Ha fatto bene il nuovo Vescovo a non toccare
certi temi forti. Anche se già sabato il peso di noi cristiani
“antichi” si è fatto sentire al Family Day a Roma (bella la preghiera
dei fedeli che ha “sancito” che i bambini debbono avere un papà e una
mamma, come intendiamo noi la famiglia senza equivoci , ecc.ecc. ) come
anche il riassetto della Curia siciliana , per non parlare del fatto che
nessun pulman è partito per il Family Day di Roma contro i pulman
organizzati per le gite e vacanze romane a caccia di improbabili
indulgenze. I valori della famiglia vengono dopo le indulgenze.
Sembravano quei pulman dei frontalieri che vanno in svizzera portando
clienti nei casinò di frontiera. Il nuovo Vescovo si è presentato come
Pastore e il suo sermone era proprio da Pastore. Misurato e attento ha
non solo analizzato le letture odierne ma ha azzeccato tutte le
definizioni su San Ciro. Ancora non ha quel carisma che i Vescovi
acquistano col tempo, ma è sulla buona strada. Non ha mai tentennato e
non si è impappinato davanti ai fans di San Ciro. Solo una volta non si
è capito a chi si rivolgesse quando recitando l’inno di San Paolo che
cita che ”…non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia di orgoglio,non
manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira…” .
Francamente mi sono perso. A me a primo colpo è sembrato parlasse della
Congregazione… Poi ho chiesto ad altri (per esempio al regista della
Dimostranza, al fotografo Vitrano che ha stampato centinaia di foto ma
non ha prodotto il video ecc.). Poi mi sono ricordato che appena tu fai
qualcosa scatta in alcuni membri della Congregazione la Sindrome della
“velina”. Sono sensazioni ma ormai questi “quattro” unti poco ci
mancasse che (almeno i due) togliessero il microfono di mano al Vescovo.
Si è visto pochissimo incenso
ma molta auto incensazione…ma non si è ancora vista quella parte di
congregazione che dissente...o si dissocia ...
Sarà bene che questa settimana vado a parlare con San Ciro…
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