In pratica questa formula che esclude ogni e qualsiasi coinvolgimento del pubblico è a dir poco scorretta.
Non è consentito leggere , nè pensare , nè partecipare. Ci domandiamo se serviamo solo per applaudire.
Non possiamo nemmeno criticare .
L'unica cosa che non ci possono togliere è quella di pensare ...
Premio Internazionale di Poesia “Città di Marineo” 2011-09-03
Eccovi qualche pensiero scritto un ora dopo aver ricevuto il libretto.
Quando sentiamo i titoli delle poesie e vediamo i loro autori salire sul palco davanti al castello di Marineo ci viene voglia di conoscere meglio i contenuti di questi lavori che arricchiscono la nostra vita. E nel libretto che ci viene dato sono riportate tutte le poesie: quelle in lingua italiana, quelle in dialetto siciliano e anche quelle scritte dai bambini. La nostra “scelta” non corrisponde necessariamente a quella della Giuria, noi non ci reputiamo esperti, ci lasciamo guidare dall’istinto.
IL MAGO SENZA CONIGLIO di Stefano Bianchi
Quasi tutti i capoversi iniziano con “Conosco i segni del tempo…” Uno di essi potrebbe essere la nostra voglia di tirare un coniglio fuori dal cilindro e risolvere i nostri problemi come per magia: invece la poesia finisce con queste parole: questo è il gioco cui giochiamo, nessun coniglio anima mia.
CONFITEOR di Amalia De Luca
Il poeta incontra Signore e elenca le sue proprie caratteristiche: il rifiuto della viltà, l’intolleranza della stupidità, il fastidio dell’intolleranza, il disprezzo della cupidigia… ma anche la speranza d’amore. Come non essere d’accordo.
IL MISTERO DELLE FIABBE, I LADRI DI FAVOLE di Maria Grazia Pampaloni
Un quadretto a rovescia di favola di una volta. “Il mistero delle fiabe rubate”, un folletto che sottrae i pensieri, l’incanto perso, la magia che non fa presa… La domanda clou: Chi potrà ad ogni bimbo restituire il dono della poesia? Dipende dal bambino se si pone all’ascolto dei suoni ovattati del bosco ed altre realtà “da favola”.
PREMIO DI POESIA SETTIMA EDIZIONE RAGAZZI
DA UN PAESE AL DI LA’ DEL MARE di Azzedine El Gaouri
L’autore si sente fortunato anche se vivo dove non sono nato,… lontano dalle guerre e dalla povertà. Nonostante il colore della pelle diverso lui esprime l’uguaglianza così: Se non si guarda la faccia ma il cuore, sono uguale a Giuseppe o a Salvatore. Bella lezione di integrazione e accoglienza.
“CHI SONO IO” di Martina Gervasi
La spensieratezza della bambina allegra riflette però sulle possibilità di un uccello che può volare, dell’albero che fa crescere i frutti. A differenza di loro lei ha un cuore dove tiene tutti i miei desideri, segreti e sorrisi. Proprio una bimba allegra.
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