sabato 12 maggio 2018

UNA VALIGIA DA RIEMPIRE...


Eccovi la continuazione della “visita guidata” . 
Questa volta è Chiara Lo Faso il nostro Cicerone.



La “Beccadelli Arte” vi aspetta fino al 25 Maggio al Castello Beccadelli di Marineo con la personale mostra di pittura di Thea Corrado intitolata “Ricomincia”.
Un evento organizzato dal Comune di Marineo, dalla ProLoco e da Salvatore Pulizzotto e Chiara Lo Faso (1). L’inaugurazione della mostra svoltasi Mercoledì nelle stanze del Castello davanti a un pubblico curioso e attento ha fatto conoscere la Valigia dell’artista…la Valigia di Thea…che non si disfa nel racconto ma si riempie con delle tecniche importanti di alcune correnti artistiche.
Una valigia semplice che Thea ha saputo riempire grazie ai suoi studi artistici che hanno alimentato il suo dono intriso sempre di cambiamento. Thea inizia nel 1979 con lavori ad olio, ma la sua curiosità la porta ad affacciarsi anche alla fotografia nel 1985 con un attento percorso di studi fotografici organizzati da Art Kane, maestro della fotografia del XX secolo, al quale non interessava l’apparenza delle cose, ma come potevano farlo sentire. Questa pausa serve a Thea per riflettere e nel proseguo della sua pittura porta con se, dentro la sua valigia artistica, l’influenza della fotografia concettuale e la trasferisce nell’arte concettuale dei suoi quadri. Nasce il “Caos” dove inserisce come figura geometrica il cerchio nel quale la pittrice vede l’unità del mondo. In questa espressione artistica i concetti e le idee sono per Thea più importanti del risultato estetico e percettivo dell’opera stessa svolto poi dal lettore dell’opera. In questa unità presente nelle sfere dove regna la ciclicità del divenire trionfa il corpo, lo spirito, l’anima.
Dentro la valigia inserisce pure le opere su stoffa che testimoniano un periodo di riflessione pittorica. Thea rimane in attesa di un divenire pittorico.
La curiosità spinge, poi, la pittrice alla Pop Art, corrente artistica che si interessa delle forme e della rappresentazione della realtà. Inizialmente Thea usa un nero su bianco, scelta questa dettata da un rifiuto al colore. Il trionfo del colore non tarda, poi, ad arrivare. La sua curiosità la spinge a conoscere ancora di più l’arte di Malevich, pittore russo, colui che costruiva le forme geometriche a partire da niente, nere o a colori tutte su sfondo bianco, da sole o in piccole composizioni e dall’alto della tela un quadrato nero uniforme che le sovrasta.
Thea affascinata da questa arte trionfa nei colori e ad ogni colore associa gli elementi di Terra, Aria, Acqua e Fuoco, ma affronta anche temi importanti come l’Infinito, l’Emigrazione, il Femminicidio. Il tripudio di colore è trionfale e Thea osa pure tonalità particolari di colore che regalano all’opera un’armonia artistica.
La Valigia di Thea è sempre aperta e in attesa di un prossimo cambiamento artistico.
Chiara Lo Faso


1) La mostra in verità nasce dall'impegno di un gruppo di amici (Provenzale, Cangialosi W., Pulizzotto ecc.) . Il comune l'ha fatta sua trascinandosi dietro la Proloco.

Nessun commento:

Posta un commento