domenica 18 marzo 2012

SAN GIUSEPPE SUDA !!!


NON SEI SANTO CHE SUDA...
Giemmeggini al lavoro:loro si che sudano !
Lasciamo a chi lo dovrebbe fare per mestiere tradurci i significati e la gestualità della festa di San Giuseppe. Ormai a tutto si da un significato abbinando riti lontani a riti vicinissimi come se le tradizioni fossero comuni. Trovare significati a ciò che è una semplice tradizione molte volte porta fuori strada e i significati sono forzatamente abusivi. Un primissimo pomeriggio di un giorno caldissimo una vecchietta si sveglia prima del tempo non riuscendo a concludere la sua pennichella. Alza gli occhi verso il comò dove stazionava da tempo immemore una quadro di San Giuseppe come a Marineo c’è ne sono tantissimi. Un urlo incontrollato esce dalla bocca della vecchietta: San Giuseppe suda! Erano gli anni della Madonnina delle lacrime di Siracusa e questi eventi coinvolgevano molte persone emotive. Prima la vicina poi gli altri sino a quando le grida raggiungono il parroco che arrivato di filato invocando la calma “perché in queste cose la chiesa raccomanda prudenza”. San Giuseppe che suda sta bene essendo un lavoratore protettore dei lavoratori e quindi nella logica. Non poteva piangere!. Il parroco dovette alzare più volte il quadro alla gente del cozzo, che ripetutamente si inginocchiava mentre un enorme rosario collettivo veniva pronunziato. In cuor suo il parroco sperava che si trattasse di vero sudore e considerava gli enormi vantaggi per la sua parrocchia. Si decide di smontare il quadro e asciugare il sudore con un panno pulitissimo che dopo si sarebbe custodito come reliquia. Se era sudore vero San Giuseppe … avrebbe risudato. Ormai il sole tramontava la temperatura rinfrescava ed era logico che per quel giorno San Giuseppe non avrebbe risudato. L’attenzione si spostò sul fazzoletto e il tutto si rimandò al giorno dopo. L’organizzazione diventò efficientissima con cambi di turni veglie e rosari in attesa … Per due giorni San Giuseppe non ne volle sapere, la gente diminui e ormai era chiaro per tutti che evidentemente in quei giorni San Giuseppe non avrebbe più sudato in quanto evidentemente non lavorava. In noi ragazzi rimase il ricordo della sudata di San Giuseppe e c’era anche chi asseriva che il suo sudore aveva riempito un bicchiere colmo così come si diceva delle lacrime di Siracusa.
Chissà come spiegherebbero oggi questo fenomeno gli studiosi… Gli antropologhi sappiano che il detto “un si santu chì suda…” possono collegare la frase a questo evento…

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