sabato 6 giugno 2015

CARISSIMO TOTò

non mi ha sorpreso la tua violenta reazione ai miei appunti di ieri. Forse un po’ esagerata ma in pieno stile randazzianodoc. L’unica cosa che mi ha stupito è che uno come te dopo aver usato e abusato degli altri si scagli contro me per aver addolcito una serata scialba a tal punto che da “uomo di cultura, uomo pentito, genio e sregolatezza” non abbia accettato un commento scherzoso comportandoti come un dittatorello cretino che accetta solo complimenti. Da un mese non c’è marinese che non hai coinvolto (dovevano essere “migliaia” l’altro ieri al castello, riucordi ?) ! Io mi sono goduto la parte bella della serata e quindi le tue minacce e invettive lasciano il tempo che trovano. Mi ha colpito la gente (anzi i parenti) tutti eleganti, quasi tutti presenti, i tuoi figli e i loro congiunti, cugini santi e meno santi, tua moglie che si coccolava i bambini fra una “lirica” e l’altra, quella tua cugina elegantissima, dignitosissima che era da abbracciare per la sua compitezza. Passi l’incenso del Sindaco che ti ha voluto omaggiare, confuso il Fiduccia o meglio sintetico perché capiva che con la serata non aveva nulla da spartirci, come al solito esagerato oltremisura il Ciro, puntigliosi gli artisti e poi tu che riesci ad inventarti fratelli di colore per poi minacciare me di non so quali nefandezze risalenti ad altre generazioni. Non puoi trascinare il Parroco senza aver letto quel suo ultimo libro scritto aposta per te e per quelli che hanno il rancore facile…
Dai Randazzo festeggiati queste 80 primavere di bellezze in “famiglia” ma lascia stare le arti . Non sei tu che ci devi dire per due ore quanto sei bravo , lascia che sia il Di Sclafani ad arrampicarsi sui vetri, al Pesco che oltre all’arte grafica ha usato pazienza, al Pulizzotto spaventato da mille improbabili coperti e soprattutto a me che di colpo si ritrova minacciato non solo fisicamente, ma anche dovrò guardarmi se mi ritrovo la macchina bruciata, una luparata alla schiena e cosi via.
Tu che hai riso di tutti a ottanta anni non sai ridere di te stesso … Dai Totò rileggiti l’articoletto e se c’è una cosa in cui ti debbo dare ragione è quella che non sono mai stato giornalista perché chi fa quel mestiere, quando lo fa bene merita rispetto.
Posso dormire tranquillo ? Oppure avrò un secondo figuro che quando mi incontra per strada usa insultarmi e offendermi per non so quale motivo ?
Ps non pubblico il tuo messaggio, ma lo tengo a disposizione di lo volesse leggere, perché le tue ottanta primavere di bellezza diverrebbero subito settantanove.

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