UNA DOMANDA CHE NON MERITA RISPOSTA ! MORE SOLITO !
VORREI CHIEDERE AL PROF. SCARPULLA CHE COSI MAGISTRALMENTE HA DESCRITTO LE SOFFERENZE DELLA MARINEO DEI SECOLI PASSATI A QUALE PERIODO PARAGONEREBBE IL NOSTRO TEMPO E COME DEFINIREBBE LA NOSTRA SITUAZIONE DI PERENNE CONFLITTUALITà.
Chi
volesse dovrebbe riascoltare i video (due) che hanno chiuso le polemiche
recenti. Quello del Premio di Poesia e quello del dissesto. Il tentativo di far
emergere facce nuove è miseramente
fallito e lo si vede già nel silenzio “urlante” di certi protagonisti. Basta
vedere il video sul dissesto per accorgersi (non è facile la cosa) che qui sono
spariti i cosidetti “giovani” coinvolti dal berlusca di sinistra sostituiti
dalla solita “donna-ombra” deputata al solo movimento della testa non verso i
quattro punti cardinali ma solo dall’alto in basso come insegna chi ha passato
la vita a contatto della “scuola di partito”.
Nel
caso invece del Premio di Poesia il povero Arnone vaga in attesa di ordini o di
agganci con la controparte la quale forte delle “proprietà” immobiliari non
cederà mai sino a quando non si accetterà come padre-padrone il creatore di “quale
cultura per Marineo”.
Il
silenzio calato sui due episodi (termine eufemistico) la dice lunga sia sulla
nostra cultura che sul modo di tenere in considerazione i propri concittadini.
Sul
dissesto ormai è chiaro che il comune è al dissesto e anzicchè rimboccarsi le
maniche si pensa a come superare la cosa attingendo dall’altro lato alle
mammelle dello Stato, già spremute e essiccate da questo lato. Questa giunta
che avrebbe dovuto produrre soluzioni a mille è proprio senza acqua e con una
mossa da bonificatori del nulla, hanno scelto prima di scaricare tutto sulla
precedente amministrazione accusata (ha perso le elezioni proprio perché nulla
facente) di sperpero di danaro e
incapace di non aver saputo recuperare decenni di disavanzo e ormai, rimaste a
secco le casse, hanno inventato il dissesto (vedi comuni limitrofi) che
permette subito di rimungere le tette dello stato che alla fine sempre un pò di
latte esce fuori.
Le
papere senza acqua non galleggiano ed in questo frangente non ti rimane che fare
presenza
senza
panza ! Ora non ci rimane che sperare che i funzionari statali e regionali
siano all’altezza perché abbiamo visto che il piano finanziario presentato dai
funzionari locali è stato mandato al depuratore perché “colui che proclama che
i numeri non si discutono” alla fine scivola proprio sui numeri a tal punto da
perdersi , sconoscendo le regole basilari che non si può solo spendere e
campare di bandi tenendo un intero reparto a cercare bandi anzicchè produrre .
Per
il Premio di poesia l’attesa non fa bene al Circolo Cattolico e deve sbrigarsi
a preparare una logistica alternativa ,grazie alla sopraintendenza può usare il
lato b del castello, quello dell’ultimo presepe. Ma deve correre a farne
richiesta altrimenti si trova le date già occupate e quindi trovare energie
economiche perché in questo caso deve contare su se stesso e sul sicuro
boicottaggio della macchina amministrativa.
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