mercoledì 5 novembre 2014

IL CAMMINO DEI DUE SANTI



Chi ha frequentato il consolato ceco di Milano prima della cosiddetta “rivoluzione di velluto” (1989) di cui stiamo festeggiando il 25 anniversario con la caduta del comunismo nella Repubblica Ceca, non può non notare questa atmosfera di accoglienza che contrasta fortemente con l’oscura ottusità di quegli anni. Noi eravamo impegnati non politicamente su due fronti : la scuola ceca per i bambini e la festa di Mikulas (Babbo Natale) sempre per i bambini. Portare la gente dentro i consolati era come “deportarli”. Emergeva l’atmosfera dell’odio sino al punto che i dipendenti del consolato rinunziavano alla scuola ceca per timore di trovarsi “coinvolti” con i cosiddetti “occidentali”. Andammo avanti per un ventennio perché il “nostro lavoro” superava la ottusa mentalità dei comunisti e non trovandoci “reazionari” divennero “tolleranti”. Oggi lo stesso consolato è stato protagonista di due eventi direi storici. Uno laico e l’altro religioso. Due alti funzionari della Regione di Zlin (infangata con il nome di Gottwald) ci hanno presentato questa Regione legata indissolubilmente a due protagonisti: Tomas Bata e il Santuario di Velerad dedicato ai Santi Cirillo e Metodio. L’ing Zdenek Urbanovsky ha appassionatamente presentato la sua Regione percorrendo la parabola dei Bata e della loro fabbrica non dimenticando cosa significasse questa azienda di calzature per il territorio. Il segno lasciato nella architettura è ancora oggi visibile e la mostra allestita appoggia la descrizione accorata che ne ha fatto il funzionario. Dai rapporti con Le Corbussier alle costruzioni per le maestranze alla influenza nella vita degli operai il tutto è divenuto “modus vivendi” di una dinastia che da questo borgo di 6000 abitanti si è lanciata alla conquista del mondo della calzatura. Non da meno la dottoressa Dana Danova: ha presentato un progetto storico di portata eccezionale paragonabile al Cammino di San Giacomo. Milano è diventata centro e calamita del progetto “il Cammino dei Santi Cirillo e Metodio”.  Tenere le fila di una trentina di Stati coinvolti in questo “nuovo cammino” che seguendo tre vie (una attraverso i Balcani, la seconda partendo da Roma e la terza attraverso la Romea) va da Istambul a Velerad sulle orme di Cirillo e Metodio toccando una infinità di centri storici e località artistiche. A ciò è abbinata una guida che sarà presentata in italiano il 26 novembre ed è in lavorazione nella traduzione nella lingua dei paesi attraversati. Opera imponente che ci troviamo soprattutto grazie a tre figure che da anni lavorano attaccati a Cirillo e Metodio : Giorgio Franco Aletti  console boemo, Gianluigi Camisasca decano dei Consoli slavi a Milano, e Don Gianluigi Panzeri compilatore della guida. Mentre quelli del “cammino dei due Santi” lavorano per questo riconoscimento internazionale raccogliendo ogni giorno le adesioni dei vari stati (quest’anno dovrebbero aderire Grecia e Turkia) forti del tracciato lasciato dall’evento della ricorrenza degli  ottocento anni quando oltre trenta paesi slavi aderirono in varie forme all’evento  si lavora sull’obiettivo di istituire un vero e proprio cammino-pellegrinaggio dei Santi Cirillo e Metodio. E proprio questi tre personaggi milanesi hanno avuto il merito di farci sentire oltre che cittadini di una “casa comune” , pellegrini !

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