sabato 19 marzo 2016

DOBBIAMO TUTTI SPOSTARE I CONFINI DELLA MORALE ?




                                              GUIDA AL TEATRO DEI PUPI
Esiste il mitico teatro greco, la prosa , la lirica e cosi via. Esiste ancora il Teatro dei Pupi. E' un teatro povero perchè usa marionette anzicchè attori ma invia gli stessi messaggi solo con più modestia e semplicità. Oggi molto snobbato ieri unica risorsa artistica e culturale dei nostri genitori. Qualcosa è cambiato e non ci dispiace rimanere un teatro di nicchia, perchè noi non siamo per i grandi eventi, per le ammucchiate collettive, per i culi piatti e i cervelli ammassati. Non abbiamo parenti che possano venire ad applaudire la nostra presunta bravura. Per dirla con un linguaggio contemporaneo siamo per i valori giusti , non siamo rifatti e prima di applaudire bisona meritarselo e non comparselo l'appauso.

Mentre ci avviciniamo al prossimo appuntamento desideriamo darvi qualche informazione sul prossimo spettacolo. Per ventanni e oltre dovevamo emettere un calendario da ottobre a maggio altrimenti finivamo fuori cartellone. Calendario che dovevi rispettare cosi come fanno tutti  i grandi teatri soprattutto a Milano. Recentemente abbiamo emesso un calendario convinti di aver creato la squadra giusta che ci permettesse di affrontare titoli come la Passione, Excalibur, la Guerra di Troia e cosi via. Ma qui regna il volontariato di comodo e cosi la squadra , seppur remunerata, non dura perché non esiste professionalità. E cosi la nostra Passione è stata un miracolo e dobbiamo ringraziare il protagonista dello spettacolo se siamo riusciti a portarla in porto. Il prossimo spettacolo è Excalibur. Noi , incredibile a dirsi, conosciamo il ciclo arturiano grazie ad un cartone animato (La Spada nella Roccia) e a qualche film mezzo cretino (famosa la scena di Artù che amoreggia con Ginevra con l’armatura addosso come se Ginevra fosse una bestia). Il teatro dei pupi sconosce questo ciclo. E cosi noi lo abbiamo affrontato. 

EXCALIBUR
La Tavola Ritonda, Missere Prezzivalle e la impresa del Sangradale sino al riposo di Re Artù nel Monte Etna

Nella lunga cerca che coinvolge gli oltre 150 cavalieri della Tavola Rotonda solo 4 giungono davanti la porta del Gral. Una selezione durissima che passa sopratutto  per un filtro spessissimo che non lascia scampo nemmeno al migliore di tutti: a quel Lancillotto che a detta di tutti era senza macchia  . Questo filtro  nel teatro popolare è la morale comune del senso del pudore e dell’onore. Sono sempre le ragazze ad essere rapite e maltrattate e toccherà sempre agli uomini di Artù salvarne onore e beni. Il percorso e quasi identico per i quattro cavalieri rimasti . Per arrivare al Gral bisogna superare delle prove straordinarie. Bores deve scegliere fra salvare il fratello da dei banditi o salvare una ragazza che sta per essere offesa .Percival viene tentato dal nemico sotto le spoglie di una maga incantatrice. Galaad deve liberare delle ragazze prigioniere di sette malvagi cavalieri. Lancillotto giunto anche lui davanti alla porta del Gral non verrà ammesso per aver peccato con Ginevra. Solo a Galaad  il Re Pescatore consentirà l’accesso nella sala del Graal. E quando verrà il momento di Artù  e la riconsegna della sua Excalibur lo vedremo riposare in una caverna del Monte Etna dove appena più in basso sua sorella Morgana, fra Scilla e Cariddi attende il ritorno dei Cavalieri  per riportarli  attorno alla Tavola Rotonda . Può un comune mortale superare tante e simili prove ?
E veramente cosi dura la selezione che filtrerà l’uomo alla presenza di Dio ?
Se i cavalieri della Tavola Rotonda erano 150 fra i migliori del mondo e se fra questi solo 4 furono prescelti e di questi quattro solo uno è stato ammesso cosa sarà di noi poveri non Cavalieri della Tavola Rotonda. Fortunatamente a noi rimane la speranza che esistano altre armi oltre che Excalibur, Durlindana Trinchera Almanza Gioiosa Maugis Altachiara Fusberta . E su altro terreno che la gente comune si misurerà e verrà filtrata.

Ps. I temi del Teatro dei Pupi sembrano superati. Ci viene da chiedersi come affrontare i nuovi confini della morale, i nuovi esempi che giornalmente ci vengono propinati. Il “tutto ti è permesso” va oltre ogni aspettativa e quello che una volta si chiamava emancipazione della donna oggi non è altro che vilipendio della donna, consensiente. L’unica cosa positiva è che chiunque può chiedere la residenza a Sodoma e Gomorra , ma a condizione che vi si trasferiscano definitivamente e che non pretendano il nostro consenso. Non si aspettino che andiamo a visitarli !

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