Nemmeno un ora collega Malaga a Cordova. Il treno attraversa una
campagna che sembra un prato di ulivi. La differenza è che qui tutto è nuovo ,
dalle strade alle case, ai ponti ai viadotti. Non vedi nulla dell’antica
Spagna. Devi entrare in città e ti accorgi della differenza. La più grande
difficoltà è il fatto che se ti occupi della Sicilia araba non puoi fare a meno
ed ignorare la Spagna. Cito solo l’Amari con la sua Bibblioteca Araba, con la
sua Storia dei Musulmani saltando Schiapparelli e tantissimi altri. Non puoi
andare a Cordova solo a vedere pietre e monumenti. Basta una data a metterti in
difficoltà :1492 !
Gli ebrei debbono lasciare la Spagna ! Lasciare è un termine
non violento. Allora cominci con il ricordarti
che qui è nato Seneca, Avveroè, Meimeides , il ghetto degli ebrei, la Sinagoga
, casa Sefard e cosi via. Qui accano avvenne il primo incontro fra Cristoforo
Colombo e Isabella… A due passi da Cordova esiste il luogo più magico del
mondo. E’ una residenza castello. Il sultano che l’ha fatta costruire ha
impiegato non so quante migliaia di operai , di blocchi di pietra e cosi via.
E’ quindi dove sta la magia ?
Costui vedendo che la sua sposa era sempre triste chiese cosa la rattristasse e lei spiegò che le mancavano I fiori del suo paese, I profumi, gli alberi I paesaggi, le fontane I rumori… E qui ti voglio… Questo signore cosa fa ? Spiana la collina e la fa a terrazzamenti tipo I giardini pensile. Ogni terrzzo una cultura siriana proprio del paese della sua preferita cosi che non gli mancasse il suo paese e affacciandosi sulle terrazze sentisse profumi, odori e rumori del suo paese. Onestamente a Cordova la cosa che mi interessava tantissimo era la Piazza del Puledro. La trovo facilmente .
Se mi chiedete cosa ci sia da vedere vi dico nulla ! Ma lo dovevo al nostro massimo poeta marinese a quel Ezio Spataro che spesso lo tira in ballo facendomi diventare una volta Don Chisciotte e la volta dopo Sancio Pancia. In Piazza del Puledro c’è la Taverna del Puledro “covo di briganti” fa dire il Cervantes a Don Chisciotte già attiva alla fine del 1400, oggi sede della scuola di flamengo. Dal Ponte Romano alla torre, via via un sacco di monumenti e qui potrei chiudere la giornata se non fosse che la cosa principale di Cordoba la ho lasciata per ultima perchè avrei bisogno di almeno dieci pagine. Anche noi abbiamo simili monumenti. Iniziamo per capirci con il Duomo di Siracusa perchè la trasformazione da Tempio Greco-romano a Chiesa e visibile e facilmente individuabile. La nostra Cattedrale di Palermo era una Mosche e ci sono ancora deboli traccie visive.
A
Cordova dovete immagginare un quadrato di migliaia di metri quadrati portateci
dentro circa duemila colonne sui ogni Colonna costruitene un altra sopra e
quindi il tetto viene raddoppiato in altezza. Unite le colonne con archi a
ferro di cavallo e otterrete una moschea che fu la più grande del mondo. Un immenso labirinto di volte e cupole che si estende
all’infinito. Oggi è la cattedrale di
Cordoba con le sue 40 cappelle votive l’altare e il coro monumentale e le
migliaia di spagnoli ivi sepolti. Qui
siamo in piena vacanza migliaia di persone in viaggio per la settimana Santa.
Confraternite dappertutto impegnate nelle processioni, Questa sera “in cena
domini” la Spagna si ferma perchè questa “semana” si pulisce la tua coscienza
di Cristiano.
Costui vedendo che la sua sposa era sempre triste chiese cosa la rattristasse e lei spiegò che le mancavano I fiori del suo paese, I profumi, gli alberi I paesaggi, le fontane I rumori… E qui ti voglio… Questo signore cosa fa ? Spiana la collina e la fa a terrazzamenti tipo I giardini pensile. Ogni terrzzo una cultura siriana proprio del paese della sua preferita cosi che non gli mancasse il suo paese e affacciandosi sulle terrazze sentisse profumi, odori e rumori del suo paese. Onestamente a Cordova la cosa che mi interessava tantissimo era la Piazza del Puledro. La trovo facilmente .
Se mi chiedete cosa ci sia da vedere vi dico nulla ! Ma lo dovevo al nostro massimo poeta marinese a quel Ezio Spataro che spesso lo tira in ballo facendomi diventare una volta Don Chisciotte e la volta dopo Sancio Pancia. In Piazza del Puledro c’è la Taverna del Puledro “covo di briganti” fa dire il Cervantes a Don Chisciotte già attiva alla fine del 1400, oggi sede della scuola di flamengo. Dal Ponte Romano alla torre, via via un sacco di monumenti e qui potrei chiudere la giornata se non fosse che la cosa principale di Cordoba la ho lasciata per ultima perchè avrei bisogno di almeno dieci pagine. Anche noi abbiamo simili monumenti. Iniziamo per capirci con il Duomo di Siracusa perchè la trasformazione da Tempio Greco-romano a Chiesa e visibile e facilmente individuabile. La nostra Cattedrale di Palermo era una Mosche e ci sono ancora deboli traccie visive.
Non sono li vagni ma la Meschita di Cordova |
2-continua
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