martedì 2 giugno 2015

OTTANTA SFUMATURE DI ROSA



Siamo convocati all’adunata oceanica che il nostro inesauribile Totò Randazzo ha ordinato per oggi nel castello che poteva benissimo finire come sua residenza dopo vari tentativi di trovare inquilini idonei. Il Randazzo da noi è conosciuto per le sue infinite sfaccettature di cui può giustamente andare orgoglioso. Ha scritto vari libri entrando nelle nostre case e prendendo quella parte della nostra privacy a larghe mani e questo gli è permesso perché lui non ha mai avuto una sua privacy. E’ stato abile rappresentante nel tempo a cui alle donne era consentito (o arrivavano solo) fare le sartine invadendo le loro case di macchine da cucire Singer. “Emancipiamo le donne con una macchina da cucire” fu il suo motto. Poi fu audace commerciante di medicinali, fu poeta e cantante, artista poliedrico sino a quando volle sostituirsi al Boccaccio descrivendo storie d’amore il cui unico testimone fu lui , qualche divano sgangherato e quella “vampa d’agosto” a cui nessun siciliano sfugge.Ora riceve il battesimo di Antonino Di Sclafani il quale dovrebbe certificare il suo passaggio definitivo nell’Olimpo marinese o meglio in quella Piccola Atene sotto la Rocca. Impresa non facile se non fosse Nino Disclafani l’unico capace di trasformare il nulla in terra da plasmare. Ora rispondiamo a questa chiamata perché a chiunque abbia la fortuna di aver stravissuto ottanta primavere merita di sapere come le ha passate o meglio meritiamo gli ultimi dettagli perché il resto lo conoscevamo di già.
Totò non fare scherzi … inizia a preparare le tue cento primavere di rosa ! E noi speriamo di esserci.   

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