Ci sono una
ventina d’anni di differenza ! Già è difficile quando si tratta di fratelli ma
diventa abissale da cugini. Sei
automaticamente escluso dalla loro compagnia ma non dal loro esempio. Ora vedi
questa differenza come un ostacolo e una ricchezza. La ricchezza perché lui ha
saputo conservarsi bene e integro noi arranchiamo perché nella nostra pochezza
non siamo in condizione di valorizzare queste figure. Siamo pronti a scaricarle
nella memoria nascosta come se ce ne volessimo sbarazzare. Il mio più grande
errore è stato quello di non aver saputo “scoprirli” quando erano la nostra
memoria storica e familiare. Qualunque
essa fosse ! Ora esserci ritrovati attorno ad un tavolo dove tutte le cose si
vedono in positivo ti allunga la vita di tanto. Avere accanto a te uno che ne
sa più di te della tua stessa famiglia ti ripaga delle amarezze che un
emigrante sopporta quando torna a quella “tua” casa lasciata per qualsiasi
motivo. Ma ti pesa ancor di più nel constatare che i giovani “non tornano” per
un cattivo congenito mal governo della cosa pubblica. Chiunque esso sia , è
sotto gli occhi di tutti, non riesce a proporre una idea o un progetto
condiviso ! Incapaci anche nel tentativo di dialogare !
Un meraviglioso
tavolo dove i cinquantenni sono esclusi , dove i sessantenni iniziano a pensare
che via Lui ora siamo in lista d’attesa noi già settantenni ! Non ci sono
titoli che possano distinguere uno dall’altro dove non conta l’intelligenza né l’intraprendenza
perché ciascuno ha coperto le debolezze degli altri. Non ci sono malati di
politica in mezzo a noi , non siamo in attesa di giudizi salomonici su figli ,
ma rispettosi della vita di ciascuno di noi. E’ stato un incontro bellissimo perché
a turno venivano citati li maggiori
nostri a cui era riservato sempre e solo un posto d’onore ! Venivano a
tavola liberamente una volta citati e ricordati dai genitori del festeggiato e
da li in poi a margherita quasi tutti diventando la tavola non più rettangolare
ma rotonda simile alla mitica dei cavalieri di Re Artù. Non ci fu una sbavatura
, ma il risveglio di una memoria comune . Sentiamo la necessità di un nuovo
esempio perché fallito quello marxisista, e quello religioso ci manca solo che crolli quello umano a cui ci
sentiamo aggrappati. E questo esempio nasce
e cresce se certi figuri riusciamo a tenerli lontani , a farne a meno a
non dar loro più l’altra guancia …
Basta assistere , come testimoni e qiundi vittime , alle carneficine
naziste o sovietiche !
Bellissimi gli
episodi ricordati come parte di un romanzo mai scritto ma vissuto !
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