio il mercante il quale raccontò cosa
sapesse del meschino. “Fu a Salonicco che lo acquistai assieme ad altra merce.
Sapemmo che questi corsari l’avevano trovato in una galea vicino la fine del
mare adriatico in compagnia di una vecchia badante, un servo ed una balia che
finirono tutti gettati a mare salvo il bambino che venne da noi acquistato in
aggiunta al resto della merce”. Raccontò
Epidonio. Dire il pianto del Meschino nell’udire questo racconto è impossibile.
Al che il re lo consolò dicendo che un bambino trovato in una galea assieme ad
una vecchia governante ad una balia e a un servo sono segni che certamente
denotano una certa origine e quindi non disperasse che avrebbe fatto cercare i corsari e usando i negromanti
ne sarebbe venuto a capo.
Le ricerche non approdarono a nulla perché nessuno dei corsari
ricordava quel fatto e allora si chiese ai negromanti senza maggior successo
tranne che per un Negromante d’Egitto che poté dare solo questa risposta alla domanda dove
dirigersi per andare a cercare il padre e la famiglia sua. “Vada agli Alberi della Sole e della Luna , là dove finisce e nasce il giorno e avrà la
sua risposta. Ma sarà un viaggio difficile e pesante che lo metterà molto alla
prova. Anche Alessandro Magno vi andò per sapere dove e quando sarebbe morto.
Là il Meschino avrebbe avuto la risposta se sarebbe sopravvissuto.
Fu grande la felicità del meschino e domandò dove fossero questi alberi
e quando seppe verso Levante dove finisce la terra là dove sorgono la luna e il
sole…
Ormai era decisa la partenza malgrado le ultime insistenze del re e di
Alessandro. Pianti e abbracci non mancarono e il re volle donare al Meschino
una piccola croce con incastonata dentro un pezzetto della Croce di
Cristo, una goccia del sangue di Cristo
e una goccia del latte della madonna e messala al suo collo lo ammoni che mai
avesse a fare peccati carnali con essa al collo e che sarebbe stata la sua
salvaguardia contro gli spiriti maligni.
Poi lo fece giurare come cavaliere che avendo ritrovato il padre sarebbe
tornato a Costantinopoli e che tenesse
la partenza segreta per non farla sapere
al re Astilladoro dei turki.. Accompagnato per lungo tatto da Alessandro Meschino
si parti.
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