domenica 26 giugno 2016

IL RICORDO DI BENEDETTO DAIDONE

Quando Valeria Calderone e, subito dopo , Onofrio Sanicola mi hanno comunicato la notizia della dipartita del Prof. Mimmo Tuzzolino, il primo sentimento che ho provato è stato quello di un profondo dispiacere, cui si è subito aggiunto un certo disagio interiore perché ho compreso di essere rimasto privo del secondo punto di riferimento,  in ordine di tempo, che per me rappresentava la figura dello scomparso.                                    La morte di una persona cara suscita sempre in noi una riflessione sul ruolo che esso ha svolto nella nostra formazione culturale e umana, e mi è subito tornata alla memoria la funzione assolta in questo senso della prima figura, cui ho precedentemente accennato,quella del compianto Mons.Francesco La Spina: due uomini, l’uno complementare dell’altro,esperti in perfetta sinergia,che hanno profondamente inciso nel mio animo, lasciando un segno incancellabile nella mia coscienza di uomo. Mons. La Spina, dotato di un profondo senso morale non disgiunto, da un’ampia e  profonda cultura,mi ha offerto validi strumenti culturali non solo di ordine filosofico (ricordo, a tal proposito, le letture di San Tommaso nell’ambiente raccolto d’archivio parrocchiale),ma anche letterario, avviandomi anche alla lettura. Le “La Civiltà Cattolica” che tanto peso ha avuto nella mia formazione umana e culturale. Questi stimoli culturali sarebbero sicuramente rimasti nell’archivio della mia memoria se non avessi avuto la fortuna di incontrare contemporaneamente il secondo punto di riferimento: Mimmo Truzzolino. Egli, con il suo sorriso, con la sua dirittura  morale , con la consapevolezza che la vita ha un senso se si concepiscono come una missione da compiere, ha reso esperti negli insegnamenti di cui era stato generoso Mons. La Spina.                                                                         Ho imparato a conoscere il Prof. Tuzzolino negli ambienti dell’Azione Cattolica, di cui feci parte con l’altrettanto compianto Prof. Aldo Calderone, che ebbe pure lui la fortuna di fruire dell’insegnamento di queste due “guide”. Io divenni delegato aspirante ed ebbi quindi la possibilità di intraprendere una stretta collaborazione col Presidente , Mimmo Tuzzolino,e di far tesoro dei suoi suggerimenti. Il Presidente Mimmo era da tutti noi stimato e amato perché riconoscevamo in lui un particolare carisma, quello di saperci educare alla serietà della vita, senza con ciò privarci della gaiezza e della gioia. Mimmo Tuzzolino, nel suo rapporto con i giovani,  sapeva imprimere in noi l’amore per la libertà alla luce dei valori che ci rendono veramente uomini: l’onestà, la lealtà, il rispetto per gli altri e per le loro opinioni. Tali valori divennero in lui un esempio vivente in tutte le sue molteplici attività, da quella politica, a quella formativa, a quella scolastica.                                                                                                                            Io non ho avuto la fortuna di svolgere la  mia attività di insegnante quando lui era ancora in servizio a  Marineo,ma non per questo i suoi consigli, sul piano didattico,non mi sono stati enormemente utili.  Profondo conoscitore della pedagogia di Lombardo Radice, egli li arricchì con la sua esperienza e con le sue acute intuizioni psicologiche acquisendo originalità nella sua lunga ed  efficace , esperienza educativa.              Per Lui, l’insegnamento era “ arte” e come tale lo esercitò amando i bambini, dai quali era riamato,facendo si che il suo messaggio educativo,tramite gli scolari, raggiungesse anche le famiglie.                                    Amante della cultura , sentì  imperiosa l’esigenza di diffonderla soprattutto tra i giovani, artigiani,contadini,operai ……, che con  interesse ed entusiasmo frequentavano numerosi il Centro di lettura da lui per molti anni diretto; giovani con i quali egli intrattenne cordiali rapporti amichevoli  e da questi venne sempre ricambiato con riconoscenza, stima e rispetto.                                                                                     La scomparsa del Prof. Tuzzolino lascia sicuramente sgomento nella comunità marinese,ma la sua opera, il suo insegnamento, il suo esempio continueranno a vivere in ciascuno di noi, ce lo sentiremo vicino e ancora presente nella nostra memoria, fulgido esempio di educatore e di uomo: Marineo gli è sommamente riconoscente.
                                                                           Benedetto Daidone


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