lunedì 7 novembre 2011

LA SVENDITA DELLA MEMORIA


LA STAZIONE,IL MOLO, IL PIAZZALE DELL'AMORE
Ci stiamo abituando: da un lato c’è chi vuol conservare la memoria, qualsiasi memoria, da un altro chi cancella  qualsiasi memoria. La foto che vedete è la stazione di Istambul. A due passio c’è Galata zona (guartiere)  genovese con la sua torre . Siamo ad Haidar Pascià. Là arrivavano i ferry-boat dall’Europa sbarcando milioni di persone al giorno e centinaia di camion che facevano la spola dal resto del mondo verso l’asia. Da giovane prima come apprendista poi come imprenditore ,assistevo le merci che avevo spedito con i Tir da Milano e che dovevano poi percorrere le vie delle spezie e della seta. Era un viaggio che non aveva alternativa. Via Beyrout da ,isola pacifica, ora era “campo di battaglia” . Via Hofsale al confine tedesco un percorso tutto via treno si usava la linea che qualcuno aveva inventato (alla Militzer e Munch che erano i gemelli della mitica P&O inglese). Se tutto non era in regola perdevi tutto. Non si è mai saputo che una spedizione “in errore” venisse recuperata. Qualsiasi fosse la merce la ritrovavi o ricompravi nei vari Bazar. Io mangiavo il famoso panino con il pesce fresco sul molo davanti la stazione. Barche e barchette con carbonella verdura e limoni stazionavano là. Un panino tagliato a metà, il pesce spinato e squamato in mezzo limone sale e pepe, un bicchiere di Hairan (più o meno un jougurt liquido) e andare di corsa a ricontare le casse di merci dei miei clienti. Là davi appuntamento alle ragazze “mezze occidentali”.
La stazione ed i ferry erano un contenitore miracoloso. A milioni di persone sedute nelle logore poltrone venivano offerti dalla aspirina ai fazzoletti di carta,ninnoli e souvenir, ti facevano la barba, lustravano le scerpe, lo sciampo secco, lozioni di tutti i tipi. C’era un sarto che accorciava vestiti  dandoti un pantalone in prestito per cambiarti in bagno. Tutto doveva avvenire in quei 30 minuti che durava il percorso del ferry. La cosa più venduta era la lozione per non far fare più la pipì a letto ai bambini. Quando a casa la aprivi ti ricordava la scatoletta con “aria di Roma”. C’erano due biglietti uno per le donne che diceva :” Signora si rilassi non assilli suo figlio…” . Agli uomini diceva :” Batti tua moglie che trascura tuo figlio”.
Stamattina una foto ed un avviso su libero ha attirato la mia attenzione.
Un altro pezzo  di Istambul che se ne va. Le pietre ma non la mia memoria…

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