sabato 17 marzo 2012

QUELLA MERAVIGLIOSA E SCANDALOSA PRIMAVERA DEGLI ANNI 50 !



Dedicato a Sal Pernice di cui oggi si inaugura la mostra alla Suvarita
Per gentile concessione del proprietario G.M.
Totò Pernice, oggi Sal, passa la spina ad una giovanissima e avvenente Pina Scianna che l’attacca dentro il Chiosco. Maurizio Bivona  accorda la chitarra, io chiamo il gruppetto che stazionava dietro il chiosco  e via con “Il tuo bacio è come un rock”. Dopo due minuti eravamo una quindicina a cantare  e ballare suscitando salaci commenti dagli avventori del bar di Lofaso.”Andate a lavorare…”  grida uno, sudato . Certo non era il suo posto di lavoro al bar… Quel giradischi e quel disco 45 (nuovissima invenzione) fu un richiamo magico. Eravamo richiestissimi . Cosi decidemmo di fare una festa. Non ricordo chi ci presto o affittò una stanza al primo piano dietro la chiesa , la pulimmo abellimmo , illuminammo. Si stabilì giorno ed ora. Tutto era pronto ! Era già passata mezzora e nessuna ragazza si presentò. Noi ragazzi entrammo in agitazione, il cuore sembrava un tamburo, brillantina a chili, camicette amidate  , jeans strapazzati per sbiadirli, risvolti stirati. Ma delle ragazze manco l’ombra… Bisognava decidere perché già si sentiva aria di insuccesso e i soliti nostri denigratori (il tempo passa ma le cose non cambiano) già passeggiavano sotto la “sala da ballo”. Di solito si ballava: per gli adulti all’edificio quando si faceva il veglione o al castello i ragazzi a casa di chi faceva la festa. Questo garantiva le famiglie e ci risparmiava i commenti. Dire a casa si balla in via tale in una stanza affittata era come dire “Tu non ci vai figlia mia…” detto gridando e sbattendo la porta.  Quando tutto ci sembrò perduto presi Maurizio senza chitarra e lo portai con me. Prima tappa San Michele a casa di Rosamaria. Chiesi della mamma. “Signora Concetta ma la Rosamaria sta male ? No picchi ? Siamo tutti alla festa , Carmelina, Francesca , Tettuccia, Concettina e cosi via ! Ma è già li anche Federica ? Si è la prima che è arrivata. “ Stavo per continuare l’elenco quando irrompe Rosamaria che sarebbe scappata di casa in caso di proibizione…” Ci portammo Rosamaria la quale ci accompagno a casa di tutte le altre ragazze e ripetemmo la stessa sceneggiata. Arrivai al “salone” scortato da una quindicina di ragazze con coda di cavallo e gonna a campana. Il giaccio era rotto ! Totò Pernice disk Jokey Maurizio ormai cantava due canzoni per volta e noi non scegliemmo la ragazza con cui ballare perché ci aveva pensato il buon Dio ad accoppiarci da qualche tempo. Ci divertimmo un sacco . Mancava solo la ciliegina ! Presi Totò Pernice e gli diedi istruzioni precise . Guardami sempre e al mio cenno … Avevo preavvisato gli altri ragazzi che già avevano passato parola. Eravamo tutti pronti !  Si sentì uno schioccare secco ripetuto due cinque volte , poi avvenne quello che oggi si dice “fermo immagine”. Si senti gridare : … min… Totò astuti sta luci ? Bisogna dire che l’enel era più collaborativa una volta. Andò via la luce … e la luce fu. A vederci c’erano una diecina di coppiette che si scambiavano bacetti sulle guance e … qualcuno con gli occhi chiusi. Torno la luce mentre tutti tossivamo perché quel bacetto era come i lucchetti di ponte Milvio. Totò Pernice si lamentò perché lui …era impegnato con la luce e con il giradischi e cosi convinsi tutte le ragazze a dare un bacetto a lui che gli facemmo credere che tutte erano immamorate di lui e lui che non era stupido ci credette. Le ragazze che per la prima volta avevano indossato le calze di nailon rigorosamente con la riga andarono a casa sapendo della nottata che avrebbero passato … non sapendo della nottata dei ragazzi . Sembra che tutti fossero presi da una febbre altissima, si quella febbre che Dio manda ai ragazzi quando incontrano l’amore. Fu la prima festa pubblica a Marineo. L’unica cosa che andò storta fu che dimenticammo Mimmo Patti all’angolo della via che avrebbe dovuto fischiare alla vista di qualche genitore… La mattina dopo passammo dal tabacchino a ritirare i “pizzini” che ci scambiavamo fra fidanzatini. Il mio non lo dimenticherò mai ! “ Amore credo di essere in cinta !”…
Durante l’ora di scienze dissi alla prof  che ci sono casi di baci dati sulla guancia che provocano la maternità. Ebbi due in pagella . Ma memore di quanto diceva Pino Calderone …se l’insegnante non è all’altezza… lascia la scuola e studia da te. Così feci e non mi sono pentito !          

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