domenica 23 ottobre 2011

SICULOSPREMIUTA


Antonino Cangemi, l'autore e Ciro Spataro, coordinatore
Bevanda  rinfrescante con il 100% di polpa siciliana

Brillante serata al Castello grazie alla verve a sorpresa di Antonino Cangemi e alla pizzicante prolusione di Tommaso Romano.
Si presenta Siculospremuta di Antonino Cangemi, un libretto uscito a luglio. Non avendo potuto leggerlo ci accontentiamo di riportare ciò che i relatori hanno ripetuto.
“Ti stimola a conoscere l’autore” per l’ottimo contenuto sostiene Maria Cira Muratore nel suo intervento. Ma è Tommaso Romano a trascinare con una infinità di dotte citazioni (Gorgia, Castelli, Titone, non dimenticando Buttitta, Sciascia, Mortillaro, Pirandello ecc. insomma gli autori di scoglio)  con un linguaggio sanguigno, finalmente uno,  che non elogia queste ambiguità (noi siamo così, furbizia non è capacità, chiancemu cu n’occhiu, è un riso amaro). Ci sono un’infinità di pubblicazioni che continuano a mitizzare questo tipo di sicilianità, mentre noi aspettiamo di “superare quello che crediamo di essere”. Aspettiamo una renovatio perché tutti questi luoghi comuni non ci fanno più ridere. Tommaso Romano ha baciato tutti in bocca versando miele per le loro orecchie. Non ne ha saltato uno. Dal sindaco (ottimo il suo intervento, tornava da Damasco, anche lui folgorato?) alla preside, a Ciro Spataro, a Lella Calderone presidente della Pro-Loco (bella sorpresa anche lei, ormai prima donna degli eventi marinesi, ma per favore butti via quell’osceno, falso, fazioso volantino).
Io facevo parte dei famosi ventiquattro lettori di Giovannino Guareschi. Compravo tutti i mercoledì il Candido all’edicola da Alerio per leggere le storie di Don Camillo che ancora non erano stampate in volume. Ventiquattro perché se venticinque Guareschi avrebbe raggiunto  Manzoni. Con questo aneddoto esordisce l’autore che forse non raggiungerà Manzoni ma certamente i suoi lettori lo gratificheranno per il suo lavoro e per quella capacità di raccontarci facendo passare per Dna siciliano una infinità di palle al piede che ci portiamo dietro (non scomodiamo greci, bizantini, arabi colpevolizzandoli insiste Romano). Mi ricorda malcelate soddisfazioni dei genitori nel sentire i bambini dire parolacce. Poi una mezz’oretta di autoironia ripagata da un pubblico soddisfatto.
Pubblico attento e soprattutto educatamente silenzioso, niente ressa alla buvette, niente porte che sbattono e soprattutto niente cafoni che “dialogano” senza rispetto per gli altri e per i relatori. Finalmente si può acquistare una copia del libro perché è demenziale presentare un libro che non è materialmente presente.


Antonino Cangemi
Siculospremuta
Dario Flaccovio Editore srl giugno 2011
Euro 12

PS Il libro è disponibile presso la nostra Biblioteca 

1 commento:

  1. carissimo Onofrio,
    grazie per quel che scrivi e pensi da vero uomo libero
    Tommaso Romano

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