IL CAMMINO DEI DUE SANTI
Chi ha
frequentato il consolato ceco di Milano prima della cosiddetta “rivoluzione di
velluto” (1989) di cui stiamo festeggiando il 25 anniversario con la caduta del
comunismo nella Repubblica Ceca, non può non notare questa atmosfera di
accoglienza che contrasta fortemente con l’oscura ottusità di quegli anni. Noi
eravamo impegnati non politicamente su due fronti : la scuola ceca per i
bambini e la festa di Mikulas (Babbo Natale) sempre per i bambini. Portare la
gente dentro i consolati era come “deportarli”. Emergeva l’atmosfera dell’odio
sino al punto che i dipendenti del consolato rinunziavano alla scuola ceca per
timore di trovarsi “coinvolti” con i cosiddetti “occidentali”. Andammo avanti
per un ventennio perché il “nostro lavoro” superava la ottusa mentalità dei
comunisti e non trovandoci “reazionari” divennero “tolleranti”. Oggi lo stesso
consolato è stato protagonista di due eventi direi storici. Uno laico e l’altro
religioso. Due alti funzionari della Regione di Zlin (infangata con il nome di
Gottwald) ci hanno presentato questa Regione legata indissolubilmente a due
protagonisti: Tomas Bata e il Santuario di Velerad dedicato ai Santi Cirillo e
Metodio. L’ing Zdenek Urbanovsky ha appassionatamente presentato la sua Regione
percorrendo la parabola dei Bata e della loro fabbrica non dimenticando cosa
significasse questa azienda di calzature per il territorio. Il segno lasciato
nella architettura è ancora oggi visibile e la mostra allestita appoggia la
descrizione accorata che ne ha fatto il funzionario. Dai rapporti con Le
Corbussier alle costruzioni per le maestranze alla influenza nella vita degli
operai il tutto è divenuto “modus vivendi” di una dinastia che da questo borgo
di 6000 abitanti si è lanciata alla conquista del mondo della calzatura. Non da
meno la dottoressa Dana Danova: ha presentato un progetto storico di portata
eccezionale paragonabile al Cammino di San Giacomo. Milano è diventata centro e
calamita del progetto “il Cammino dei Santi Cirillo e Metodio”. Tenere le fila di una trentina di Stati
coinvolti in questo “nuovo cammino” che seguendo tre vie (una attraverso i Balcani,
la seconda partendo da Roma e la terza attraverso la Romea) va da Istambul a
Velerad sulle orme di Cirillo e Metodio toccando una infinità di centri storici
e località artistiche. A ciò è abbinata una guida che sarà presentata in
italiano il 26 novembre ed è in lavorazione nella traduzione nella lingua dei
paesi attraversati. Opera imponente che ci troviamo soprattutto grazie a tre
figure che da anni lavorano attaccati a Cirillo e Metodio : Giorgio Franco
Aletti console boemo, Gianluigi
Camisasca decano dei Consoli slavi a Milano, e Don Gianluigi Panzeri
compilatore della guida. Mentre quelli del “cammino dei due Santi” lavorano per
questo riconoscimento internazionale raccogliendo ogni giorno le adesioni dei
vari stati (quest’anno dovrebbero aderire Grecia e Turkia) forti del tracciato
lasciato dall’evento della ricorrenza degli
ottocento anni quando oltre trenta paesi slavi aderirono in varie forme
all’evento si lavora sull’obiettivo di
istituire un vero e proprio cammino-pellegrinaggio dei Santi Cirillo e Metodio.
E proprio questi tre personaggi milanesi hanno avuto il merito di farci sentire
oltre che cittadini di una “casa comune” , pellegrini !
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