TANTO NOMINE NULLUM PAR ELOGIUM
Ieri
sera alla serata conclusiva dell’ Hyde Park sul ciclo dedicato a
Federico II siamo stati fortemente turbati da un eventio inatteso.
Andiamo in ordine. Intanto la prof. Cristina Dominici ha potuto ,
finalmente , eseguire il suo intervento e come ha commentato il dottor
Disclafani a fine intervento “ora ne sappiamo di più su Federico II”. Lo stesso Disclafani ci ha proposto dei brani musicali medievali di
rara bellezza riprodotti in modo professionale. Infine il momento più
difficile che ha turbato tutti che ha costretto tutti a tenere bocca
aperta e fermare il respiro. Mi scuso se non sono in condizione di
trasmettervi quella emozione provata. Hanno
cominciato a scorrere delle immagini proiettate a fuoco grazie anche ad
uno schermo perfetto. Allora abbiamo visto cose che abbiamo visto
sempre a decine di metri di distanza senza aver mai potuto osservare
dettagli e particolari . Ci siamo persi negli occhi penetranti del
Cristo Pantocratore della Cappella Palatina di Palermo a meno di un
metro di distanza dove una mano delicatamente da un lato sembrava asciugasse una lacrima e dall’altro provvedeva a stabilizzare un minuscolo tassello di mosaico ripristinando
la lamina d’oro che ricopriva la tessera . E cosi per oltre un’ ora
decine di immagini ci hanno mostrato in ogni suo angolo il “cantiere”
diretto dal Maestro Giuseppe Ingui per cinque anni che ha riportato
all’antico splendore il gioiello di Re Ruggero lasciato a suo nipote
Federico II. Non parliamo del soffitto ligneo e di altri dettagli perché
vedere l’Ingui a spasso per Damasco alla ricerca dello stile originario
fa capire il livello qualitativo e professionale. Eravamo tutti
ammutoliti e felici e da li siamo passati ad una certa tristezza quando
ho chiesto “Maestro quante volte Lei ha presentato al suo paese ai suoi
concittadini questo suo lavoro !”. Mi accasciai su una sedia , ci
guardammo tutti negli occhi , ed io mi vergognai a sentire la sua
risposta :”Mai”. Mi tornò
subito in mente la frase dedicata a Machiavelli : Tanto nomine nullum
par elogium ! Carissimo Giuseppe Ingui, ti prego degnami ancora della
tua amicizia.
Ci
siamo dati appuntamento per un prossimo incontro quando ci parlerà del
restauro della immagine di San Ciro nella Cappella Palatina e di quelle
sparse nel mondo.
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