domenica 20 maggio 2018

PENTECOSTE E RAZZISMO


Stampa settecentesca tratta da un mio Credo figurato
Proprio oggi ho ripensato ai miei vecchi studi sulla Pentecoste, che mi avrebbero portato alla conoscenza di tante lingue. La prima cosa che mi saltò agli occhi, negli anni giovanili fu la differenza fra Italia e Germania. Per i tedeschi è un giorno festivo a tutti gli effetti noi ce ne accorgiamo andando a messa o leggendo il calendario. Noi cristiani abbiamo due grandi eventi che ce la ricordano. Il primo è il caso della Torre di Babele che può essere letto in vari modi: anticipazione della Pentecoste, spiegazione come si sia arrivati a più lingue partendo da Adamo ed Eva e cosi via lasciando spazio ai teologhi di divertirsi. Il secondo è proprio la Pentecoste con lo Spirito Santo , le lingue di fuoco ecc.ecc. Con Questo non vogliamo tralasciare la visita di Pietro al Centurione grazie alla quale anche noi siamo stati chiamati. Ma il motivo principale è quello di finire un percorso che dopo gli episodi già raccontati, non posso tralasciare: cosa significava la Pentecoste nel medioevo ai tempi di Carlo Magno e Re Artù. Chi ha la voglia di andarsi a leggere i due cicli cavallereschi noterà che il tutto inizia e gira attorno alla Pentecoste. Per meglio capire cosa voglio dire forse è meglio che anzicchè andare a ripescare i classici vi andate a rivedere i film del ciclo Guerre Stellari soprattutto le scene (partendo dal primo film la scena del “bar”  ) di insieme dove un infinità di “esseri viventi” , macchine viventi ecc. “fraternizzano”, dialogano convivialmente senza notare differenze di lingua, razza colore ecc. Un messaggio sul razzismo bellissimo ! Lo stesso avveniva alla festa delle Rose di Maggio , quando si svolgeva il Torneo della Pentecoste dove “tutti” potevano partecipare, di qualsiasi colore , nazione e religione purchè soldati e armi venissero lasciate fuori. Per una ventina di anni a Milano  , proprio alla Pentecoste, bandivamo un torneo nel Teatro dei Pupi continuando simbolicamente quello carolingio e arturiano ospitando qualsiasi opera artistica che avesse un tema cavalleresco (musica danza, teatro, classico di prosa, lirico o in celluloide ecc.ecc.).
Ma debbo constatare che oggi , tempo del razzismo in abolizione totale, nessuno nota questo percorso che va da Babele a Guerre Stellari e dato per accettato l’abolizione del razzismo ci siamo fermati nell’accoglienza . Cioè ti salvo dal mare e ti lascio “nudo” sulla spiaggia. A Milano abbiamo una linea filoviaria (90-91  circolare principale) dove in primis non si paga il biglietto e poi è la copia perfetta della Torre di Babele di oggi o se volete Guerre Stellari . Quindi non fermiamoci ancora sul razzismo perché ormai è superato ! E se volete aggiornare gli esempi , proprio ieri una bella lezione ci è stata data da due giovani che hanno preso a calci proprio i due paesi più razzisti di tutti i tempi !
Devo andare a ripescare l’articolo scritto (per Il Segno ) una trentina di anni fa su questo tema.       

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