Il simposio dei poeti marinesi ha compiuto 8 anni ed
entra a vele spiegate nella fase della maturità. L’iniziativa del comune di
Marineo ha costruito, edizione dopo edizione, un suo trend di crescita,
radunando per l’edizione di quest’anno ben 36 poeti. Un caso più unico che raro
nella nostra provincia. Anche il pubblico ha risposto con entusiasmo
all’appuntamento annuale presso il Castello Beccadelli e la soddisfazione si
leggeva bene negli occhi della conduttrice Chiara Lo Faso. Ma se dovessimo
indicare quella che è stata la novità più rilevante del simposio, non
esiteremmo a dire come la presenza dei giovani immigrati della Cooperativa
Sociale “Nuovi Orizzonti” è stata il fiore all’occhiello della serata. Segno
che manifesta come l’integrazione socio-culturale costituisce il terreno
essenziale su cui confrontarsi nel futuro. Quando “Osman” originario del Gambia
e rappresentante dei giovani ha recitato la poesia che parlava “del periglioso
blu profondo del mare”, e poi finalmente il contatto con “l’approdo verde
roccia che risuona di bisbigli gioiosi” veramente è stato un momento toccante
per tutti. Anche “Aruna”, pure lui del Gambia ha evidenziato come la gente
marinese sia molto accogliente e lo ha potuto notare di persona frequentando a
Marineo l’Istituto Tecnico Industriale Don Colletto.
Barbara Cannova ha puntualizzato come la cultura dell’accoglienza e della solidarietà diventa sempre più un momento essenziale della nostra cittadina. Veramente interessante si è rivelata la lirica “Il sorriso ed il bossolo” dedicata a Padre Pino Puglisi, che padre Giacomo Ribaudo ha letto con un pathos notevole proponendo non solo un messaggio di conversione e di speranza ma facendoci comprendere che la fede, ancora una volta , è martirio. E poi come non citare la lirica “D’ucchiuzzinichi e chini d’amuri” che Carmelo Rinaldi ha voluto dedicare alla madre.
Barbara Cannova ha puntualizzato come la cultura dell’accoglienza e della solidarietà diventa sempre più un momento essenziale della nostra cittadina. Veramente interessante si è rivelata la lirica “Il sorriso ed il bossolo” dedicata a Padre Pino Puglisi, che padre Giacomo Ribaudo ha letto con un pathos notevole proponendo non solo un messaggio di conversione e di speranza ma facendoci comprendere che la fede, ancora una volta , è martirio. E poi come non citare la lirica “D’ucchiuzzinichi e chini d’amuri” che Carmelo Rinaldi ha voluto dedicare alla madre.
Dagli
Stati Uniti non sono mancate le liriche di Franca Peri sulla “vecchiaia” e
quella di Antonina Li Castri “Chianceru pi li so libra”, che hanno il pregio,
sul filo della memoria, di rinsaldare sempre più il ponte che ci lega a loro.
Ma anche da Milano non sono mancate le liriche del
Preside Mario Lo Proto “Ecco qui” e “La sostanza di lu Picu” di Ezio Spataro
sul valore della civiltà contadina.
Quest’anno, nel simposio abbiamo avuto anche la rivelazione di un nuovo poeta marinese, il 75enne Giuseppe Viola, che ha pubblicato il volume “Dolce Marineo” per l’edizione La Zisa di Palermo, e che sarà presentato sabato prossimo alle 18,00 al Castello di Marineo.
Il simposio si è rivelato come la gioia di stare
insieme di tanti poeti, accomunati dalla radice della marinesità, e con
l’animazione speciale di Chiara Lo Faso, Max Potano, Francesca Di Marco,
Fabrizio Lo Proto e Carmelo Morabello.
Abbastanza originale l’intervento della poetessa
Rosalba Pantano che, avendo frequentato la prima e seconda elementare a Marineo
negli anni 70, è venuta appositamente da Montalbano Elicona (ME), per dedicare
una sua lirica a Marineo (coincidenza:una ventina di anni fa il Teatro dei Pupi
di Marineo fu ospite nel castello di Federico II a Montalbano Elicona n.d.r.).
La serata si è conclusa con attimi di commozione
quando è stata letta la lirica di Salvatore Bivona, “L’amicu di sempri”
dedicata al pittore Mimmo Vitale, purtroppo scomparso da alcuni anni, e
certamente le lacrime della moglie Anna e della figlia Sofia intervenute alla
manifestazione, sono state abbastanza significative.
In questo momento non possiamo non esprimere il
nostro sentimento di gratitudine a tutti i poeti che con la loro partecipazione
hanno permesso, non solo la realizzazione dell’iniziativa, ma hanno posto in
evidenza l’importanza della poesia nella vita di tutti i giorni.
Complimenti a chi ha scritto questo pezzo. Anche se il termine MARINESITA' (come il simile SICILIANITA'!) non mi piace, mi è particolarmente piaciuto lo spazio riservato ai giovani ghanesi e l'accento posto sul tema dell'integrazione socio-culturale. Penso proprio di riproporre l'intero pezzo sul blog del CESIM. Grazie Onofrio
RispondiEliminaVolevo ringraziare due persone in particolare:
RispondiEliminaNuccio Benanti per avere lanciato questa iniziativa 8 anni fa e per averla portata avanti negli anni in cui è stato assessore alla cultura.
Ciro Spataro per avere continuato a portare avanti questa iniziativa durante il suo mandato di assessore alla cultura.
Il Simposio è la dimostrazione che aldilà dell'appartenenza politica ci sono persone che si spendono per promuovere la cultura nel concreto.
Era una cosa che a Marineo mancava e ora è una realtà.
In un periodo in cui tramite blog e social sembra facile e a portata di click farsi promotori di cultura o di qualsiasi altra cosa non è scontato raggiungere questi risultati.
Vorrei aggiungere che anche l'evento di ieri sulla Legalità fa parte di questo elenco. Spero che si moltiplichino le iniziative spurie di pruderie politiche.
EliminaRingraziamo gli organizzatori dell’ottava edizionedel “Simposio dei poeti” per aver consentito ai ragazzi del Centro di Accoglienza “Nuovi Orizzonti” di Marineo, di partecipare alla manifestazione tenutasi la scorsa domenica presso i locali del castello.
RispondiEliminaUn particolare plauso lo rivolgiamo alprofessor Ciro Spataro, assessore alla cultura del Comune di Marineo, che con la sua spiccata umanità,si è recatopersonalmentepresso la nostra struttura per coinvolgere i giovani immigrati.
La sensibilità e l’accoglienza, mostrati nei confronti dei nostri giovani ospiti è stata ben accolta, suscitando un senso di appartenenza ad una comunità che pian piano iniziano a sentire anche un po' loro.
Il gruppo coinvolto, ha vissuto l’evento con entusiasmo, trasmettendo le proprie emozioni anche agli altri ospiti del centro, i quali sono rimasti piacevolmente colpiti dal racconto dei loro amici.Ousman, autore della poesia, sollecitatoda Chiara Lo Faso, ha manifestato la disponibilitàa ripresentarsi il prossimo anno, con una poesia in dialetto siciliano.Questi atti di integrazione sociale dimostrano ancora una volta, l’attenzione che la comunità marinese indirizza all’ospitalità.
Approfittiamo di questo spazio per ringraziare quanti in questi mesi si sono avvicinati a questa nuova e sconosciuta realtà, per svolgere del volontariato. Per sottolineare il valore degli anziani nella nostra società, rivolgiamo un grazie particolare alla signora Rosa Fiduccia che, con i suoi 84 anni, ha svolto alcuni lavori di sartoria per rendere più accogliente la struttura.
Il Centro di Accoglienza "Nuovi Orizzonti" di Marineo.
Barbara Cannova