sabato 10 agosto 2013

L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI MOSAICI NORMANNI !





Nel numero 3/8 dell’Aprile 2012 pubblicammo una intera pagina dedicata a Mons. Benedetto Rocco , uomo, prete, affabulatore, studioso di altissimo livello scritta dal prof. Mimmo Tuzzolino, sul Guglielmo cartaceo. Faceva parte di quelle monografie che dedicavamo agli uomini di cultura  con particolare riguardo a quelle figure di spicco locale (chi ne necessitasse una copia può farne richiesta in redazione). Mentre spesso ricorrevamo all’intervista, in casi come questi ci ritorna sempre il motto che sta sulla tomba di Nicolò Macchiavelli in Santa Croce “Tanto nomine nullum par elogio “ ( cito a memoria). Non era difficile avvicinarlo (zio di Quartuccio, amicissimo del Tuzzolino dello Spataro e di tanti altri). Questi luminari vanno intervistati da altri luminari o da amici. Io scelsi, non a caso uno che potesse ricoprire i due ruoli: Mimmo Tuzzolino. E’ stato faticosissimo perché lui , vero signore, che ti conosce purtroppo fin da quando da educatore ti guidava e sopportava non ti nega nulla ma ti dice con molto garbo e modestia mille motivi dalla salute alla  mancanza di tempo che non è cosa per non dirti “nofriu un né cosa pi tia ! lassa stari!”. Dovrei rassegnarmi ma il mio insistere garbato alla fine ottenne  qualcosa. La sua descrizione dell’amico “Rocco” è un vero mosaico degno di tanto amico. Amavo la sua conoscenza di emerito linguista semitico, di arabista raro della sua dimestichezza con le cosiddette “lingue morte” che in bocca a lui rinascevano. Avrei pagato non so cosa pur di passare un pò di tempo con lui , ma temevo che la mia ignoranza abissale lo avrebbe infastidito e quindi non chiesi mai di incontrarlo, ma i suoi studi mi risuonano ancora nelle orecchie , riportatimi dai suoi scritti o da testimoni oculari. Avevo tentato in qualche modo con l’amministrazione precedente come onorare simili personaggi o come nutrirci di questo tipo di cultura. Ma come ben sappiamo la loro specializzazione iniziava e finiva con i rifiuti che rendeva bene in tutti i sensi.
Come onorare oggi una figura di questo livello ?
Iniziamo con il farlo conoscere alle nuove generazioni (un ciclo di interventi iniziando con chi lo conosceva bene ,il prof. Tuzzolino, i colleghi accademici, gli amici) , qualche giornata di studi più ristretta affidata a chi conosceva bene la preparazione del prof. Rocco, un lutto cittadino , intervenendo sulla toponomastica  e difendendo la sua memoria da qualche “virus” specialista in dannazio memorie che fa fatica ad accettare la genialità altrui se supera la propria.

Nessun commento:

Posta un commento