giovedì 16 giugno 2016

IL NUDO AL CASTELLO

La scarpa di Aladino della La Licata



C’era da aspettarselo ! E’ sempre cosi ! Si incomincia con la pittura poi la scultura, presentazione di libri, musica, canzoni spuntini canti e commedie. Poi mentre meno te lo aspetti eccoti il nudo ! Conoscendo il Pulizzotto c’era da aspettarselo ! Ho riconosciuto le sue scarpe da lontano e già da li si capiva che venerdi sera il salone del castello sarebbe diventato uno spazio boccaccesco ! Quella scarpa là fuori poi faceva capire cosa avvenisse dentro. Come quando uno mette le scarpe fuori della camera !
L’invito era chiaro ! E cosi una trentina di artisti (professionisti) si sono cimentati su un tema che ti lascia esterrefatti ! In pratica hanno affrontato a “piedi nudi” le loro scarpe o la scarpa in particolare. E cosi Lia Biondolillo sostenuta da Pina Castronovo , superato il problema dell’olfatto, hanno ascoltato cosa ha da dire la scarpa.  E’ intervenuta Stefania Randazzo e Rosario Daidone che hanno emesso giudizi sulle opere in esposizione. E in anteprima noi abbiamo potuto osservare la “scarpa di  Aladino “  creata da una eccellente artista, G.La Licata molto nota a Marineo. E cosi via una dopo l’altra è un piacere scorrere le fatiche di artisti noti. Addirittura ci sono maestri che espongono assieme ai loro alunni alla maniera di Cimabue.
E se non bastasse sono scesi in campo anche i nostri poeti e mentre il Vitale puntuale ci confeziona una poesia su misura ecco che ti arriva la sorpresa del Di Sclafani il quale essendo l’Antonino non lo si può confondere con nessuno altro, che sentenzia
Sintina ‘nta lu mmernu,
focu e petri di staciuni,
la vita è sulu nfernu
cunnannata a lu zappuni .

Ora bisogna aspettare venerdi pomeriggio per ascoltare il commento dell’autore non solo alla poesia ma anche alla serata. In una Marineo che si inaridisce e secca (non solo per lo scirocco) ci rimangono pochissime consolazioni. E cosi dobbiamo gioire di quello che passa il convento che purtroppo non riesce a smuovere l’apatia della nostra gente. Ma dobbiamo prendere atto che il nostro Buceci vince un premio a Bari con il suo don Carmè, che Fondazione e Proloco seppur alla velocità di un pachiderma iniziano a diversificare e a dare patrocini (come in questo evento) e che una primadonna con  Antonino  Disclafani ci sommerga oltre che di cultura anche con la poesia ! Prendiamone atto : a Marineo qualchè eccellenza c’è ! Non è tutto bagherese quello che “produce” il castello !
Ci sarà un ritorno eccellente ! Un mese fa circa siamo stati sorpresi da un gruppo di artisti eccellenti a cui fu promesso : dovete tornare a Marineo ! E cosi in questo evento di eccellenti non potevano mancare !           

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