GUIDA AL TEATRO DEI PUPI
Esiste il mitico teatro greco, la prosa , la lirica e cosi via. Esiste ancora il Teatro dei Pupi. E' un teatro povero perchè usa marionette anzicchè attori ma invia gli stessi messaggi solo con più modestia e semplicità. Oggi molto snobbato ieri unica risorsa artistica e culturale dei nostri genitori. Qualcosa è cambiato e non ci dispiace rimanere un teatro di nicchia, perchè noi non siamo per i grandi eventi, per le ammucchiate collettive, per i culi piatti e i cervelli ammassati. Non abbiamo parenti che possano venire ad applaudire la nostra presunta bravura. Per dirla con un linguaggio contemporaneo siamo per i valori giusti , non siamo rifatti e prima di applaudire bisona meritarselo e non comparselo l'appauso.
Mentre ci avviciniamo al prossimo
appuntamento desideriamo darvi qualche informazione sul prossimo spettacolo.
Per ventanni e oltre dovevamo emettere un calendario da ottobre a maggio
altrimenti finivamo fuori cartellone. Calendario che dovevi rispettare cosi
come fanno tutti i grandi teatri
soprattutto a Milano. Recentemente abbiamo emesso un calendario convinti di
aver creato la squadra giusta che ci permettesse di affrontare titoli come la
Passione, Excalibur, la Guerra di Troia e cosi via. Ma qui regna il
volontariato di comodo e cosi la squadra , seppur remunerata, non dura perché
non esiste professionalità. E cosi la nostra Passione è stata un miracolo e
dobbiamo ringraziare il protagonista dello spettacolo se siamo riusciti a
portarla in porto. Il prossimo spettacolo è Excalibur. Noi
, incredibile a dirsi, conosciamo il ciclo arturiano grazie ad un cartone
animato (La Spada nella Roccia) e a qualche film mezzo cretino (famosa la scena
di Artù che amoreggia con Ginevra con l’armatura addosso come se Ginevra fosse
una bestia). Il teatro dei pupi sconosce questo ciclo. E cosi noi lo abbiamo
affrontato.
EXCALIBUR
La Tavola Ritonda,
Missere Prezzivalle e la impresa del Sangradale sino al riposo di Re Artù nel
Monte Etna
Nella
lunga cerca che coinvolge gli oltre 150 cavalieri della Tavola Rotonda solo 4
giungono davanti la porta del Gral. Una selezione durissima che passa
sopratutto per un filtro spessissimo che
non lascia scampo nemmeno al migliore di tutti: a quel Lancillotto che a detta
di tutti era senza macchia . Questo
filtro nel teatro popolare è la morale
comune del senso del pudore e dell’onore. Sono sempre le ragazze ad essere
rapite e maltrattate e toccherà sempre agli uomini di Artù salvarne onore e
beni. Il percorso e quasi identico per i quattro cavalieri rimasti . Per
arrivare al Gral bisogna superare delle prove straordinarie. Bores deve
scegliere fra salvare il fratello da dei banditi o salvare una ragazza che sta
per essere offesa .Percival viene tentato dal nemico sotto le spoglie di una maga incantatrice. Galaad deve
liberare delle ragazze prigioniere di sette malvagi cavalieri. Lancillotto
giunto anche lui davanti alla porta del Gral non verrà ammesso per aver peccato
con Ginevra. Solo a Galaad il Re
Pescatore consentirà l’accesso nella sala del Graal. E quando verrà il momento
di Artù e la riconsegna della sua
Excalibur lo vedremo riposare in una caverna del Monte Etna dove appena più in
basso sua sorella Morgana, fra Scilla e Cariddi attende il ritorno dei
Cavalieri per riportarli attorno alla Tavola Rotonda . Può un comune
mortale superare tante e simili prove ?
E
veramente cosi dura la selezione che filtrerà l’uomo alla presenza di Dio ?
Se
i cavalieri della Tavola Rotonda erano 150 fra i migliori del mondo e se fra
questi solo 4 furono prescelti e di questi quattro solo uno è stato ammesso
cosa sarà di noi poveri non Cavalieri della Tavola Rotonda. Fortunatamente a
noi rimane la speranza che esistano altre armi oltre che Excalibur, Durlindana
Trinchera Almanza Gioiosa Maugis Altachiara Fusberta . E su altro terreno che
la gente comune si misurerà e verrà filtrata.
Ps.
I temi del Teatro dei Pupi sembrano superati. Ci viene da chiedersi come
affrontare i nuovi confini della morale, i nuovi esempi che giornalmente ci
vengono propinati. Il “tutto ti è permesso” va oltre ogni aspettativa e quello
che una volta si chiamava emancipazione della donna oggi non è altro che
vilipendio della donna, consensiente. L’unica cosa positiva è che chiunque può chiedere la
residenza a Sodoma e Gomorra , ma a condizione che vi si trasferiscano
definitivamente e che non pretendano il nostro consenso. Non si aspettino che andiamo a visitarli !
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