non
mi ha sorpreso la tua violenta reazione ai miei appunti di ieri. Forse
un po’ esagerata ma in pieno stile randazzianodoc. L’unica cosa che mi
ha stupito è che uno come te dopo aver usato e abusato degli altri si
scagli contro me per aver addolcito una serata scialba
a tal punto che da “uomo di cultura, uomo pentito, genio e
sregolatezza” non abbia accettato un commento scherzoso comportandoti
come un dittatorello cretino che accetta solo complimenti. Da un mese
non c’è marinese che non hai coinvolto (dovevano essere “migliaia”
l’altro ieri al castello, riucordi ?) ! Io mi sono goduto la parte bella
della serata e quindi le tue minacce e invettive lasciano il tempo che
trovano. Mi ha colpito la gente (anzi i parenti) tutti eleganti, quasi
tutti presenti, i tuoi figli e i loro congiunti, cugini santi e meno
santi, tua moglie che si coccolava i bambini fra una “lirica” e l’altra,
quella tua cugina elegantissima, dignitosissima che era da abbracciare
per la sua compitezza. Passi l’incenso del Sindaco che ti ha voluto
omaggiare, confuso il Fiduccia o meglio sintetico perché capiva che con
la serata non aveva nulla da spartirci, come al solito esagerato
oltremisura il Ciro, puntigliosi gli artisti e poi tu che riesci ad
inventarti fratelli di colore per poi minacciare me di non so quali
nefandezze risalenti ad altre
generazioni. Non puoi trascinare il Parroco senza aver letto quel suo
ultimo libro scritto aposta per te e per quelli che hanno il rancore
facile…
Dai Randazzo festeggiati queste 80 primavere
di bellezze in “famiglia” ma lascia stare le arti . Non sei tu che ci
devi dire per due ore quanto sei bravo , lascia che sia il Di Sclafani
ad arrampicarsi sui vetri, al Pesco che oltre all’arte grafica ha usato
pazienza, al Pulizzotto spaventato da mille improbabili coperti e
soprattutto a me che di colpo si ritrova minacciato non solo
fisicamente, ma anche dovrò guardarmi se mi ritrovo la macchina
bruciata, una luparata alla schiena e cosi via.
Tu che hai riso di tutti a ottanta anni non
sai ridere di te stesso … Dai Totò rileggiti l’articoletto e se c’è una
cosa in cui ti debbo dare ragione è quella che non sono mai stato
giornalista perché chi fa quel mestiere, quando lo fa bene merita
rispetto.
Posso dormire tranquillo ? Oppure avrò un secondo figuro che quando mi incontra per strada usa insultarmi e offendermi per non so quale motivo ?
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