giovedì 3 marzo 2016

LA PASSIONE



Oltre una decina di anni or sono quando presentammo al pubblico la prima versione dello spettacolo La Passione, invitammo delle suore ad assistere allo spettacolo e ad un certo punto qualcuno mi avvisò che le suore “erano commosse”. Era un chiaro messaggio che lo spettacolo scorreva. La stessa sera non ci accorgemmo che nella sala c’era  l’ inviato speciale della Radio Vaticana che mentre viaggiava da Lugano a Roma volle fermarsi a Milano perché incuriosito(dall’articolo del Corriere della Sera a tutta pagina) dal fatto che i pupi potessero “rappresentare” la Passione.  Ci recensì e ci invitò a Roma dove ci fece visitare i giardini vaticani in forma privata passando dal “portone di bronzo” addirittura con la macchina…. Per fortuna eravamo con dei marinei altrimenti non avremmo potuto evitare l’attacco dei soliti saccenti a matula. Un'altra volta cercammo di coinvolgere i presunti musicisti locali , ma quando sentirono che si doveva eseguire Haydin scapparono adducendo che loro sono solo anargiri in sacrestia e per le sette parole di Cristo in Croce …insomma non se ne fece nulla, non so se per incapacità o per…
Intanto è un tema difficilissimo. Negli anni recenti pochi hanno avuto il coraggio di affrontare questo testo. Pasolini, Zeffirelli, e quell’americano che più che crocifiggerlo lo fece macellare a Matera. Tutti gli altri si rifugiano dentro testi medievali collaudati per non avere il coraggio di tentare nuove vie e proporle. Eppure a Marineo non mancano autori all’altezza…
Cosa si può dire ancora sulla Passione di Cristo ? Bisogna pescare nel torbido (altro americano a matula) scomodando la Maddalena ?
Noi abbiamo trovato alcuni spunti curiosi e li proponiamo ma preferiamo ancorarci alla antica lettura dei fatti anzicchè a manipolazioni medievali, rinunziando a testi che il teatro esige da chi ci lavora e non per coprire codardie editoriali da sacrestia per dar “lavoro” a presunti “teatranti” osannati solo da parenti e consanguinei con trasfusioni di applausi “familiari”.
 E’ chiaro che le diverse strutture (macchine organizzative) creano enormi sproporzioni.  
Appuntamento quindi per Sabato 12 marzo alle ore 18 al Castello .
Ingresso gratuito. Locale preriscaldato.

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