lunedì 17 aprile 2017

I COMUNISTI E LA POESIA



Non è passato nemmeno un mese da quando abbiamo ricordato Evgenj Evtushenko morto  in America. E tutto immaginavamo che dopo il ricordo scritto da Ciro Spataro che lo volle a Marineo nel 1995 per la 21 edizione del Premio di Poesia dovevamo tornare sull’argomento. Lo spunto ce lo offre un filmato diffuso solo oggi, dei funerali di Boris Pasternak morto nel 1960. Avevamo già vissuto questa esperienza con i funerali di Jan Palach. Per anni mentre andavamo a trovare al cimitero di Olsany di Praga Don Antonino Mandl (abbiamo già più volte parlato di questo prete martire nel nostro blog, vittima dei comunisti) subito all’ingresso del cimitero sotto un grandissimo salice era posta la tomba di Jan Palach. Furono tanti i visitatori che i soliti “diversamente abili comunisti” lo spostarono per ignota destinazione. Ma la cosa più eclatante fu che i trinaricciuti misero la voce in giro che al funerale del Palach c’erano solamente “gli stretti parenti” ! La notizia, i cechi, non la smentirono perché conoscevano i metodi che si usavano allora. Abbiamo dovuto aspettare (ventanni) la “rivoluzione di velluto” per sapere la verità. A differenza delle rivoluzioni russo-sovietiche questa rivoluzione non fu un regolamento di conti e quindi si svolse senza sangue cioè il sangue versato dai dissidenti non è stato bilanciato ! Proprio per dimostrare la differenza fra uomini e bestie. Dopo la rivoluzione di velluto venne diffuso il filmato dei funerali di Jan Palach e rimanemmo sbalorditi dalle migliaia di persone che con un lunghissimo serpentone accompagnarono questo ragazzo che usò la sua vita per protestare contro la bestiale abitudine che usavano i comunisti quando gli si avvicinava qualcuno per dialogare. Questo filmato ci sono voluti anni per essere reso pubblico ed è un monumento alla menzogna e ipocrisia tipica di quei sistemi sostenuti dai nostri falsi intellettuali di sinistra che ancor oggi si possono permettere di infangare tutto. In questi giorni è stato diffuso il filmato dei funerali del Pasternak (quasi sessantanni dopo)che dimostra che non fu un funerale “con gli stretti familiari” ma ricco di presenze di quasi tutti gli intellettuali del tempo che portarono persino a spalla la bara e dove intervenne non solo la prima moglie ma anche la seconda che poi era la Lara del Dottor Zivago. E per dimostrare i giudizi che abbiamo dato sopra  nemmeno un mese dopo fu arrestata assieme alla figlia colpevoli di aver dato il manoscritto a Feltrinelli.
Ma c’è ancora una notizia che ci riguarda: Evgenj Evtushenko per volere della moglie , che i marinesi ricorderanno quando salì sul palco del Premio affascinando il pubblico con la sua bellezza, ha voluto che suo marito riposasse nel piccolo cimitero russo di Peredelkino accanto a Boris Pasternak.
E cosi che le cose vanno in questo mondo. E può anche succedere che qualcuno che ci assilla pescando poeti ovunque ed ergendosi a giurato sempre pronto a segnalare nefandezze gli sia sfuggita la notizia per altro pubblicata anche sul Corriere di oggi . Più volte ho invitato questo signore a non abusare  degli ipocriti che disquisiscono sotto pasqua su quante persone poteva contenere la casa di Pilato prendendo spunto da altri e non si accorgono che uno dei più grandi poeti-scrittori del nostro tempo a cui è stato strumentalizzato persino il suo funerale.

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