domenica 19 giugno 2016

A PIEDI NUDI NEL CASTELLO !



“Ma quando incominci a scrivere bene ?” mi aggredisce il prof. “E tu quando la finisci di discriminarci ?” rispondo. Poi mi ricorda gli irripetibili giorni dell’Omnia … l’autore di un articolo epocale sulle ragazze di Marineo negli anni cinquanta ! Mi ero ripromesso di ripetere , virgolettando, la critica presente nel pieghevole che accompagna questa seconda tappa de “Le scarpe raccontano”, inventata dal trio Biondolillo,Pulizzotto, Castronovo. Rosario Daidone , critico di mestiere, passa dalla ceramica ai contenuti con una facilità che dimostra che “il mestiere” non è acqua. Non riproporrò il suo testo perché i marinesi se non l’anno letto venerdi sera non meritano la fatica che debbo fare nel ricopiarlo. Eppure il parterre era prestigioso. I signori Laversa,Lella Carderone e consorte, Il prof. Giovanni Perrone e nipotinlo, La poetessa La Sala e consorte, Maria Rita Quartararo, il maestro Totuccio Pulizzotto, G. La Licata e consorte, il Presidente della Proloco e consorte, Il Presidente della Fondazione con lo staff al completo. Oltre ai tanti che sconmosco i cognomi…
Ma l’elenco più lungo è quello degli assenti… Mancavano tutti i docenti di qualsiasi livello e grado (mai visto uno ad una manifestazione culturale), mi ha stupito la presenza della Battaglia all’inizio vagava  sola ma poi è stata raggiunta dalle colleghe e cosi le quattro inseparabili marie  si sono ricomposte. Mai viste prima ad un incontro culturale eppure anche lloro producono cose eccellenti ma anche loro subiscono la sindrome del “vado solo a ciò che creo io !” di stampo marinese ! Chi non c’era si è persa l’occasione di ammirare le mise delle signore , questa volta tutte bellissime, e nel contempo siamo stati privati dai soliti saccenti sapienti. Il nostro assessore è andato benissimo recitando Buttitta a memoria e si è perso solo quando ci ha presentato una Signora Guttuso e il nostro non è riuscito a farci sapere se si trattava della figlia cugina nipote del maestro. Perché tutti i gradi di parentela che lui citava Lei li smentiva. 
La Guttuso in quanto femmina non ha perso occasione di rimproverarci ricordandoci che siamo omofobi , sessisti, stupratori e barbablu , nessuno escluso. Per una cinquantina di coglioni che si comportano in questo modo gli altri 50 milioni veniamo  insultati gratuitamente. C’è aria di giustizialismo e di castrazione collettiva…. Organizziamoci ! Cosi come quel gruppo over-age che ci ricorda che noi siciliani siamo solo mafiosi  bravi solo a “farici li scarpi”…
Il Pulizzotto gongolava e ci mancava poco che si mettesse a recitare una sua poesia scritta per caso … Abbiamo sempre elogiato queste iniziative che salvano la faccia ai marinesi a matula ma ora bisogna crescere. Vi diamo atto di gusto e bravura ma per favore impostate la sala in modo adatto. Avete messo al centro i due relatori lasciandoli li per tutta la serata come mummie in essicazione mortificando gli artisti ai laterali dove tre quarti di ospiti non riuscivano a vederli. Ora ci vuole un coordinatore e un addetto alla comunicazione …. A meno che anche voi facciate parte dell’ Olimpo marinese dei saccenti a matula. Bravissimo il gruppo dei “figli di Pino Daniele” già apprezzati la volta precedente. Peccato che si siano persi in  citazioni autobiografiche esagerate … Eccezionale il magister Edmondo Negri che ha preferito parlare con le sue prestigiose dieci dita… Vi lascio a qualche foto…

 
Il diavolo, il terzo da destra, l'acqua santa il terzo da sinistra

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