Messaggio del
30.7.2017
penso
che la Costa non ha bisogno di filo-fili sa pensare da sé
Quello che mi
permette di sopravvivere a Marineo è il fatto che non ho la presunzione di “non
sbagliare” o di avere ad ogni problema la soluzione.
Il nostro è il paese
dove chiude una rivista come la Rocca (pur nei suoi limiti da sacrestia), o un
blog e nessuno commenta o si chiede il
perché. La nostra Fondazione , scialacquatrice di fondi senza fondo, oggi ha
l’alibi della crisi economica...Mai visto un presidente della Fondazione che
sappia fare conti o gestione amministrativa… Cosi anche la cosa Pubblica ! Pur
di non protestare sanno stare anche senza acqua ! Siamo gente che sa stare otto
giorni senza acqua senza “ammazzare” chi si diverte a tenerci in questa situazione…
Addio Rivoluzioni ! Ma i cittadini sino a quando non gli toccano le loro donne
(salvo eccezioni…) non esiste problema che li interessi.
Ora il commento
ricevuto non ha tenuto conto che proprio perché so e sappiamo benissimo che la predetta Signora non è manovrabile
perché è fra le poche marinesi che crede in quello che fa. Se poi aggiungi che
ne ha competenza allora capisci perché gli altri la temono.
La famosa o
funesta compagine che portò l’onorevole al potere oggi sarebbe irripetibile
perché nessuno darebbe più credito ad
uno apparso come rivoluzionario e naufragato nei rapporti con i suoi
concittadini. Ora costui stando lontano da casa ha imparato non solo come ci si
comporta ma a rispettare il prossimo perché dopo la sceneggiata parlamentare che
ha visto grillini e pd darsele di santa ragione può avere la faccia tosta di
“querelare” perché offeso come onorevole… Ma mi faccia il piacere… direbbe
Giufà o Totò…
Non occorre
aggiungere altro ecco perché l’unica faccia presentabile a sinistra e la Signora
Costa e se lo facesse avrebbe il mio voto.
Non occorre che
qualcuno mi rinfreschi la memoria perché so benissimo che non è gestita , ma
venendo da scuola di partito sa fare giuoco di gruppo. Io , per quanto conta,
l’ho fortemente combattuta perché siamo sulle rive opposte dello stesso fiume
pur avendo idee vicine per il sociale ma lontane per quanto riguarda l’uso
scorretto dello Stato, e per le sue cattive frequentazioni.
Credo che
l’unica sfida immaginabile sarebbe fra Antonino Greco e la Signora Costa a
condizione che questi ultimi usino con parsimonia i loro riferimenti
tradizionali.
Altrimenti siamo
pronti a continuare non con l’alternanza , ma con la scelta continua di
mediocrità scelte da noi stessi e cosi
si ripeterà il lento suicidio dei coglioni.
Spero che non si
ricorra a candidare i figli perché li reputo innocenti e non mi sembra giusto
che paghino le colpe dei padri che si sono dimostrati incapaci.