In pratica lo si può definire l’Hotel dell’arte. E’ un albergo un
serraglio un fondaco un ospizio un ricovero un caravanserraglio. Qui l’arte
trova alloggio e residenza. Via una inizia un'altra. Come le camere d’albergo.
Per fortuna non ad ore ma a mese. Si avvicendano iniziative che con il tempo
verranno più coordinate e amalgamate. Presumo che con il tempo ci sarà meno
improvvisazione e che il giro si allargherà. Prevale ancora una certa
“paesaneità” con tutti i suoi pregi e difetti. Ieri abbiamo assistito alla
inaugurazione di una esposizione (circa 200) di maschere inventate dagli alunni
delle nostre scuole dove la mano acerba degli studenti era completata
soprattutto dai docenti e da qualche genitore. Come sempre da noi si va a
gruppi con limiti ben precisi che alle volte sembrano frontiere. In questo caso
risuonava nella sala quel dna della Preside Muratore che è ancora molto forte
nella scuola.
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La maschera più famosa al mondo |
Non so se questo gruppo di docenti erano gli stessi di allora. Di
alcuni sono sicuro e non posso che essere contento perché riscoprire anche
nella scuola i docenti non in veste politica impegnata ci rassicura sul metodo
di insegnamento non “impegnato” e che non condizioni gli studenti. Questa
alcova dell’arte funziona ancora perché il Pulizzotto a turno esalta le
caratteristiche di tutti. Li coinvolge tenendosi a giusta distanza , li
“espone” , gli offre un momento di gloria , li gratifica con una pizza e li
ritorna “dormienti” sino ad un prossimo uso. Questa mostra che ci hanno
descritto come a “settori” alla fine è figlia unica della maschera veneziana. A
mio parere è mancata la presenza della vera maschera, madre di tutte le
maschere: la maschera anzi le due maschere greche.
E’ mancata ancora una cosa ! I genitori. Se c’erano duecento maschere
stonava il fatto che c’erano una dozzina di genitori soltanto…
Il che significa
che i docenti hanno lavorato bene sui ragazzi … ma che ancora si fa fatica a
coinvolgere i genitori. Spero che questi ragazzi “orfani” non siano figli per
caso, cioè genitori che delegano “tutto” alla scuola o allo stato… Il gruppo
dei docenti era forse più numeroso dei genitori come a dire noi ci assumiamo le
nostre responsabilità … Dopo i presepi questa mostra sulle creazioni dei
ragazzi è una ottima idea . Ho assistito
ad una esperienza simile in Australia. Inutile dire che ogni ragazzo poteva
contare sulla presenza dei genitori, ma mi ha sorpreso il fatto che i docenti
non solo avevano scelto i ragazzi che sono intervenuti ma li avevano preparati
prima…. E , altra grande sorpresa … facevano da guida illustrando le opere che
alla fine avevano loro stessi prodotto.
Come sempre è emerso il lavoro collettivo dei docenti che non hanno
abusato in narcisismo. L’allestimento è stato curato dalla Signora Quartararo
non nuova a simili presenze.
ps. per chi volesse approfondire l'argomento troverà su internet la magistrale lezione tenuta da Dario Fo sulle maschere.
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