domenica 16 ottobre 2011

SAN LONGINO MARTIRE

CARLO MAGNO POSSEDETTE LA SACRA LANCIA
San Longino Martire
Soldato romano che con la sua lancia trafisse il costato di Gesù Crocifisso. Secondo la tradizione, la linfa che defluì dal fianco divino lo guarì da un'infermità oculare e lo convertì. Martire.
Etimologia: Longino = alto, lungo, dal latino
Emblema: Palma
A Mantova ci sono decine di cose che ti obbligano ad andarci. Anche appositamente. Oggi ti ci portano facilmente le autostrade. Al tempo che vi raccontiamo da Milano a Mantova ci volevano da tre e quattro ore, soprattutto con bambini a bordo. Avevamo un furgone passeggeri proprio per questo tipo di gite. Dentro le biciclette e via con buona scorta di panini e bibite. Obiettivo: la camera degli sposi del Mantenga. Questo Maestro si alza un metro sopra gli altri, ti ammutolisce (vedi a Milano il Cristo morto).
In quegli anni Rizzoli pubblicò un volume, fra i primi, quale capolavoro dell’arte grafica) titolato appunto La camera degli sposi del Mantenga. Mantova ti permette un largo uso di biciclette e girare per musei, chiese e castelli era meraviglioso. Ogni dieci metri c’era qualcosa da scoprire. Prima di arrivare in città i ragazzi incominciano a desiderare un “telefono azzurro” , allora inesistente, per far valere i loro diritti. Arrivati a Santa Maria delle Grazie, detta “le Grazie”, mi accorgo che appena fuori la strada provinciale c’è una grandissima piazza con sul fondo una chiesetta molto bella.

LA SACRA LANCIA
Giù le bici e mentre noi ,fatte le raccomandazioni, ci avviamo verso la chiesetta lasciamo i ragazzi padroni della piazza. Era uno di quei luoghi che ti fanno vergognare di non conoscerlo. Prima l’interno della chiesa , unica al mondo per i suoi ex voto in cartapesta. File infinite di ex voto dal più piccolo al più grande sui lati della chiesa con al centro ,come un lampadario, un coccodrillo mummificato. Centinaia di situazioni sceneggiate in cartapesta. Dal salvato dalla decapitazione a chi cadeva da un impalcatura. Decine di soldati tornati da tutte le guerre che , salvi, hanno gratificato la madonna sceneggiando la loro grazia. Ci volle più di un ora per vederli e capirli. Alla fine all’uscita  sulla destra in una cappella buia si intravede un sarcofago di granito rosa. Impossibile decifrare a chi appartenesse. La chiesa era vuota e buia. Sto per andarmene e noto un piccolo interruttore all’angolo. Faccio un tentativo e leggo “il miglior cavaliere del mondo...”  . Quasi svengo. L’epigrafe dettata da Carlo V per il più grande “corteggiano” : Baldassare Castiglione. Ho cercato di acquistare quasi tutte le edizioni del “Corteggiano” del Castiglione  persino una “tradotta” in italiano. Dal 1500 ad oggi  non saprei dire quante siano. Mi inginocchio davanti “tanto nomine” per scusarmi di non essere venuto prima ad onorarlo. Il suo “galateo” e il “savoir faire” non è mai stato superato. Mia moglie mi scuote ricordandomi “la scaletta”.Gli effetti degli affreschi del Mantenga sono un duro colpo alla tua misera cultura. Ti senti nessuno davanti tanta meraviglia. Poi i dodici cesari, l’appartamento con gli altri affreschi, poi ,gioia dei bimbi, l’appartamento dei nani dei gonzaga e cosi via . Avevamo visitato tutti i luoghi del “rigoletto “ dalla casa di rigoletto alla taverna di sparafucile  seguendo il siciliano shakespeare   . A Mantova “devi” mangiare i tortelli di zucca ed amaretto “  se no che ci sei venuto a fare a Mantova” .  
  Quando si ha un figlio che si chiama Andrea  sei obbligato ad andare a Patrasso , ad Amalfi e cosi via seguendone le tracce. Quindi non ci siamo sbalorditi quando il ragazzo entra in una chiesa addirittura in bici. Alle nostre rimostranze la sorella, come avvocato di famiglia, ci dice “ma è la chiesa di sant’Andrea ! Alla destra c’erano le reliquie di San Longino della sua Lancia e il Sacro Graal  (ciò che era uscito dal costato di Cristo). A Mantova lo aveva portato sant’Andrea in persona. Parte della lancia con incastonato parte di un sacro Chiodo oggi sono a Vienna dove si trova il nostro mantello di Ruggero che fu poi di Federico II di cui , con amici di allora, facemmo ricamare una copia a Marineo , copia che la ricamatrice si rifiutò di consegnarci volendosela tenere per se. Per vedere la lancia e il mantello basta andare a Vienna.
E’ la lancia e San Longino ? Per ora vi basti questo . Bisogna aspettare un'altra ricorrenza per finire la storia…

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