Eccovi
la continuazione della “visita guidata” .
Questa volta è Chiara Lo Faso il
nostro Cicerone.
La “Beccadelli
Arte” vi aspetta fino al 25 Maggio al Castello Beccadelli di Marineo con la personale
mostra di pittura di Thea Corrado intitolata “Ricomincia”.
Un evento
organizzato dal Comune di Marineo, dalla ProLoco e da Salvatore Pulizzotto e
Chiara Lo Faso (1). L’inaugurazione della mostra svoltasi Mercoledì nelle
stanze del Castello davanti a un pubblico curioso e attento ha fatto conoscere
la Valigia dell’artista…la Valigia di Thea…che non si disfa nel racconto ma si
riempie con delle tecniche importanti di alcune correnti artistiche.
Una valigia
semplice che Thea ha saputo riempire grazie ai suoi studi artistici che hanno
alimentato il suo dono intriso sempre di cambiamento. Thea inizia nel 1979 con
lavori ad olio, ma la sua curiosità la porta ad affacciarsi anche alla
fotografia nel 1985 con un attento percorso di studi fotografici organizzati da
Art Kane, maestro della fotografia del XX secolo, al quale non interessava
l’apparenza delle cose, ma come potevano farlo sentire. Questa pausa serve a
Thea per riflettere e nel proseguo della sua pittura porta con se, dentro la
sua valigia artistica, l’influenza della fotografia concettuale e la
trasferisce nell’arte concettuale dei suoi quadri. Nasce il “Caos” dove
inserisce come figura geometrica il cerchio nel quale la pittrice vede l’unità
del mondo. In questa espressione artistica i concetti e le idee sono per Thea
più importanti del risultato estetico e percettivo dell’opera stessa svolto poi
dal lettore dell’opera. In questa unità presente nelle sfere dove regna la
ciclicità del divenire trionfa il corpo, lo spirito, l’anima.
Dentro la
valigia inserisce pure le opere su stoffa che testimoniano un periodo di riflessione
pittorica. Thea rimane in attesa di un divenire pittorico.
La curiosità
spinge, poi, la pittrice alla Pop Art, corrente artistica
che si interessa delle forme e della rappresentazione della realtà.
Inizialmente Thea usa un nero su bianco, scelta questa dettata da un rifiuto al
colore. Il trionfo del colore non tarda, poi, ad arrivare. La sua curiosità la
spinge a conoscere ancora di più l’arte di Malevich, pittore russo, colui che
costruiva le forme geometriche a partire da niente, nere o a colori tutte su
sfondo bianco, da sole o in piccole composizioni e dall’alto della tela un
quadrato nero uniforme che le sovrasta.
Thea affascinata
da questa arte trionfa nei colori e ad ogni colore associa gli elementi di
Terra, Aria, Acqua e Fuoco, ma affronta anche temi importanti come l’Infinito,
l’Emigrazione, il Femminicidio. Il tripudio di colore è trionfale e Thea osa
pure tonalità particolari di colore che regalano all’opera un’armonia
artistica.
La Valigia di
Thea è sempre aperta e in attesa di un prossimo cambiamento artistico.
Chiara Lo Faso
1) La mostra in verità nasce dall'impegno di un gruppo di amici (Provenzale, Cangialosi W., Pulizzotto ecc.) . Il comune l'ha fatta sua trascinandosi dietro la Proloco.
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