mercoledì 6 dicembre 2017

LA TRADIZIONE CECOSLOVACCA A MILANO



  
Quando ho iniziato a studiare all’Università di Praga le lingue – francese e italiano – non avevo la minima idea come sarebbe stata influenzata la mia vita da questa decizione. Mi ha conquistato prima la cultura italiana e poi il mio futuro marito che ho sposato subito dopo la laurea.
   Arrivata in Italia non era facile trovare il lavoro con le mie conoscenze linguistiche. Ho esercitato le mie abilità pedagogiche su i nostri figli che ho insegnato non solo a parlare ma anche a leggere e scrivere nella mia lingua. Ho invitato ai nostri „corsi“ anche altri bambini e presto mi hanno aiutato anche le loro mamme. Così abbiamo deciso di preparare ogni anno la festa di San Nicola, molto diffusa nel nostro Paese ancora oggi. Un adulto si veste da vescovo e accompagnato dall’angioletto e dal diavoletto chiede ai bambini e ai loro genitori come si sono comportati e in seguito vengono premiati con i dolci oppure con il carbone o le patate. 
   Per molti anni i nostri incontri erano cecoslovacchi e solo dopo la caduta del muro di Berlino e dopo la divisione in due Paesi si sono costituiti due Associazioni dei Connazionali e degli Amici delle rispettive repubbliche. L’anno 1989 si può ricordare come l’anno della Rivoluzione di velluto anche a Milano. Nel palazzo di via Morgagni a Milano, sede dell’Ufficio commerciale della Cecoslovacchia, a noi „spie dell’Occidente“ prima proibito, ora è entrato il Consolato generale della Repubblica Ceca con un console ‚dissidente‘ che ci ha accolti calorosamente. Persino ha permesso che le feste di San Nicola si svolgessero al Consolato stesso e insieme alla moglie organizzarono inoltre dei pomeriggi sportivi.
    Oggi c’è a Milano una vera e propria Scuola ceca che dipende dal Ministero dela Pubblica Istruzione della Repubblica Ceca e durante le feste tradizionali i bambini ceco-italiani si divertono ancora. Questo ci fa molto piacere e siamo contenti che abbiamo aiutato a far conoscere la nostra cultura anche in Italia. Praga viene chiamata anche il „Cuore d’Europa“ perché lo è dal punto di vista geografico. Speriamo che lo sia anche nel senso più lato del termine e che la nostra reciproca conoscenza aiuti a realizzarlo.   

  Milano, 6 dicembre 2017                                                     Růžena Růžičková-Sanicola

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