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Stampa settecentesca tratta da un mio Credo figurato |
Proprio oggi ho ripensato ai miei
vecchi studi sulla Pentecoste, che mi avrebbero portato alla conoscenza di
tante lingue. La prima cosa che mi saltò agli occhi, negli anni giovanili fu la
differenza fra Italia e Germania. Per i tedeschi è un giorno festivo a tutti
gli effetti noi ce ne accorgiamo andando a messa o leggendo il calendario. Noi
cristiani abbiamo due grandi eventi che ce la ricordano. Il primo è il caso
della Torre di Babele che può essere letto in vari modi: anticipazione della
Pentecoste, spiegazione come si sia arrivati a più lingue partendo da Adamo ed
Eva e cosi via lasciando spazio ai teologhi di divertirsi. Il secondo è proprio
la Pentecoste con lo Spirito Santo , le lingue di fuoco ecc.ecc. Con Questo non
vogliamo tralasciare la visita di Pietro al Centurione grazie alla quale anche
noi siamo stati chiamati. Ma il motivo principale è quello di finire un
percorso che dopo gli episodi già raccontati, non posso tralasciare: cosa
significava la Pentecoste nel medioevo ai tempi di Carlo Magno e Re Artù. Chi
ha la voglia di andarsi a leggere i due cicli cavallereschi noterà che il tutto
inizia e gira attorno alla Pentecoste. Per meglio capire cosa voglio dire forse
è meglio che anzicchè andare a ripescare i classici vi andate a rivedere i film
del ciclo Guerre Stellari soprattutto le scene (partendo dal primo film la
scena del “bar” ) di insieme dove un
infinità di “esseri viventi” , macchine viventi ecc. “fraternizzano”, dialogano
convivialmente senza notare differenze di lingua, razza colore ecc. Un
messaggio sul razzismo bellissimo ! Lo stesso avveniva alla festa delle Rose di
Maggio , quando si svolgeva il Torneo della Pentecoste dove “tutti” potevano
partecipare, di qualsiasi colore , nazione e religione purchè soldati e armi
venissero lasciate fuori. Per una ventina di anni a Milano , proprio alla Pentecoste, bandivamo un torneo
nel Teatro dei Pupi continuando simbolicamente quello carolingio e arturiano
ospitando qualsiasi opera artistica che avesse un tema cavalleresco (musica
danza, teatro, classico di prosa, lirico o in celluloide ecc.ecc.).
Ma debbo constatare che oggi , tempo
del razzismo in abolizione totale, nessuno nota questo percorso che va da
Babele a Guerre Stellari e dato per accettato l’abolizione del razzismo ci
siamo fermati nell’accoglienza . Cioè ti salvo dal mare e ti lascio “nudo”
sulla spiaggia. A Milano abbiamo una linea filoviaria (90-91 circolare principale) dove in primis non si
paga il biglietto e poi è la copia perfetta della Torre di Babele di oggi o se
volete Guerre Stellari . Quindi non fermiamoci ancora sul razzismo perché ormai
è superato ! E se volete aggiornare gli esempi , proprio ieri una bella lezione
ci è stata data da due giovani che hanno preso a calci proprio i due paesi più
razzisti di tutti i tempi !
Devo andare a ripescare l’articolo
scritto (per Il Segno ) una trentina di anni fa su questo tema.
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