DON LEO E DON GIUSEPPE !
Appena due
giorni fa ricevo una telefonata:mi darebbe il telefono del Parroco… ho biosgno
di un esorcista urgentemente perché mia cognata… Fermo la signora dicendo che
ha sbagliato numero… insiste e allora vado in rubrica a cercare il numero e
faccio fatica perché la mia rubrica non è in ordine alfabetico nel contempo la
signora parla, entra in dettagli diventa impaziente. Allora la rimando ad un
numero di telefono che sicuramente troverà più facilmente quello del parroco.
Appena dieci minuti e mi richiama la signora insultandomi perché a quel numero
ha trovato una risposta scorbutica e quindi deduco di avergli dato (o lei ha
scritto) il numero errato. La signora vuol sapere chi sono e perché approfitto
di una sua disgrazia per raggirarla … e giù commenti …
“Guardi signora
, forse lei ha più bisogno di un medico e non di un esorcista…” chiudendo la
comunicazione !
Nello stesso
giorno trovo la comunicazione (qualcuno potrebbe dire in “redazione” come se
a Marineo esistesse collegialità dalle confraternite alle cosidette redazioni)
riguardante il parroco.
Questa non è una
notizia ma una disgrazia !
Da mesi la temevamo e appena avutane la conferma mi
sono rifiutato di darne notizia sino a quando non fosse di dominio pubblico.
Intanto Leo
Pasqua “lascia” non è stato né promosso né rimosso. E’ lui che ha voluto
lasciare e quindi in Curia non gli è parso l’ora di avere a disposizione
cotanto prete. E quindi lo mettono al posto giusto . L’arcivescovo sicuramente
gli avrà messo dei paletti “francescani-gesuitici” o meglio sulla scia del Papa e vedremo
come il Pasqua userà il dogma dell’obbedienza.
Marineo
incredula dopo un corleonese non sospettava che arrivasse un misilmerese al
quale non sarà sfuggita la capacità intellettuale del predecessore messo a
guidare un gregge di non intellettuali ma di “pettegoli”(il virgolettato è mio...). Don Leo Pasqua da Marineo ha pubblicato
diversi testi certamente non adatti al tipo di parrocchiani che guidava. Anche
i suoi interventi col tempo si sono modificati soprattutto quando si è reso conto
che il suo auditorio non cresceva.
In pratica il
suo ultimo tempo era più di assenza che di presenza . E del resto comprendiamo
la sofferenza dell’intellettuale mandato a guidare un simile gregge.
Partito con un
grande entusiasmo (come tutti del resto) è stato bravo a non diventare né il
parroco dei carismatici, né dei neo catecuminali né del partito del sindaco né di
quella congregazione. Lascia una comunità equidistante ma ferma in separati in
casa e sicuramente a mente fredda i marinesi lo rimpiangeranno.
Arriva un nuovo
parroco a tutti sconosciuto, giovanissimo , prete da due anni e questo la dice
lunga su questo vescovo che sta facendo tabula rasa mandando i giovani allo
sbaraglio…
Ma è presto per
fare commenti , facciamolo lavorare , ma che tenga presente che sta sostituendo
non il solito prete di campagna ma un vero intellettuale che sapeva fare bene il suo lavoro in una “ditta”
difficile e in continua evoluzione.
Quindi
aspettiamo che questo nuovo parroco diventi prima pastore e poi non renda arido
quel solco lasciato da Leo Pasqua dove arte e cultura andavano a braccetto con
la fede.
Ps Non è vero
che ubi mayor minor cessat. La notizia che Padre Giuseppe lascia Marineo per me
è altrettanto drammatica . Quando io dico che questo arcivescovo ha preso di
mira Marineo non mi sbaglio. Privarci anche e nello stesso tempo di Padre
Giuseppe e come dare una coltellata al paese : stiamo perdendo i punti di
riferimento perché qualcuno in curia
vuole mostrare i muscoli. Vai tranquillo Padre Giuseppe e già non vederti
girare tutti i giorni fra le nostre case con la tua “fuoristrada” ci fa sentire
orfani. Ora capisco quando San Francesco diceva “fratello sole…” , sicuramente si riferiva a te !
E non dimenticarti che sei cittadino marinese più di tanti altri !
E non dimenticarti che sei cittadino marinese più di tanti altri !
Fare commenti alla marinese con il morto in casa non è bello. Ma l’occasione ci viene offerta da questi due fatti. Si parla tanto di Chiesa da “adeguare ai tempi” e su questa scia abbiamo a Marineo fior fiore di sacerdoti, ribelli , sfegatati quasi come i preti della pace nella ex Unione sovietica . Quindi questa nuova rivoluzione voluta da questo Papa e quindi eseguita da questo Arcivescovo usa le regole vecchie per fare regolamenti di conti. Sarei curioso sapere con chi si è consultato l’Arcivescovo nel decidere questo cambiamento ? Quali probiviri locali ha consultato ? Quali sacerdoti (in grazia di Dio) ha ascoltato ? E giusto che “questo gregge “ si trovi la mattina la notizia dai laici ? Sono curioso di sapere come avvenne l’elezione di Sant’Ambrogio …
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