mercoledì 13 febbraio 2019

QUATTRO PAPI A PROCESSO



Carissimi, eccomi qui con la mia letterina post -incontro! Puntuale e pedante come un verbale di assemblea condominiale...vi faccio guadagnare il Paradiso con la pazienza che vi induco a esercitare...L’altra sera ho parlato poco. La notizia dell’aggravamento di Sara mi ha colpita quasi fisicamente, come un pugno nello stomaco e la vedevo lì tra noi, in mezzo al tavolo con il suo eroismo e la volontà di combattere. E vi ammiravo, Piero e Natascia per come riuscite, anche nella preoccupazione, nel dolore e nella stanchezza, a non lasciar perdere niente, a non mancare mai a un incontro. E ammiravo l’amicizia ( no, ormai é molto, molto di più)  che c’é tra voi Sanicola e Melodia, e un po’ ve la invidiavo... Noi Rosci vi vogliamo molto bene, a tutti e quattro e sappiamo che ce ne volete altrettanto, ma siamo, per forza di cose, come degli aggregati... tra voi c’é qualcosa di unico, non avete sicuramente con i vostri stessi famigliari la stessa intesa. É una cosa molto bella. Noi vi chiediamo perdono, Melodia.Nonostante il nostro ruolo ( madrina io proprio di Sara e di Silvia! Giovanni padrino di Francesca) siamo dei latitanti, non vi aiutiamo. In realtà non ci siamo mai stati.  Forse a quei tempi avete sbagliato a sceglierci, e certo dal punto di vista spirituale  le vostre figlie non hanno bisogno di noi.Ma in tutti gli altri ambiti... zero! Qualche scusante la potremmo anche avanzare, ma la mancanza rimane, grossa. Dovremo renderne conto, insieme  a tanto altro, al Giudice supremo. Speriamo nella sua clemenza. Voi, vi ringraziamo che ci volete bene lo stesso. E ringraziamo Ruscena ed Onofrio, fedeli nel venirci a cercare, nell’accoglierci  e nel ‘raccoglierci’. Siete tutti bravi, tanto. E sono molto belle quelle serate lì in casa Sanicola.Questo volevo dire con la ‘poesia’ che vi ho lasciato. Siamo vecchi, tartassati, travagliati... Ma quando ci troviamo sgorga vitale quello che ci unisce, il Signore e la fede in Lui. Noi siamo la sua vigna, il ceppo che Lui ha piantato. Non c’é niente da fare. E questo é qualcosa di più forte di noi,  questa è la cosa più importante per tutti  noi. Come se in un certo senso fossimo circoncisi nello spirito. Non si può tornare indietro. Fatalmente innamorati di Dio.Dio spunta sempre fuori in ogni discorso o discussione che facciamo, perché é lì, vivo presente in mezzo a noi. Con sensibilità e accenti diversi certo, ma ogni volta in realtà le nostre voci non fanno che cantarne le lodi, magari in modo acceso e con qualche nota discordante, ma poi ci pensa Lui ad armonizzare.  Lui, l'Armonia. L’altra sera questo ‘coro’ mi è sembrato un pochino meno vibrante... non facevo una battuta quando sottolineavo che la presenza di un sacerdote ( e che sacerdote) ci aveva paradossalmente portato a parlare meno di Lui e di più dell’aspetto più temporale e corrotto della Sua Chiesa. Lo dicevo con un pò di rammarico. Non ho voluto fare polemiche. Giovanni , mi aveva raccomandato di non fare  la st...upida. E io gli obbedisco... quasi sempre. ( Anche questo, che grazia siamo gli uni per gli altri, sposi così uniti, così vivi dopo tanto tempo e malgrado tutto!) Avevo sempre lì il pensiero di Sara, vedevo il viso così stanco di Natascia, sentivo la fatica di Ruscena e Onofrio, sarebbe stato molto inopportuno provocare una discussione, che non mi avrebbe tra l’altro visto all’altezza. Io non conosco retroscena, né banchieri, neanche ambasciatori! Non leggo libri difficili e impegnati, non frequento dibattiti e incontri culturali... Ma in un attimo mi sono vista distruggere quattro papi, di cui due proclamati santi : Paolo VI indulgente con la massoneria, Giovanni Paolo II col pelo sullo stomaco, Benedetto XVI con la testa nelle nuvole, Francesco che sta mettendo i remi in barca... mi sembrava  di essere stata catapultata  in un libro di Dan Brown ( libri che mi sono  sempre rifiutata di leggere) .Possibile che tutto quello che dicono  ‘quelli contro’ sia vero? Ecco, io, nella mia piccolezza, avrei voluto dire questo...1) che a furia di denunciare e proclamare l’opera del diavolo, usando tra l’altro i sui stessi metodi ( sospetto, insinuazione, delegittimazione, pettegolezzo, sfiducia) non si fa che fargli pubblicità e renderlo più potente. E si diventa, inconsapevolmente,  suoi alleati e servitori. 2) che non é vero che ‘ ci rimane limpida la fede in Gesù Cristo’, se non abbiamo fede e non ci danniamo per difendere la sua Chiesa, se parlando di lei scuotiamo la testa e basta. Se non la amiamo di un amore testardo e fedele, anche se lei sembra tradirci e si prostituisce come la moglie di Osea.E non é vero né importante che ‘ mentre il papa offre al mondo l’immagine di sé stesso crocifisso dalla malattia, accettata e sopportata in nome e per Dio, in realtà qualcun altro comanda...’ Non si può amare Cristo capo della Chiesa senza amare ed onorare il suo corpo mistico. Senza ricordare sempre che é Dio che muove la storia per condurci a salvezza.  Che anche Gesù ha rinunciato a comandare secondo i canoni del mondo e lo ha salvato proprio perché ha offerto tutto sé stesso, armato solo della fiducia nel Padre. 3) che ho capito perché ‘ Dio ha nascosto queste cose ai sapienti e le ha rivelate ai piccoli’4) e qui dico una cosa tremenda che mi fa venire i brividi:  capisco che hanno un senso, misterioso e che io non vorrei, ma c’è,  i Paoli* e le Sare. In conclusione, io credo nella Chiesa una santa cattolica apostolica. Romana. E continuerò a crederci e ad onorarla, qualunque cosa mi possano venire a raccontare.E pregherò, oltre che, come faccio sempre, per Papa Francesco,  anche per don Franco  Buzzi e per i cardinali corrotti. Come sempre vi chiedo scusa e vi abbraccio nella preghiera e nella speranza per Sara e per tutti! Silvia *figlio di Silvia e Giovanni che con Sara vivono in prima persona la Passione di Cristo  



 
 
 
Carissimi, eccomi qui con la mia letterina post -incontro! Puntuale e pedante come un verbale di assemblea condominiale...vi faccio guadagnare il Paradiso con la pazienza che vi induco a esercitare...
L’altra sera ho parlato poco. La notizia dell’aggravamento di Sara mi ha colpita quasi fisicamente, come un pugno nello stomaco e la vedevo lì tra noi, in mezzo al tavolo con il suo eroismo e la volontà di combattere. E vi ammiravo, Piero e Natascia per come riuscite, anche nella preoccupazione, nel dolore e nella stanchezza, a non lasciar perdere niente, a non mancare mai a un incontro. E ammiravo l’amicizia ( no, ormai é molto, molto di più)  che c’é tra voi Sanicola e Melodia, e un po’ ve la invidiavo... Noi Rosci vi vogliamo molto bene, a tutti e quattro e sappiamo che ce ne volete altrettanto, ma siamo, per forza di cose, come degli aggregati... tra voi c’é qualcosa di unico, non avete sicuramente con i vostri stessi famigliari la stessa intesa. É una cosa molto bella. 
Noi vi chiediamo perdono, Melodia.
Nonostante il nostro ruolo ( madrina io proprio di Sara e di Silvia! Giovanni padrino di Francesca) siamo dei latitanti, non vi aiutiamo. 
In realtà non ci siamo mai stati.  Forse a quei tempi avete sbagliato a sceglierci, e certo dal punto di vista spirituale  le vostre figlie non hanno bisogno di noi.
Ma in tutti gli altri ambiti... zero! 
Qualche scusante la potremmo anche avanzare, ma la mancanza rimane, grossa. Dovremo renderne conto, insieme  a tanto altro, al Giudice supremo. Speriamo nella sua clemenza. 
Voi, vi ringraziamo che ci volete bene lo stesso. 
E ringraziamo Ruscena ed Onofrio, fedeli nel venirci a cercare, nell’accoglierci  e nel ‘raccoglierci’. Siete tutti bravi, tanto. 
E sono molto belle quelle serate lì in casa Sanicola.
Questo volevo dire con la ‘poesia’ che vi ho lasciato. Siamo vecchi, tartassati, travagliati... Ma quando ci troviamo sgorga vitale quello che ci unisce, il Signore e la fede in Lui. Noi siamo la sua vigna, il ceppo che Lui ha piantato. Non c’é niente da fare. E questo é qualcosa di più forte di noi,  questa è la cosa più importante per tutti  noi. Come se in un certo senso fossimo circoncisi nello spirito. Non si può tornare indietro. Fatalmente innamorati di Dio.
Dio spunta sempre fuori in ogni discorso o discussione che facciamo, perché é lì, vivo presente in mezzo a noi. Con sensibilità e accenti diversi certo, ma ogni volta in realtà le nostre voci non fanno che cantarne le lodi, magari in modo acceso e con qualche nota discordante, ma poi ci pensa Lui ad armonizzare.  Lui, l'Armonia. 
L’altra sera questo ‘coro’ mi è sembrato un pochino meno vibrante... non facevo una battuta quando sottolineavo che la presenza di un sacerdote ( e che sacerdote) ci aveva paradossalmente portato a parlare meno di Lui e di più dell’aspetto più temporale e corrotto della Sua Chiesa. 
Lo dicevo con un pò di rammarico. 
Non ho voluto fare polemiche. Giovanni , mi aveva raccomandato di non fare  la st...upida. E io gli obbedisco... quasi sempre. ( Anche questo, che grazia siamo gli uni per gli altri, sposi così uniti, così vivi dopo tanto tempo e malgrado tutto!) 
Avevo sempre lì il pensiero di Sara, vedevo il viso così stanco di Natascia, sentivo la fatica di Ruscena e Onofrio, sarebbe stato molto inopportuno provocare una discussione, che non mi avrebbe tra l’altro visto all’altezza. 
Io non conosco retroscena, né banchieri, neanche ambasciatori! Non leggo libri difficili e impegnati, non frequento dibattiti e incontri culturali... 
Ma in un attimo mi sono vista distruggere quattro papi, di cui due proclamati santi : Paolo VI indulgente con la massoneria, Giovanni Paolo II col pelo sullo stomaco, Benedetto XVI con la testa nelle nuvole, Francesco che sta mettendo i remi in barca... mi sembrava  di essere stata catapultata  in un libro di Dan Brown ( libri che mi sono  sempre rifiutata di leggere) .
Possibile che tutto quello che dicono  ‘quelli contro’ sia vero? 
Ecco, io, nella mia piccolezza, avrei voluto dire questo...
1) che a furia di denunciare e proclamare l’opera del diavolo, usando tra l’altro i sui stessi metodi ( sospetto, insinuazione, delegittimazione, pettegolezzo, sfiducia) non si fa che fargli pubblicità e renderlo più potente. E si diventa, inconsapevolmente,  suoi alleati e servitori. 
2) che non é vero che ‘ ci rimane limpida la fede in Gesù Cristo’, se non abbiamo fede e non ci danniamo per difendere la sua Chiesa, se parlando di lei scuotiamo la testa e basta. Se non la amiamo di un amore testardo e fedele, anche se lei sembra tradirci e si prostituisce come la moglie di Osea.
E non é vero né importante che ‘ mentre il papa offre al mondo l’immagine di sé stesso crocifisso dalla malattia, accettata e sopportata in nome e per Dio, in realtà qualcun altro comanda...’ 
Non si può amare Cristo capo della Chiesa senza amare ed onorare il suo corpo mistico. Senza ricordare sempre che é Dio che muove la storia per condurci a salvezza.  
Che anche Gesù ha rinunciato a comandare secondo i canoni del mondo e lo ha salvato proprio perché ha offerto tutto sé stesso, armato solo della fiducia nel Padre. 
3) che ho capito perché ‘ Dio ha nascosto queste cose ai sapienti e le ha rivelate ai piccoli’
4) e qui dico una cosa tremenda che mi fa venire i brividi:  capisco che hanno un senso, misterioso e che io non vorrei, ma c’è,  i Paoli* e le Sare. 
In conclusione, io credo nella Chiesa una santa cattolica apostolica. Romana. E continuerò a crederci e ad onorarla, qualunque cosa mi possano venire a raccontare.
E pregherò, oltre che, come faccio sempre, per Papa Francesco,  anche per don Franco  Buzzi e per i cardinali corrotti. 
Come sempre vi chiedo scusa e vi abbraccio nella preghiera e nella speranza per Sara e per tutti! 
Silvia
 
*figlio di Silvia e Giovanni che con Sara vivono in prima persona la Passione di Cristo  

1 commento:

  1. Grazie. È un messaggio ricco di bei pensieri. Vorrei fare solo un'osservazione, anche se il messaggio non era diretto a me. Io non ho avuto la sensazione che venissero distrutte le figure di quattro papi, di cui due già proclamati Santi. Soltanto ho percepito una compartecipazione sofferta alle enormi difficoltà che questi grandi uomini hanno dovuto affrontare, circondati da un ambiente refrattario, se non ostile, composto da persone dalle quali ci doveva invece aspettare una lealtà incondizionata.
    Mi spiace che Silvia abbia percepito la conversazione diversamente e spero di non avere inconsapevolmente contribuito all'equivoco.

    Wlter Ottolenghi

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