Torquato
Tasso nasce a Sorrento l’11 marzo del 1544 e muore a Roma il 25 aprile del
1595. Appena alle porte del ‘600 quando ormai il rinascimento lascia il posto
ad un secolo completamente diverso. Muore a Roma sul Gianicolo dove è sepolto
dentro la Chiesa di Sant Onofrio. E vi consiglio durante il prossimo viaggio a
Roma di trovare il tempo di andarci perché oltre agli affreschi che la
rappresentano ci sono le rare immagini della vita di Sant’Onofrio ex protettore
di Palermo prima dell’avvento della santuzza.
Fra
le varie testimonianze esiste ancora “l’albero del Tasso” dove il maestro
soleva “rinfrescarsi”. Troppe lunghe e complicate le circostanze della sua vita
che lo portarono a girovagare continuamente portandolo persino in un ricovero
per malati di mente. Fu contemporaneo di Michelangelo (1564), del Cervantes
(1547) e di tanti altri. Ha vissuto le emozioni della battaglia di
Lepanto (1577) ed avrà saputo del primo caffè (bar) aperto a Costantinopoli nel 1554 e non gli
sarà sfuggito che il pomodoro entra per
la prima volta nelle nostre cucine nel 1544 superando una serie di difficolta…
Scrive
della presa di Gerusalemme (1099) mentre cinque giorni prima muore El Cid in Spagna e 12 giorni dopo Urbano II
il papa che lanciò al grido di Dieu le Volt la prima Crociata. E’ considerato
un pilastro della nostra letteratura.
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