domenica 3 gennaio 2016

ALFONSO MUCHA .... SICILIANO ?

VI CONSIGLIO PRIMA DI INIZIARE A LEGGERE DI AVVIARE L'ASCOLTO DELLA CANZONE PIù SOTTO PROPOSTA




Quando l’emigrante preso dalla nostalgia viene aggredito al cuore ha ben poco a cui rivolgersi. Fatta qualche telefonata poi piomba nello scoramento anche perché non ti consola la lingua, conosci pochissima gente non hai un luogo un circolo un associazione che possa colmare il vuoto di affetti che ti prende.
Quando mi attacca e attanaglia mi sono procurato anticorpi efficaci. Cerco una trattoria siciliana, una pasticceria palermitana o vado a vedermi un film neorealista che si burla dei nostri costumi. Io in questi giorni di festa aggredito da un attacco dovuto a scarsezza di salsiccia e cannoli mi sono rifugiato in un luogo magico. In questi giorni a Milano per noi siciliani è stata allestita una esposizione meravigliosa. No niente folklore, niente ciuri ciuri, niente cannoli e sasizza, niente auto elogi puzzolenti di qualità siciliane che già Battiato e Vecchioni hanno ben definito e descritto. Tema:  “ Le atmosfere Art Nouveau” Palazzo Reale sino al 20 marzo 2016. Sanicola sei andato fuori-tema mi avrebbe detto la mia prof. E no cara Prof. Forse l’art Nouveau  non arrivò in Sicilia ? Dopo aver fatto la tua canonica coda, dopo aver pagato il tuo biglietto devi chiudere gli occhi e prepararti ad un bagno “siciliano” e da buon siciliano esclamerai ma questo è Basile ! Centinaia di opere esposte sia cronologicamente che a tema. Centinaia di fascinose figure femminili che  solo il Liberty ha magistralmente esaltato. Il maestro Alfons Mucha (non fate l’errore di pronunziarlo alla francese) ha reso meravigliose le figure femminili del suo tempo trasformandole da obese in grazie, da mongolfiere a sirene del tempo. Quando acquistai casa a milano negli anni settanta decidemmo che la camera da letto doveva essere non più di 5 metri per 5 lasciando un minimo spazio per il passaggio mentre il bagno doveva essere almeno di 60 metri quadrati con una enorme vasca circolare al centro e soprattutto tutta tappezzata dai poster di Alfons Mucha.  Tutte quelle allegorie , quel ritrovo di figure femminili boeme (o forse parigine) aiutate da un vapore acqueo ad arte ti facevano vivere in un attimo sfera a mezza strada fra il rischio di venire assassinato in bagno o dover giustificare sensazioni indescrivibili.
Ora forse fate in tempo a respirare la stessa attimo sfera siciliana grazie ad Alfonso Mucha bohmienne domiciliato a Parigi contemporaneo del nostro Basile.


Dedico questa canzone a: Davide Ballarò, Lucilla Benanti. Francesca Di Marco, Krizia Iachetta, Maria Ribaudo per aver dato oggi un enorme contributo alla rinascenza del Teatro Drammatico dei Pupi

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