Al Direttore di Marineoweb
Carissimo prof. Giuseppe Taormina,
Carissimo prof. Giuseppe Taormina,
sarà bene che riflettiamo
sull’uso “positivo dell’anonimato”.E’ vero che molti non scriverebbero se
obbligati a firmarsi. Ma leggere tutti i messaggi sul “passaggio” del Presidente mi riporta alla mente i
“gloriosi” TEMPI DEL PROVOCOPUSCOLO quando potevi sputare su tutto e chiunque.
E la formula funzionava perché di questo molta gente si nutre. Ho sempre
pensato che “quel gruppo” avesse altre capacità, ma li vedo ancora arroccati in
quel successo impalpabile, trascurando eventi come il boschetto. Davano voce un
po’ a se stessi un po alla “acidità” che è in ciascuno di noi. Ora li aspettavamo
in qualche altra impresa degna di cotanta capacità: e qui stiamo ancora
aspettando.
Sul blog Marineoweb sono apparse (lasciamo perdere le oltre
40 risposte sul mancato passaggio del presidente) a commento del testo
scritto-letto dal Vitali sul 10 anniversario del parroco due commenti che vale la pena rileggere
Anonimo fiorentino XV- Gli anonimi che preferiamo |
· ciro
lo bello scrive: 29
maggio 2012 alle 13:26 Con tutto il dovuto rispetto a Don Leo e
naturalmente auguri nella ricorrenza del 10mo anniversario di sacerdozio,
l’articolo sgocciola di leccatura esagerata. Noi marinesi quando ci mettiamo a
fare qualcosa, abbiamo la tendenza di perderci nell’elogio sconfinato.
Particolarmente quando il soggetto e’ un non marinese. In questo paese chiunque
vi mette piede ha avuto un trattamento speciale, cosa che non riserviamo ai
nostri concittadini, perche’ guardati sempre con diffidenza. Auguri a Don Leo,
si, ma l’articolo si e’ dilungato a vanvera inutilmente!
· Gianluca scrive:
30
maggio 2012 alle 1:33 Per forza,
debbo concordare con l’opinione del Lo Bello. Il troppo storpia. Indubbiamente
Padre Pasqua ha guadagnato il rispetto dei Marinesi, ma dirlo con tanta fanfara
e diluvio di parole non aggiunge altro che lo sfoggio della venerazione che
l’autore nutre per il personaggio. Ci vuole il vento in chiesa, ma no pi astutari
li cannili!
Tralascio la messa a tacere del
prof. Pepe e di altri in altri commenti. Ne risulta che sul negativo la gente
ci sguazza, come ha evidenziato la esperienza provocopuscoliana, sul positivo i
commenti scarseggiano anche se anonimi. Ora sul mirino abbiamo il parroco che
poteva ridimensionare il suo giubileo che lascia strascichi non abituali al don
Leo, alla fine “anche lui è un uomo”. Tutto ciò che è di impedimento alla
libertà di espressione non può essere intimidito regolato recintato. Questo
principio non accettato e ostacolato (persino il primo cittadino si nasconde
dietro il silenzio anzicchè dare risposte semplici e precise, emettendo giudizi
pesanti, e non comunicati stampa chiarificatori) getta una cupa atmosfera nel
nostro paese. Il nostro senso di responsabilità non deve venire meno
confondendo informazione o commento con insulto ! Ma se l’autorità non rispetta le regole come
farà mai il cittadino a rispettarle ? Quindi non accusiamo gli anonimi ma
invitiamoli a scegliere modi ed espressioni adeguate e cosi si renderanno conto
che potrebbero anche firmarsi.
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