domenica 30 novembre 2014

LA VIRAGO DI ENTELLA HA CHIUSO IL CICLO DI FEDERICO II

In attesa di.... Federico II

...c'erano più pupi che....

e se la smettessimo di dire fesserie e invece collaborassimo...
...non è facile mettere in scena 20 pupi in movimento...
Ospiti della Sovraintendenza e del Comune è stato allestito il Teatrino dei Pupi nel Castello. L'iniziativa intrapresa dalla collaborazione fra il Guglielmo e il ristorante Al castello del Pulizzotto si è conclusa ieri pomeriggio davanti ad un folto pubblico interessato.Inoltre si ringrazia in modo particolare il Dottor Scarpulla per la magistrale esposizione nel Museo archeologico e Antonino Disclafani per l'attento e dotto coordinamento delle serate.
Federico torna a riposare dopo essere stato protagonista per oltre iuna settimana.
Ringraziamo in primis tutti i relatori e coloro che in qualsiasi fornma sono intervenuti sia nell' Hyde Park che nel Giuglielmo Proms.

sabato 29 novembre 2014

LEZIO COME BISTURI SUL RITO BIZANTINO DI SAN CIRO

Nello scrivere questa nota e nell’inserirla è saltato l’appunto non meno importante che l’incontro, come chiaramente è espresso nella locandina più volte pubblicata, è stato promosso dalla Confraternita di San Ciro presente quasi al completo il cui Superiore ha anticipato un ricco calendario di eventi,fra cui la rimostranza.

Padre Carmelo Giuffrida durante la "lezio" su San Ciro

Bella lezione gesuitica di teologia ortodossa basata sui riti ateniesi grazie alla sua pluriennale esperienza e presenza in terra greca. Non abbiamo molte informazioni sul suo curriculum personale, ma non abbiamo dubbi sulla conoscenza non solo dei riti ortodossi ma ha dimostrato una certa non comune padronanza teologica utilizzando termini e traducendo parole e nomi a cui siamo poco avvezzi. Già questa estate nel blog di Nuccio Benanti si è affrontato il tema che , come Gesù guarina con le parole, anche San Ciro passò presto dalla medicina a rimedi verbali curando più l’anima che il corpo.

Ovviamente il pio devoto, fedele alla nostra reliquia, fa fatica a capire che questa devozione è da “peccatori”. Da 350 anni la nostra gente ha presentato a San Ciro “personalmente” i suoi malanni ricevendone sempre soddisfazione. Un po’ la smitizzazione , un po’ la continua evoluzione della medicina hanno relegato il nostro San Ciro ad assistente sociale di consultorio o meglio gli è stata tolta la licenza di medico condotto. Il tutto avallato da certa teologia gratuita.

Convincente e preparato ma “troppo forte” per i nostri, ancorati ad antiche tradizioni che non vogliamo perdere (come la mettiamo con la processione d’agosto ? Li rimandiamo a casa i devoti ?). Noi non eravamo preparati ad una relazione cosi impegnata , ci aspettavamo novità storiche e di rito e avendo avuto sole le seconde ci sono apparse di impatto.

Come sempre a cose fatte ci si accorge dopo che la cosa va riproposta in altro contesto perché tutto quello che ha detto il relatore lo si può applicare a tutti i primi santi. Facendo però attenzione a non disperdere le nostre certezze di fede , garantite anche dalle reliquie.

venerdì 28 novembre 2014

TANTO NOMINE NULLUM PAR ELOGIUM

Ieri sera alla serata conclusiva dell’ Hyde Park sul ciclo dedicato a Federico II siamo stati fortemente turbati da un eventio inatteso. Andiamo in ordine. Intanto la prof. Cristina Dominici ha potuto , finalmente , eseguire il suo intervento e come ha commentato il dottor Disclafani a fine intervento “ora ne sappiamo di più su Federico II”. Lo stesso Disclafani ci ha proposto dei brani musicali medievali di rara bellezza riprodotti in modo professionale. Infine il momento più difficile che ha turbato tutti che ha costretto tutti a tenere bocca aperta e fermare il respiro. Mi scuso se non sono in condizione di trasmettervi quella emozione provata. Hanno cominciato a scorrere delle immagini proiettate a fuoco grazie anche ad uno schermo perfetto. Allora abbiamo visto cose che abbiamo visto sempre a decine di metri di distanza senza aver mai potuto osservare dettagli e particolari . Ci siamo persi negli occhi penetranti del Cristo Pantocratore della Cappella Palatina di Palermo a meno di un metro di distanza dove una mano delicatamente da un lato sembrava asciugasse una lacrima e dall’altro provvedeva a stabilizzare un minuscolo tassello di mosaico ripristinando la lamina d’oro che ricopriva la tessera . E cosi per oltre un’ ora decine di immagini ci hanno mostrato in ogni suo angolo il “cantiere” diretto dal Maestro Giuseppe Ingui per cinque anni che ha riportato all’antico splendore il gioiello di Re Ruggero lasciato a suo nipote Federico II. Non parliamo del soffitto ligneo e di altri dettagli perché vedere l’Ingui a spasso per Damasco alla ricerca dello stile originario fa capire il livello qualitativo e professionale. Eravamo tutti ammutoliti e felici e da li siamo passati ad una certa tristezza quando ho chiesto “Maestro quante volte Lei ha presentato al suo paese ai suoi concittadini questo suo lavoro !”. Mi accasciai su una sedia , ci guardammo tutti negli occhi , ed io mi vergognai a sentire la sua risposta :”Mai”. Mi tornò subito in mente la frase dedicata a Machiavelli : Tanto nomine nullum par elogium ! Carissimo Giuseppe Ingui, ti prego degnami ancora della tua amicizia.

Ci siamo dati appuntamento per un prossimo incontro quando ci parlerà del restauro della immagine di San Ciro nella Cappella Palatina e di quelle sparse nel mondo.

giovedì 27 novembre 2014

NON SOLO TEATRO MA ANCHE DOPOTEATRO



Scegliete dove e quando ma i nostri ragazzi debbono andare a teatro con i genitori.  E' un loro diritto e quindi un nostro dovere. 
E poi se si offre la possibilità ...del dopo teatro....
Al ristorante Al castello da Salvatore Pulizzotto.
Questa sera invece la serata conclusiva degli incontri su Federico II alle ore 20

mercoledì 26 novembre 2014

FORSE QUERELO PINO TAORMINA...PER UNA QUERELLE..


Hai ragione Pino vivere sulla luna senza donne...

Finalmente l’ho trovato. Mi mancava uno a Marineo che sapesse ridere non scambiando satira con verità. Uno che appena scrivi che è canagliesco selezionare le persone non invitandole o non inviandogli i comunicati, che è infame criticare e non partecipare, uno che qualsiasi carica vesta non la prenda come un abuso di potere. Uno che si arroga di poter esercitare potere senza rispettare gli altri. Uno che non da mai i conti del denaro non suo. Uno che piscia credendo di pisciare piu lontano degli altri ed invece si piscia sui piedi. Ecco il mio amico (grazie a Dio e a San Ciro non ex)  Pino Taormina risponde alle mie “lontane supposizioni” non minacciando querele dentro i bar ma con stile. Sarà perché è musicista ? O forse dobbiamo analizzare il suo Dna se è veramente marinese. Lo chiederò pubblicamente ed ad alta voce  venerdi  pomeriggio in chiesa a San Ciro che grazie a questo incontro torna protagonista. E se come credo il relatore eseguiva messa in quella piccola chiesetta di Atene dove andavo quasi tutte le domeniche(per ventanni) allora mi consolerò con i ricordi… Intanto io ci vado perché a Marineo usa andare o non andare non per il tema che si tratta ma per poter dire “ c’erano più artisti che persone”…

CONVEGNO A COLLESANO

CHISSA SE I NOSTRI SUPER TECNICI ANDRANNO A COLLESANO O LE SCELTE ,ANCHE IN QUESTO CASO, SI FANNO PER MOTIVI POLITICI ? NO NON MANDIAMO IL TIZIO PERCHè è STATO PUNITO PERCHè MANUMANCHIANO, MANDIAMO INVECE IL TIZIO PERCHè NON CAPISCE NIENTE DI ACQUA. O MANDIAMO QUALCUNO DI QUEI PREDICATORI TECNICI CHE SEMBRANO PROVEN IRE DA UN ALTRO PIANETA. bASTA QUESTA PICCOLA FRASE E DA DOMAN I ALMENO UNA DECINA NON MI SALUTERANNIO PIù...
 

SiciliAntica - Circolo Culturale “Monte d’Oro” Collesano - Comune di Collesano

Collesano. Convegno: L’acqua nelle Madonie tra idroenergia e potenziale energetico. Fattibilità e costi di un progetto-pilota per la Sicilia
Il 29 novembre 2014, alle ore 17,30, presso la Sala Convegni della biblioteca comunale di Collesano, in piazza S. Maria di Gesù, si terrà il convegno dal titolo: “L’acqua nelle Madonie tra idroenergia ed ecologia scientifica. Il “carbone bianco” del Comprensorio e il suo potenziale energetico”. Il convegno è organizzato da SiciliAntica e dal Circolo Culturale “Monte d’Oro” di Collesano, con il patrocinio del Comune di Collesano. Dopo la presentazione di Salvo Fullone, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Collesano, di Giuseppe Federico, Presidente del Circolo culturale “Monte d’Oro” di Collesano e di Alfonso Lo Cascio della Presidenza regionale di SiciliAntica si terranno le relazioni di Giuseppe Biundo, Ingegnere ed esperto in tutela dell’ambiente e bonifica dei siti contaminati, che interverrà su: “Il potenziale idroelettrico delle Madonie dal ‘900 alle prospettive future” e di Luciano Burderi, professore associato presso l’Università di Cagliari, che parlerà di: “Ecologia Scientifica e Modelli di Sviluppo”. A coordinare  l’incontro il giornalista Antonino Cicero.
Nel contesto madonita, oltre ai potenziali sfruttamenti in ambito eolico, solare termico e fotovoltaico, deve essere recuperato il potenziale idroelettrico tramite l’impiego di turbine idroelettriche su salti geodetici negli acquedotti consentendone la valorizzazione energetica delle eccedenze di pressione, al fine di creare un parco idroelettrico diffuso capace di un vero sviluppo sostenibile. Confrontando le più importanti soluzioni proposte quali l’energia nucleare, le “direttive” dell’“Ecologia Classica” (i cc.dd. Modelli di Sviluppo Sostenibile) e dell’“Ecologia Scientifica”, analizzandone rischi e benefici, verranno illustrati la fattibilità e i costi di un progetto-pilota per la Sicilia che permetta la produzione da fonti rinnovabili di ben il 70% del suo fabbisogno elettrico attuale.
L’acqua è una delle ricchezze delle Madonie, utilizzata nei secoli per scopi idropotabili, ma anche per ottenere forza motrice ed elettromotrice determinando lo sviluppo di due principali schemi idroelettrici: quello di Petralia Sottana (lungo il fiume Imera Meridionale) e quello di Scillato (su un acquedotto). Nel corso dell’incontro verranno esaminati tutti gli impianti idroelettrici operativi nell’area madonita dagli inizi del ‘900 fino alla nazionalizzazione del settore elettrico avvenuta negli anni Sessanta, proponendo un esaustivo excursus delle apparecchiature installate nel comprensorio ed evidenziando sia l’importanza della risorsa idrica sia il progresso tecnologico riferito alla produzione di energia idraulica derivante dai “salti” degli acquedotti montani. Essi rimangono ottimi esempi di archeologia industriale (un unicum nelle Madonie) che possono esercitare una impareggiabile funzione culturale e didattico-divulgativa, purché oggetto di improcrastinabile rivalutazione e fruizione anche grazie ad itinerari turistici ben definiti.
Ma non è solo questione di storia. Infatti il potenziale elettrico è riconosciuto da più parti e, ripristinando questo tipo di produzione, si potrebbe dare pratica attuazione ad uno sviluppo sostenibile ormai principio fondamentale dell’Unione Europea. Una delle poche soluzioni in grado di rispettare l’ambiente e le attuali e future generazioni, alternativa in controtendenza al massiccio ricorso alle fonti fossili (carbone, petrolio e gas naturale) destinato comunque ad un ulteriore incremento nei decenni successivi (data la voracità energetica delle economie emergenti) pur con tutte le gravi ricadute ambientali oggi agevolmente constatabili.
Per informazioni: Tel. 346.8241076. E-mail: terminiimerese@siciliantica.it
.

lunedì 24 novembre 2014

locandina



HYDE PARK
IL GUGLIELMO
Infoline 3291864953
PROGRAMMA INCONTRI FREDERICIANI
nella sala la Caverna del ristorante al Castello  .
Federico II  Hohenstaufen
(1194-1250)
Federico Puer Apuliae, Federico PapenKaiser, Federico Amir, La Magna Curia, I falchi dell’Arte Venandi,
 (SECONDA PARTE)
26 NOVERMBRE  ORE 18
FEDERICO II E I PUPI
Serata ad inviti
 
Federico II gioca con i Pupi (Parigi Louvre )
 (TERZA PARTE)
 27 novembre ore 20
Coordina Antonino Di Sclafani
La biografia è affidata a Cristina Domilici
La Scuola Poetica Siciliana  a cura di Franco Virga
L’Arte medievale da Ruggero a Federico a cura del Maestro Restauratore Giuseppe Ingui
Inoltre avremo
 un Pubblico Ministero e Intervalli musicali
(QUARTA PARTE)
29  Sabato-30  Domenica  novembre  ore  16
LA VIRAGO DI ENTELLA , PLATANI E MARINEO  ore 16
Lo spettacolo sarà introdotto dal Prof. Felice Cammarata
Spettacolo del Teatro dei Pupi . Serate aperte alla cittadinanza.Ingresso gratuito
(QUINTA PARTE data da stabilirsi)
Un marinese ispeziona la tomba di Federico II
Testimonianza di Mons. Giuseppe Randazzo
DE ARTE VENANDI…
Infoline 331385457
Gli incontri  continuano  con un menu fredericiano dove gli intervenuti si confronteranno sul tema.
Solo su prenotazione
Ristorante Al Castello di Salvatore Pulizzotto
Questo non è un invito ma un avviso. L’ingresso e l’uscita sono liberi
2/3-18.11..2014                                     NON GETTARE PER TERRA

domenica 23 novembre 2014

CASA MANUMANCA



PRIMA DI LEGGERE QUESTO ARTICOLO COLLEGARSI CON MARINEOWEB

Che bello il mio paese. Ho perso quasi tutti i miei amici e analizzando i perché mi trovo confuso. Nell’era della comunicazione, nel tempo dove ormai non esistono più figli non laureati, dove si potrebbe confrontarci  , correggerci a vicenda scattano paletti e rancori medievali. Siamo in pieno trasformismo ed anche io ho accettato la “mutazione in corso”. Sto pagando un prezzo altissimo rendendo il Guglielmo irriconoscibile. I problemi più grossi li ho avuti in area cattolica. Almeno tre presidenti o superiori mi hanno minacciato querela presumendo “offese” perché il chiedere pubblicamente giustificazioni qui è considerato come “violazione delle privacy”.
Ormai le denunzie di Nuccio Benanti che mi irritavano sul copia incolla sono cresciute a tal punto che non è il singolo a mistificare ma addirittura enti (non saprei come definirli altrimenti). Quando combattevo la “normalizzazione” a Praga (1968) dopo la controrivoluzione della Primavera praghese me la sono ritrovata a Marineo . Ora dopo la “normalizzazione comunista “ del manumanca ora stiamo assistendo alla “restaurazione dei finti moderati”. Questi ultimi partiti male si sono ricordati che la precedente amministrazione pur non rispettando “ nessuna direttiva” ha continuato a fare i comodacci del proprietario del Pd  locale che ha dimostrato che “nessun sindaco comunista” è rimovibile, L’attuale amministrazione capito il gioco li ha lasciati sbraitare (addirittura con gesti cretini tipo raccolta firme, referendum, sfiducie, denunce , ecc.). Nel più bello degli attacchi con un magistrale colpo di mano si ridisegna l’organigramma o meglio un regolamento di conti ad altissimo contenuto politico. Se pensate che ormai declunearizzati i funzionari “predestinati” si è trasferito l’ottanta per cento del potere decisionale su un unico funzionario mettendogli alle dipendenze persino i funzionari “non allineati”. Questo non è frutto di una mente da “oratorio”.
Ora si va a finire nella fantapolitica che vede un disegno ancora più ampio con  il Fiducia futuro sindaco , e quindi si sta costruendo il consenso. Se questa fantapolitica corrisponde stona come possa il Taormina diventare portavoce del manumanca quando lo si da per probabile presidente della Fondazione, ente che lui conosce come le sue tasche . Stona l’articolo di oggi sul suo blog che a cominciare dalla foto (vecchia di mesi ma venduta come attuale) che ti fa credere che ieri ci sia stato questo incontro di cui il comunicato del manumanca , alla vecchia maniera  incolpa la presente amministrazione di distruggere tutto il bene che lui ha fato e lasciato in eredità. Dimenticando che già una volta lo abbiamo sbugiardato sul restauro del castello o sul turismo a Marineo. E questo offende i cittadini perché come è suo uso lui parla consapevole che gli altri siano coglioni. A suo tempo lui ha usato Piazza Marineo (ripagandola poi vergognosamente come usa)  ma li almeno il Benanti era onesto (era riconosciuto e dichiarato Pd) mentre il Taormina ,oggi unico portavoce rimasto del manumanca) rischia di passare per doppiogiochista.   
Io credo che Spataro vivo il castello (non ho mai visto una foto del manumanca dentro il castello alto né esiste documento che dimostri il suo interessamento ) ha un vero difensore e non da oggi ma da decenni.
Ho più volte invocato il ritorno del Taormina nel suo ruolo e lui non aiuta a chiarirlo.
Sto definitivamente perdendo un altro amico ?

venerdì 21 novembre 2014

ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE



Palermo. All’Arsenale il Progetto “Respect”, in adesione alla Giornata
indetta dall’Onu per l’eliminazione della violenza contro le donne


La Soprintendenza del Mare in collaborazione con il Museo Riso e l’Associazione “In punta di piedi” organizza per martedì 24 novembre alle ore 17.00 presso l'Arsenale della Marina Regia l’evento denominato “Respct”: Il mio nome è Penelope, in adesione alla Giornata Internazionale indetta dall’Onu per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il programma prevede, dopo la presentazione di Alessandra De Caro della Soprintendenza del Mare e di Mara Rubino ideatrice del Progetto,“temporary exhibition” installazione dell’artista Vanessa Cammarata e la performance di danza contemporanea con Mara Rubino e le musiche di Nostress Netlabel con Paolino Canzoneri. Successivamente Spazio Tedx Respct, un momento di condivisione sul tema del rispetto della dignità della donna. Previsti gli interventi di Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare, Valeria Livigni, direttrice del museo d’arte contemporanea “Riso”; Nicolò Angileri, autore, Carmen Costa, autrice, Nino Rocca, del coordinamento antitratta, Elvira Rotigliano, avvocato, e Adriana Argento, assistente sociale. Modererà l’incontro Rita Mercanti. Di seguito sono previsti: la proiezione del progetto fotografico di Massimo Torcivia, la performance di danza “Penelope” di Rosi Pirrone, con le danzatrici Germana Raimondo e Marta Cataliotti, AperiVino offerto da “Cantavespri vini e vinili”, la performance teatrale “Finchè morte non ci separi” reading dell’ attrice Stefania Blandeburgo, tratto dall’omonimo libro di Francesco Olivieri, e il concerto di musica live di Alessandra Salerno e Umberto Porcaro
Penelope, simbolo della donna che affronta la vita con virtù, coraggio, dignità e che ripone nell’attesa la sua speranza, una speranza che passa dal mare e che attraverso il mare riivive nel comune destino di tante altre donne in attesa che la burrasca passi e che ritorni il sereno.
“Respect” è un evento che coinvolge artisti di varia natura, per riflettere insieme sulle tante donne vittime ancora oggi di forme di pregiudizio, sopruso e violenza. L’arte, come sinonimo di forza e di energia ma anche di ribellione non violenta e soprattutto espressione di libertà del corpo, della mente e dell’anima. Considerata l’importanza culturale e sociale del tema, la presenza di alcune performance artistiche connesse alla interessante tematica delle donne e del mare e la presenza di diverse personalità legate alla avventura-tragedia delle donne profughe, la Soprintendenza del mare ha ritenuto di condividere l’iniziativa nell’ottica di una crescita di attenzione verso il drammatico fenomeno della violazione dei diritti umani che investe ancora oggi la nostra realtà quotidiana.
Alfonso Lo Cascio Tel. 335.7957310

IL DOTTORE HA DETTO : NO !

Una forte influenza ha convinto il dottore a dire :NO !
L'incontro di stasera che era previsto a Sant'Anna è stato spostato a data da destinarsi che verrà comunque presto comunicata.
Ci scusiamo con tutti per il disturbo involontario arrecato. 




mercoledì 19 novembre 2014

CARTELLINO ROSSO PER IL PRESIDENTE !


mentre guardate il video

"Demonstranti na Albertově vypískali Zemana" 

leggetevi l'articolo


 Non sarebbe completo il ricordo del crollo della cortina di ferro senza la cronaca dei fatti che si sono verificati il giorno 17 Novembre 2014 a Praga. In Repubblica Ceca  è il giorno festivo che ricorda “La lotta per la libertà e la democrazia”  e nel luogo da dove è partito il corteo studentesco il 17 Novembre 1989 è stata organizzata una manifestazione che prevedeva la presenza di 5 presidenti dei Paesi del Centro Europa che scoprivano la targa commemorativa.        L’opinione pubblica però non sembrava avere motivo per festeggiare e manifestava contro il presidente ceco Miloš Zeman che si  è ultimamente pronunciato favorevolmente nei confronti del presidente russo Putin e contro le sanzioni dell’Europa Unita. In questo senso ha parlato anche nella televisione russa. Altri presidenti del ex blocco sovietico sono molto più chiari nella loro solidarietà verso l’Ucraina e la esprimono anche con i fatti concreti. Ad esempio il presidente della Polonia si è rifiutato di invitare il presidente Putin in Polonia per gennaio 2015 per i festeggiamenti dei 70 anni dall’apertura del campo di concentramento di Auschwitz. Gli organizzatori della manifestazione hanno pensato che nello stesso anno è stato liberato anche il campo di concentramento di Terezín (il campo riservato ai bambini), che si trova in Repubblica Ceca e hanno deciso di dividere i festeggiamenti. In Polonia saranno invitati solo i sopravvissuti e in Repubblica Ceca i politici. Il presidente ceco Miloš Zeman quindi ha invitato anche il presidente Putin a Terezín.
    Qualche giorno prima del 17 Novembre Miloš Zeman ha sminuito l’importanza del coraggio che ci voleva per manifestare contro il regime ma  in questa manifestazione ha parlato che il coraggio non era “a buon mercato” e che è vile ora manifestare quando non si è manifestato 25 anni fa. Il suo discorso è stato fortemente fischiato e la gente gli mostrava un cartoncino rosso come fa l’arbitro in una partita di calcio quando il giocatore non si comporta bene.  Il presidente polacco ha ricordato la solidarietà che hanno vissuto 25 anni fa, secondo lui bisogna conservarla anche oggi e esprimere la solidarietà con coloro che non sono ancora liberi. A questo punto la gente gridava “Ucraina” e lo slogan “E’ per questo che siamo qui”. Il presidente tedesco ricordava la speranza che ha dato a tutti i Paesi satelliti dell’Unione Sovietica la Carta 77 (un manifesto firmato dagli intellettuali cechi nel 1977) che ha mostrato la strada come cercare la libertà personalmente e poi ha ricordato la frase di Václav Havel: “Il potere dei potenti nasce dall’impotenza dei ‘senza potere’ – della gente comune”. La piazza ha applaudito. Anche il presidente ungherese è stato accolto bene dai partecipanti alla manifestazione. Ha ricordato tutte le vittime che hanno commesso l’unico peccato: volevano vivere nella libertà e spesso venivano uccisi alla frontiera quando scappavano.  Ha invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio per tutte le vittime del comunismo che è stato osservato dignitosamente. Il presidente slovacco è stato accolto con un applauso. Si è chiesto se si sono persi gli ideali della Rivoluzione di Velluto, se lo slogan di quei giorni “La verità e l’amore devono vincere sopra la menzogna e l’odio” ha vinto veramente. La sua risposta era: abbiamo gli stessi ideali, non dobbiamo arrenderci ed accettare ciò che non va, abbiamo la libertà di realizzare i nostri ideali. Ha concluso con l’esclamazione: “Viva la libertà”.
   Al momento che è stata scoperta la targa dedicata a “Tutti i cittadini coraggiosi che hanno lottato per la libertà” si cantava l’inno nazionale ceco e la piazza cantava insieme al coro ma subito dopo gridava “Via Zeman” “Non hai diritto di toccare la targa” “Dimissioni”.
   Riportiamo i fatti e non diamo un giudizio. Non abbiamo la bacchetta magica e sappiamo come è difficile realizzare gli ideali alti. Possiamo solo desiderare che la gente in tutta Europa, non solo quella centrale, trovi il coraggio di difendere le proprie idee,  di manifestare le sue proposte ma anche faccia il suo dovere onestamente al proprio posto nella vita imparando la lezione della storia: la libertà è stata diverse volte in passato conquistata a caro prezzo. Non lasciamocela portar via.
19 Novembre 2014                    Růžena Růžičková     

 

martedì 18 novembre 2014

ORA ABBATTIAMO I MURI INTERNI !


Venticinque anni dalla Rivoluzione di Velluto

   17 Novembre è una ricorrenza storica in Repubblica Ceca per ben due motivi. Nel 1938 in quel giorno Hitler ha chiuso le Università e nel 1989 gli studenti sono usciti per primi in p.zza Venceslao e le vie limitrofe per protestare contro il regime che li privava della libertà. La Rivoluzione di Velluto è stata preceduta da un processo di democratizzazione iniziato in Polonia e in Ungheria nei mesi precedenti. Si ricordano i personaggi come Lech Walesa e Václav Havel ma accanto a loro ci furono migliaia di scrittori, attori, studenti e operai che si sono dati da fare perché le cose cambiassero.
 A Milano nell’ambito di un’iniziativa Bookcity  Il Centro ceco  ha organizzato un incontro degli scrittori e giornalisti dissidenti della Romania, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria che hanno raccontato la loro esperienza dei movimenti di opposizione politica e intellettuale tipici di quel periodo storico. Gli ospiti sono stati introdotti dal giornalista e storico italiano Francesco M. Cataluccio, esperto dell’Est europeo, che ha sottolineato come nei Paesi comunisti si è ben capito che il pensiero e la cultura sono un pericolo per un regime che vuole avere il monopolio della verità.  Parlando della Rivoluzione di Velluto ha ricordato il famoso slogan della Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fraternità  e ha sottolineato che l’unica vincente è uscita la libertà invece sono molto dubbie l’uguaglianza e la fraternità. Disse: “I poveri sono stati abbandonati sia all’Est che all’Ovest”. Aggiungiamo un dato del sondaggio dell’opinione pubblica sull’ apprezzamento dei cambiamenti avvenuti in questi 25 anni. Quello che inquieta maggiormente i cittadini della Repubblica Ceca è l’incertezza sociale, la corruzione e il clientelismo.
   Il primo relatore Bujor Nedelcovici è uno scrittore molto noto in Romania che però ha  pagato il suo impegno per la libertà con l’esilio in Francia. Dal suo romanzo Giorni di sabbia è stato tratto il film Spiagge di sabbia ma questo film  è stata anche la causa della sua espulsione, nel 1981. Ha ricordato che i cambiamenti in Romania non erano indolori, senza lo spargimento di sangue. La sua interprete l’ha presentato con commozione come uno degli scrittori più amati ed apprezzati per la sua resistenza contro il regime comunista in Romania.
   La signora Barbara Torunczyk dalla Polonia ha raccontato la sua esperienza degli sforzi per i cambiamenti democratici della Polonia già dal 1964 che le hanno fruttato 2 anni di prigione. Dal 1974 scriveva testi clandestini, sotto uno pseudonimo e anche lei si è trasferita a Parigi nel 1980 dove ha fondato una rivista letteraria  e ha curato la pubblicazione di oltre 100 libri proibiti in patria. In Italia dove troviamo le librerie piene di libri interessanti di ogni genere non possiamo immaginare la fame del buon libro che c’era nei Paesi della censura e del controllo poliziesco.
   Di questo ha parlato Martin Machovec della Repubblica Ceca, uno dei più importanti editori di samizdat ceco.  Questo fenomeno è nato in Unione Sovietica alla fine degli anni Cinquanta  e si è esteso a tutti i Paesi sotto la sua influenza. Consisteva nel copiare a macchina da scrivere con diversi fogli e carta carbone i testi illegali, censurati dalle autorità e assicurare la loro diffusione. Martin Machovec  ha collaborato con la biblioteca “Libri proibiti” che pubblicava in questo modo libri di scrittori in esilio e dissidenti che non potevano pubblicare liberamente. Dal 2009 si occupa di ricerca sulla resistenza anti-comunista e collabora anche con l’Istituto per lo studio dei regimi totalitari a Praga.
   Geza Szocs dell’Ungheria ha parlato del suo contributo alla Radio Free Europe. Per la sua attività letteraria, ad esempio una rivista samizdat e per la sua partecipazione al dissenso fu arrestato,  picchiato ed espulso dall’Ungheria. Ha vissuto in Svizzera da dove partecipò attivamente alle proteste internazionali per la difesa dei diritti umani.  Inoltre si occupava della sezione ungherese della Radio Free Europa che trasmette ancora ma lamentava scarso interesse nei nostri giorni per questa trasmittente. Noi possiamo testimoniare che le notizie, ascoltate a proprio rischio e pericolo, ci davano la speranza, erano come una macchia di verità nel mare di bugie che trasmettevano le radio ufficiali.
    La fine dei regimi comunisti è spesso rappresentata dal crollo del Muro di Berlino. I relatori erano d’accordo sul fatto che i muri esterni cadono più facilmente di quelli interni e che ora bisogna lavorare ancora per creare i ponti, per salvare la cultura e il pensiero che uniscono e che portano al dialogo perché ciò che è successo 25 anni fa non è scontato. L’euforia dei primi mesi è scomparsa da tempo, i nuovi problemi sono arrivati subito. Non c’è più un unico nemico – il comunismo – ma il male è come spezzettato: non c’è più la grande bugia del “paradiso terreste sovietico” ma siamo circondati da tante piccole bugie. Non è lo Stato che ruba nazionalizzando tutti i beni ma siamo molto lontani dalla giustizia sociale. Miglior ricordo di un avvenimento del passato è l’impegno di oggi. E’ giusto raccontare ciò che è successo in passato ma guardiamo avanti, impariamo dalla storia a non ripiegarci sulle vecchie glorie ma su ciò che è da fare oggi.

17 Novebre 2014                                                        Růžena Růžičková

lunedì 17 novembre 2014

HYDE PARK - CALENDARIO PROSSIMI INCONTRI FREDERICIANI


APPUNTAMENTO DI GRANDE INTERESSE


Che noi siciliani sappiamo già tutto è risaputo. Che disertiamo gli incontri formativi e informativi è nel nostro dna di saccenti. Le conseguenze di tutto questo ci portano a due semplici riflessioni. La prima che disertiamo come cose inutili questi incontri e la seconda che forniamo un alibi ai relatori dove trovano giustificazione influenze, aerei persi, code autostradali e cosi via. Il rispetto per chi si è presentato all'invito non calpestato con ritardi di ore , o impegni istituzionali inventati. E' già difficile convincere gli interessati dell'utilità della cosa e quindi non ci si mettano chi è in locandina a svalutare l'incontro.
Ci vediamo a Ficuzza.

domenica 16 novembre 2014

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE



MUTA – Arti e Culture contro la Violenza sulle Donne
21, 22, 23 e 25 Novembre 2014
P.zo Branciforte, Via Seminario Italo Albanese, Real Fonderia

Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Un evento che quest’anno vede Palermo protagonista con una grande manifestazione intitolata “#MUTA – Arti e Culture Contro la Violenza sulle donne”, promosso per il secondo anno consecutivo dall'Associazione Antilia. L’evento, patrocinato dal Comune di Palermo, si svolgerà dal 21 al 25 novembre 2014; un ricchissimo palinsesto di attività con il coinvolgimento di numerose realtà artistiche e culturali del capoluogo siciliano, che si confronteranno sui temi della violenza sulle donne, argomento, purtroppo di estrema attualità.
A fare da cornice all’evento l’intervento d’arte in via Seminario Italo Albanese, che per l'occasione, in collaborazione con Hotel Posta e l’azienda Consulenza Eventi, si trasformerà in uno spazio di condivisione culturale diffusa e partecipata. I magazzini che costeggiano il vicolo saranno aperti ed allestiti con opere site specific, performance e installazioni video. Uno spazio espositivo diffuso in cui ospitare opere visive, multimediali, performance e percorsi sonori. Tra gli artisti coinvolti nella collettiva d’arte, per la direzione artistica di Chiara Alia Tortomasi e Salvatore Sorci: A.A.D.E.E. (Enzo D’Alessandro, Andrea Feliciello, Alessio Lo Prete, Liu Siyu, Elisa Vella), Gae Milazzo, Carlo Monastra, Paola Monastra, Emanuele D’Arcaria, Giusva Pecoraino, Luca Ferracane, Fabrizio Lupo, Monica Maniscalco, Mattia Pirandello, Hermes Ferro, Saveria Turrà, Viviana Petralia, Gianluca Pipitò, Salvatore Russo, Gioacchino Turdo, Uniti.
In questo modo la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, diverrà anche spunto e occasione di sviluppo per l’attuazione di pratiche di cittadinanza attiva, riappropriazione di spazi urbani e della loro valorizzazione ad opera di artisti e operatori culturali. Un invito, quindi, a reagire a tutte le forme di abbandono e dimenticanza, dando voce anche agli spazi, in questo modo recuperati per divenire centri di aggregazione, condivisione e confronto collettivo su tematiche culturali ed emergenze sociali. Consapevoli che l'arte sia il miglior strumento per comunicare all'animo e raccontane la rabbia e l’oppressione, l’evento permetterà di affrontare il delicato tema della lotta contro la violenza femminile in tutte le sue sfaccettature con un approccio artistico.
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Associazione Antilia
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