martedì 1 novembre 2011

I DIFFERENZIATI

I differenziati : Gli uomini che fecero l'impresa
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA TRA LITI E CONFLITTI
E GLI OPERATORI SONO SENZA STIPENDIO
Per oltre tre giorni ci siamo dedicati a girare per uffici, depositi, magazzini, interrogando dirigenti,capisquadra, operai, cittadini. Abbiamo preso appunti, conservando documenti e fotocopiandoli. Pareri discordanti, enfasi interlocutoria. Alla fine ci siamo arresi perché gli unici veramente al corrente dell’argomento sono il sindaco, il Coinres e qualche funzionario. Oltre ad avere “ragione” tutti hanno anche motivazioni diverse. La nostra curiosità partiva da una semplice analisi. Abbiamo un grande risultato: Marineo ha superato il 50% della raccolta differenziata porta a porta. Abbiamo il merito di avere avuto l’idea e il coraggio di “rompere con il passato”. Abbiamo una quantità di funzionari saliti sul carro dei vincitori gratificati da foto e palcoscenici. Abbiamo una cittadinanza, vera vincitrice, encomiabile perché ha partecipato con entusiasmo. Ma chi fa il lavoro manuale? Gli operai. La nostra idea di gratificare chi malgrado dissidi, contenzioso “guerre atroci”, si è persa in un mare tipico siciliano, nel grande pentolone dove tutto è il contrario di tutto sembra creato ad arte affinché vincano tutti o muoiano tutti. Scartando la seconda ipotesi sembra che il tutto finirà su mamma Regione e quindi come un boomerang sui cittadini. Chi pagherà oltre 1.500.000 euro di contenzioso? Chi sta pagando gli operatori ecologici e che fine faranno? I colpi di scena, le accuse, operai che passano da una mano all’altra (comune, Coinres, Cooperative) il tutto dove niente dà ragione all’altro. Intanto il servizio grosso modo funziona. A parte la raccolta stradale che stenta il porta a porta, se non si fa lo sbaglio di abbassare la guardia, è efficiente.
Per la prima volta (su imposizione della Corte dei Conti ( subito accolta dal Consiglio Comunale) sono stati inseriti a bilancio preventivo 50.000 euro precauzionalmente e come vuole la legge. Il nostro intento di elogiare chi fa materialmente il lavoro è caduto trovandoci tre gruppi separati in casa che mandano avanti la baracca. Ogni gruppo ha giustamente una sua versione e l’unica cosa che hanno in comune sono i mesi di stipendio arretrato. Abbiamo registrato veleni irripetibili e forse immotivati :dai guanti inviati dal sindaco con tassative istruzioni di escludere “quelli del Coinres”, allo sfratto dei locali per gli operai, alle norme di sicurezza fatiscenti, ai soldi per operai che portano le presenze in certi momenti a 25 operatori quando sei, otto possono assolvere il servizio completo e alla fine non ci sarà un vincitore perché l’unica che rimarrà incinta sarà la Regione che tutti si portano a letto. E così il nostro intento di elogiare chi ha avuto il merito, dai funzionari che “hanno fatto l’impresa”, ai cittadini che con grande senso partecipativo hanno permesso la riuscita dell’impresa e agli operatori ecologici, braccio forte dell’operazione, è finita in un mare di veleni. Resta il fatto che la “macchina funziona ”il che è bello e istruttivo” diceva un grande scrittore. Ma senza andar lontano basta andare a leggere il libro presentato ieri al Castello con dentro tutte le componenti del DNA del siciliano.
Peccato.

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