La scarpa di Aladino della La Licata |
C’era da aspettarselo ! E’ sempre
cosi ! Si incomincia con la pittura poi la scultura, presentazione di libri, musica,
canzoni spuntini canti e commedie. Poi mentre meno te lo aspetti eccoti il nudo
! Conoscendo il Pulizzotto c’era da aspettarselo ! Ho riconosciuto le sue
scarpe da lontano e già da li si capiva che venerdi sera il salone del castello
sarebbe diventato uno spazio boccaccesco ! Quella scarpa là fuori poi faceva capire
cosa avvenisse dentro. Come quando uno mette le scarpe fuori della camera !
L’invito era chiaro ! E cosi una
trentina di artisti (professionisti) si sono cimentati su un tema che ti lascia
esterrefatti ! In pratica hanno affrontato a “piedi nudi” le loro scarpe o la
scarpa in particolare. E cosi Lia Biondolillo sostenuta da Pina Castronovo , superato il
problema dell’olfatto, hanno ascoltato cosa ha da dire la scarpa. E’ intervenuta Stefania Randazzo e Rosario
Daidone che hanno emesso giudizi sulle opere in esposizione. E in anteprima noi
abbiamo potuto osservare la “scarpa di Aladino
“ creata da una eccellente artista, G.La Licata molto
nota a Marineo. E cosi via una dopo l’altra è un piacere scorrere le fatiche di
artisti noti. Addirittura ci sono maestri che espongono assieme ai loro alunni
alla maniera di Cimabue.
E se non bastasse sono scesi in
campo anche i nostri poeti e mentre il Vitale puntuale ci confeziona una poesia
su misura ecco che ti arriva la sorpresa del Di Sclafani il quale essendo l’Antonino
non lo si può confondere con nessuno altro, che sentenzia
Sintina ‘nta lu
mmernu,
focu e petri di
staciuni,
la vita è sulu
nfernu
cunnannata a lu
zappuni .
Ora bisogna aspettare venerdi pomeriggio
per ascoltare il commento dell’autore non solo alla poesia ma anche alla
serata. In una Marineo che si inaridisce e secca (non solo per lo scirocco) ci
rimangono pochissime consolazioni. E cosi dobbiamo gioire di quello che passa
il convento che purtroppo non riesce a smuovere l’apatia della nostra gente. Ma
dobbiamo prendere atto che il nostro Buceci vince un premio a Bari con il suo
don Carmè, che Fondazione e Proloco seppur alla velocità di un pachiderma
iniziano a diversificare e a dare patrocini (come in questo evento) e che una
primadonna con Antonino Disclafani ci sommerga oltre che di cultura
anche con la poesia ! Prendiamone atto : a Marineo qualchè eccellenza c’è ! Non
è tutto bagherese quello che “produce” il castello !
Ci sarà un ritorno eccellente ! Un
mese fa circa siamo stati sorpresi da un gruppo di artisti eccellenti a cui fu
promesso : dovete tornare a Marineo ! E cosi in questo evento di eccellenti non
potevano mancare !
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