Tempo fa il solerte inviato del corriere della sera si diverti a sparare su Aidone accusata di non "avere nulla"...nemmeno un teatro o una libreria. Aidone sembra Marineo e il nostro Assessore alla Cultura (bisognerebbe sfiduciarlo nuovamente) ci fa passare da paese di settimo mondo perchè il corriere cita (?) non solo Marineo ma sopratutto il comizio tenuto da un certo Crocetta e cosi candidando Marineo ad ottava meraviglia del mondo. Ma Lei assessore se le va a cercare o se le inventa per autolesionismo ?
Ecco cosa scrivemmo allora...
IL SACCO DI AIDONERISPOSTA AL CORRIERE DELLA SERA SUL SACCO DI AIDONE
Potrebbe essere una polemica pretestuosa quella di rispondere a due penne importanti (premiata ditta Rizzo-Stella) che nel loro libro - denuncia Vandali esprimono i loro dubbi sulla collocazione della Venere di Morgantina nel museo archeologico di Aidone. I due ci ricordano quando Montanelli (anche lui dipendente della stessa ditta) si mise ad insultare la Sicilia “dialogando” con un collega francese paragonandoci all’Algeria di allora con il linguaggio che il miglior “leghista” non avrebbe usato. I tempi sono cambiati e si possono dire le stesse cose in modo diverso ma altrettanto efficace. Ci insospettisce questa “insofferenza razziale” di cui i due ci gratificano andando a spasso sul generico e casuale.
“Aidone
questo paesino arroccato sui monti Erei, a 98 chilometri
dall’aeroporto di Catania, 195 da quello di Palermo senza un solo autobus
diretto, 5.176 abitanti, zero librerie, zero cinema, zero teatri, zero Internet
point come può accogliere quest’opera meravigliosa…”
Stiamo
ancora pagando polemiche cuffariane, malgoverno locale, mafie infinite,
presunte incapacità. Vogliamo fare un bilancio della storia? Scoviamo per caso
un teatro antico a Morgantina, una emigrazione di disperati lombardi che ha
lasciato tracce troppo visibili nel dialetto aidonese, una Venere che se rimane
ad Aidone è chiaramente prostituta ma se la si trasferisce altrove diventa
Venere, Demetra o Persefone? Ripeschiamo le polemiche sui Bronzi di Riace ? Questa statua è aidonese e lì deve rimanere.
Perché non spostare le miniere d’oro dove è più facile sfruttarle magari nelle
città industrializzate. Smontiamo il teatro di Morgantina e portiamolo a
Lambrate. Cosa può aspettarsi una
qualsiasi Aidone del nostro sud per inserirsi in un contesto non avendo altre
risorse? E cosa manca ad Aidone ? Un cinema, un teatro (vergogna, altro che
teatro possiede), una libreria (per comprare i libri dei due autori)? Internet
Point zero? Aidone possiede il suo
territorio i suoi beni culturali, la sua Venere di Morgantina e la sua gente
che la crema del giornalismo lombardo crede che abbiano un colore di pelle
dispregiativo e la sveglia legata al collo pronti a venderla al primo turista
lombardo stufo di nebbia e cassola che viene a Morgantina a portarci la
cultura dei bauscia. E cosa dire delle “penne lombarde” quasi tutte di
origine siciliana che tacciono ormai assuefatti alla cultura del potere? A noi
non è dato sapere dove pensano possa alloggiare “la donna coi veli” meglio della
sua casa natale. I magazzini dei musei sono pieni di materiali “conservati”
proprio perché i tempi maturassero ed è giunto il momento di riaffidarli agli
enti locali per arricchire l’offerta contro un turismo cittadino costoso,
rumoroso, frettoloso. Il turista ha una nuova opportunità: andare dove prima
non avrebbe mai pensato di andare per assaporare quello che la città non gli
dà. Possibile che ad Aidone questi signori non abbiano trovato nemmeno un
motivo per giustificare la presenza della “donna coi veli”? Peggio che a Sodoma
e Gomorra!
Onofrio Sanicola
Vandali di Sergio Rizzo e
Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 12 febbraio 2011
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