martedì 28 agosto 2012

LA FIUMARA DI PADRE LEO, ASSESSORE SUBITO AL LA CULTURA E AL TURISMO !





             UNA BELLA SERASTA SENZA AMMINISTRATORI !

Autorità assenti: sono in Unione Sovietica o Padre Leo fa miracoli
Grande lezione di Padre Leo a certi amministratori. Come ci spiega “senza soldi e in economia, con le nostre energie abbiamo organizzato questa serata. Avrete disturbi causa problemi agli impianti e ci scusiamo”. Smentito dagli stessi impianti.Cioè quelli preposti non sono riusciti ad organizzare una serata estiva come questa e senza soldi.  Bravo Padre Leo. Poi via ad una serata con grande ritmo. Mimmo e Gianni si sono alternati assieme ad una giovane (e bella) voce. Uno ci ha cantato tutto Celentano e l’altro canzoni belle e piacevoli. Piccolo cabaret gradevole anche se ogni tanto si perde la voce (mancavano le pulci). Tutti i protagonisti sempre al loro posto senza inutili passerelle. Grande lezione a chi di dovere. Le solite signore che fanno passerella nei momenti che non devono , un gruppetto accanto a me che non hanno smesso un minuto di gracchiare e soprattutto il gruppo dei mejugorini in mezzo a tutti a parlare ad alta voce spostandosi continuamente . Presto avranno un aureola per la loro discrezione. Persino al richiamo di Mimmo di salire sul palco :invito i guadalupiani a salire sul palco e sono partiti i mejugorini .
Alla fine erano tutti sul palco a terra siamo rimasti una decina.
Sarà bene in futuro spostare la postazione più a destra perché dai laterali era impossibile vedere anche perché le casse coprivano il tutto :pochi metri più in la e tutti avremmo avuto una ottima visione. Il regalo più bello don Leo lo ha fatto lasciando la prima fila al “popolo di Dio” e non ad amministratori che non hanno nulla a che spartire con i presenti. Non abbiamo visto politici e questo è anche un dono del Signore. Solo il Ribaudo junior sorvegliava le proprietà. Bellissimi i suoi due figli :danzerini scatenati sorvegliati da genitori attenti. La gente si è divertita, la serata è riuscita.
Un solo momento di panico. Quando un assessore si è avvicinato e il servizio d’ordine ha chiamato La Misericordia la quale è intervenuta anche senza defibrillatore. All’assessore è stato detto di ripassare prossima settimana quando l’apperecchio , che sarà donato domenica alla messa, sarà messo a disposizione della Misericordia. E’ mancata la preghiera per il gruppo che va in pellegrinaggio in Unione Sovietica. Chi li capeggia  ha studiato li e sa bene come espellere o sostituire chi non gradisce. Lui non ha il manuale di Mao ma il breviario del Minculpop e di purghe se ne intende. Sembra che il gruppo alla partenza abbia dichiarato:
è nostro grande desiderio non ritornare. La nostra grande madre Unione societica ci ha richiamato a se !  

venerdì 24 agosto 2012

AH ! (sospiro) L'AMORE !!




EDIZIONE SPECIALE PERSONALE
Per una volta lasciateci condividere la bellissima serata di ieri. Quando si dice l'amore ! La cerimonia bellissima , toccante, commovente. Due giovani pieni di vita e di gioia ! Una cornice di parenti e amici unica. Emozioni irripetibili . La gioia passava da una coppia all'altra.  Eccoli.




giovedì 23 agosto 2012

DUE GIORNI DA LEONI



 L’appuntamento è al bivio Bolognetta. Da lì ci spostiamo a li Vagni dopo aver posteggiato mi sento chiamare ad alta voce: Sanicola da dove spunti ! E’ Abbate Salvatore uno degli otto magnifici Cavalieri della squadra Li Vagni. Da li a poco si uniranno tutti glia altri. Saluti e abbracci a non finire. Ricordiamo vecchi tempi legati al luogo. Una voce delicata mi chiama salutandomi cordialmente. Mi giro e mi trovo una squisita signora dagli occhi penetranti. Forse è una degli ultimi acquisti perché lei vede la mia perplessità e mi precisa anch’io sono di Marineo per questo la conosco. Conosco il marito: una persona cordiale e di rara professionalità. Rosalia Moscarelli  ci invita ad entrare in ufficio dove Carlo Costa ci fa una lunga premessa per poi farci accomodare nella sala delle vasche. Circondato da tutti i colleghi in servizio inizia una esposizione sul luogo da far rabbrividire i vari professoroni che si sono occupati del luogo. Dalla scritta cufica che avvolge i due lati a dettagli che nessuno aveva notato prima. Si passa dalla temperatura della sorgente, alla riserva naturale che circonda il luogo. Animali insospettabili dal barbagianni  alle tracce che lascia. La signora Rosalia non è da meno e si inserisce con rara competenza. Due ore a ritmo serrato : mai visti dipendenti regionali così preparati e innamorati del loro lavoro. Marte Giuseppina, che conosco da tempo, Marrone Antonino, Di salvo Giuseppe, Lavoro Nicolò, Staropoli Maria compongono la squadra. Si rispolverano ricordi di quando facevamo veramente il bagno a 38 gradi divisi per sesso o età dal lenzuolo bianco con mamme e papà fuori dalla sala a fare guardia a mogli a adolescenti a nonne piene di pudore. Questo angolo che sembra abbandonato è una meravigliosa isola unica in Europa. Vorrei dire fuori dal turismo di massa chi passa guarda senza sapere o capire cosa ha visto. I miei ospiti sono ammutoliti. Il dottor Piero Melodia , capo delle risorse umane dell’ospedale Humanitas di Rozzano-Milano con la signora Natascia, una delle più esperte in ricerche demografiche e di mercato italiane. Lui è l’angelo custode delle decine di  marinesi  che hanno avuto bisogno del suo ospedale. Lasciamo malvolentieri Li Vagni fra arrivederci e saluti per gli assenti. L’obiettivo principale è Licata sede del più prestigioso ristorante d’Italia. Ci fermiamo a Lercara Friddi per il pranzo ma Al Fagiano sono di matrimonio e solo grazie alla nostra insistenza “spuntiniamo” qualcosa. 

Destinazione Agrigento. Già vista mille volte ma sempre diversamente. Amet appena mi vede mi benedice come fanno i pii musulmani. Ci siamo conosciuti a Casablanca quando andavo davanti il macello dei cammelli a “consolare”  le vittime che emettevano una specie di canto che veniva sentito a distanza dai cammelli e rispondevano con versi decifrabili sono da noi. Amet come me interpretava quei canti. Amet oggi ha un minibus in area scavi e porta i turisti in cambio di 3 euro facendo la spola fra i due templi maggiori. Sanicola, ti lascio davanti il tempio della Concordia, attraversi la strada ed entri nell’altra zona archeologica dopo aver passato le catacombe bizantine, latine greche e cosi via. Ti rimane da vedere i telamoni e le tre colonne di Castore e Polluce . Le migliaia di massi sparsi ovunque dal terremoto, dai cartaginesi per non parlare di greci romani ecc. ci vuole troppo tempo per capirci qualcosa. Appena finito con altre 3 euro ci imbarca e con il suo veicolo ci riporta al posteggio augurandoci che Dio vegli su entrambi. Arriviamo alla Piccola Caracas altra isola nel cuore della vecchia Licata dove una signora e un signore d’altri tempi in un ambiente modernissimo ci danno le chiavi delle stanze per soli 35 euro a notte. Stanze ampie pulitissime che ti invitano a fermarti almeno per una settimana. Sanno che siamo diretti alla Madia. Ci guarda con rispetto convinti che abbiamo un conto in banca enorme. E’ impossibile descrivere la cucina e l’ambiente di questo locale. Piatti che necessitano una descrizione dettagliata dal Maitre e dallo Chef. Siamo ospiti e gustare queste “creazioni” ti senti in un altro mondo. Ogni piatto ha dei complicatissimi abbinamenti frutto del sapiente uso di cereali, frutti rari, e rarissime salse. Offenderei lo Chef se osassi descriverli. I vini ad una temperatura perfetta dai nomi mai sentiti prima, da gusto e retrogusto non traducibili. Vi consiglio di risparmiare almeno 100 euro a testa e correre a Licata alla Madia. La mattina mentre ancora discutiamo sulle portate corriamo sulla Agrigento Palermo malgrado qualche sprovveduto dell’Anas tenta di imbrogliarci portandoci sulla Caltanissetta fra infiniti lavori e di lì sulla autostrada Catania Palermo: cioè due ora in più. Obiettivo Piana degli Albanesi con i suoi riti e la sua cultura. Da qui in poi siamo nelle mani di organizzatori marziani. La Metropoleos di Piana apre dopo le 5 del pomeriggio il duomo di Monreale chiude alle 6. No comment. Corriamo per il pranzo Al San Giovanni dopo il ponte a destra. Segnalare questo ristorante è un grosso rischio. Se vi si riversano “gli invasori” addio rarità. In tutta la zona nel raggio di cento chilometri non esiste locale che può arrivare al 30 per cento del San Giovanni. Poi devi saper attendere perché lì nulla e pronto nemmeno l’insalata. Vi consiglio di farvi riconoscere e diventare familiare perché Don Vincenzo e la toscanissima signora con figli e familiari esercitano una professione che per loro è un arte. Ci sarebbe voluta una camera per la pennica … Saliamo su sino ad un sacrario. Questo luogo che la sinistra si è appropriata è di tutti. Qui la stupidità umana ha raggiunto il massimo dei suoi vertici ! Per anni la chiave di lettura era: mandanti e banditi. Quando quel primo maggio mandanti più cretini degli esecutori spararono sulla gente non scossero solo le coscienze di una parte ma unirono tutte le genti in un grido di dolore. Perché non esiste uomo che può condividere un gesto simile e se esiste fa parte del genere animale. Il silenzio è terribile , quei sassi uno per uno hanno accolto il sangue di martiri.
Scendiamo verso Monreale lasciamo gli amici in albergo delusi dagli strani orari di un paese che si ostina a non credere nel turismo e torniamo a Marineo. Domani è un altro giorno e si vedrà   ...

martedì 21 agosto 2012

NON è NEW ORLEANS MA MARINEO !

Non è New Orlenas ..è Marineo !

Capita che Tuzzolino mi chiama e mi dice dai Sanicola dammi una mano a svegliare e far ridere i marinesi. Inizia un giro del paese dalla variante al castello alla rocca e ritorno. La gente si affaccia sorride ride saluta. I bambini saltano e ballano ! Uomini dalle facce scure si illuminano , le donne rispomdono con grandi sorrisi e saluti.
Poi capita che un altro artista esce da bottega seguito da altri chitarre alle mani e cosi davanti il negozio di Silvio avviene quello che a New Orlenas avviene in ogni via in ogni angolo.
Si Tuzzolino è la terza farmacia di Marineo ! Per un ora si distribuiscono "medicine" gratis: musica e canti ...
Gira denaro a palate ! (Avevo messo un euro nel basco per invitare alle offerte e alla fine è sparito anche quell'euro !) Dai Marineo ogni tanto ridere non ti fa male...

MA QUANNè CHE CUMINCIA LA FESTA DI SANTU CIRU ?




Da un lato il programma proposto dalla Congregazione è in linea perfetta con il governo Monti: Due tamburini anzicchè quattro, la banda senza direttore, dieci lampade in meno per ogni arco, nessuna fiumara culturale, la sfilata dei costumi non si capisce se c’è stata o no, la festa dei marinesi nel mondo è diventata la festa di alcuni marinesi nel mondo. Il pranzo offerto da Cosimo Sanicola sembra lo abbia pagato il primo cittadino così, more solito, poteva solo lui scegliere gli invitati.
Piccole ma preziose occasioni tipo, lo spazio Faldini – Maneri con l’esposisizione delle sue poesie e dei curriculum (non sono stato tenero con lui in passato soprattutto quando gli appariva la Madonna, da lui scolpita in legno pregiato e dal popolo definita la madonna sparrittera). Ma il giudizio su di lui rimane quello di Antonino Disclafani recentemente apparso nel blog del compare. Faldini giramondo mi ha deluso non appendendo lo scritto del Disclafani in bella vista. Quando lui fa la sua parte con umiltà è accettabile quando in lui emerge l’arroganza allora fa la fine di tutti gli artisti: si decompone. Non abbiamo capito a chi dedica la sua poesia la vampata: a nessuno in pratica. O meglio a quell’ente astratto causa di tutti i mali e salvagente di tutti coloro che non riuscendo accusano un impalpabile colpevole. Cioè e come dire sono emigrante per colpa di Ciro Spataro o al castello si vuole insediare cosa nostra. Faldini non cadere nella trappola : rimani nelle tue canzoni e in certe tue poesie.
Rigoglioso tutti gli anni ci propone prati immaginari pieni di colori impossibili da cogliere con l’occhio, ci ricordano le immagini del film San Francesco con Chiara e Francesco a San Damiano. Meno pubblicizzata la mostra di Ciro Cangelosi e dei gioielli Elisa. Anche la Baldo ne esce bene perché finalmente è più semplice e concreta e ci spinge ad esaminare la possibilità di non solo vedere ma anche poter acquistare le sue creazioni, finalmente ora che non sono fatte con l’indifferenziata. Ritorni a proporci il suo lavoro e che presto abbia un atelier dove la gente possa vedere-provare-acquistare. 
Di Salvatore Pulizzotto abbiamo detto e anche di Calabrese e Pernice. Abbiamo avuto una scelta maggiore delle opere del Calabrese, già altre volte lodato. Eccellente la “guida” della signora Cirella Spinella. Preparatissima, cordiale, accogliente. Brava anche in tecnica pittorica, non invadente non saccente. Complimenti. Di Sal Pernice continuiamo ad ammirare il quadro dei jazzisti, del bevitore di vino, e l’incendio di Marineo (di quando ?).
Abbiamo avuto una serie di incontri e convegni  e  simposi che fatti cosi alimentano odii e invidie e soprattutto fraintendimenti. Non si riesce ad avere un minimo di professionalità, non si può esprimere un giudizio. Se dici o critichi una o uno diventi colpevole di lesa maestà. Vedano la guida-presentatrice della mostra del Calabrese. La sua bravura ha superato la sua bellezza. Quando una persona sale su un palcoscenico automaticamente è soggetta a giudizio. Non può portarsi dietro lo scudo del padre perché nessuno ha offeso nessuno ma la sua acerbità dovuta all’età se non sa accettare le critiche (non volgari come usa fare qualcun’altra) deve solo attraversare la strada e farsi accogliere dalle suore. Quindi non inventiamoci offese di lesa maestà perché se proprio vogliamo quest’accusa bisogna rivolgerla in famiglia. Si rilassi anche Lui che ne ha molto bisogno.
“Si u vidistiu alla cunnutta c’eranu puri li cavaddi !!” . Qui il mormorio si fa parola. Attendo l’accusa di plagio! Seduto in panchina mi passa il solito ipocrita che la sera prima mi elogia al ristorante e il giorno dopo mi passa dietro riempendomi di improperi. Come fa di solito l’altra signora quando la incrocio. Solo due muli, poi le macchine, nulla sfugge ai manganelli dei funzionari. Uno dei muli è illegale, poi un cavallo da 20.000  euro. Insomma volete mettere la cunnutta di una volta? Come gli ebrei pagavano la decina a Dio ora c’è gente che avendo deciso di offrire 500 euro è andata a comprare altrettanto grano per restare nella tradizione. Arrivare all’ammasso del ex-Bivona o del Fragale con un assegno o con valuta si metterebbe in difficoltà il Santo. La sfilata delle belle ragazze in groppa a rampanti puledri è un esposizione. E da che mondo è mondo è una bella vista perché oggi quasi tutte queste ragazze hanno corpi perfetti da far invidia alle pur belle loro mamme.
La messa del nostro Vescovo non è stata una passerella. Vedere la faccia della nostra gente pulita bella asciutta sorridente concentrata ti commuove. Quelle persone quasi nascoste ma con le lacrime agli occhi   ti veniva voglia di abbracciarle. Bellissima funzione. Ci sono stati solo due momenti uno di panico ed uno di preoccupazione. Il primo quando il vescovo annunzia la Benedizione Solenne e si inserisce un altro, che ci fece temere fosse lui a darci la benedizione, che doveva inserirsi dopo la benedizione in quanto non facente parte del rito. Il secondo quando il nostro Monsignore locale mi rimprovera di aver parlato durante la ”quasi tutta la funzione là in fondo nell’ultima fila davanti la ex farmacia”. Accolgo il rimprovero e mi scuso. Mi perdona con un sorriso  e mentre si allontana penso: ma mi ha seguito per tutta la messa?
A notte fonda dopo i fuochi mi sono trovato San Ciro in casa, distrutto dalla fatica. ”Non chiudere la porta, c’è Giorgio dietro di me! Dacci da bere qualcosa di forte dobbiamo riprenderci …” . Ma da dove siete sbucati ! Dal passetto oggi vicolo Raimondi. Ma è chiuso? San Ciro fa il gesto dello scappellotto come se mettessi in dubbio le prerogative dei santi.
“Ma quannu ncumincia la festa di San Ciru ?”
“Ho una grazia da chiedere, che divisa per due è poca cosa per Voi”. I due all’unisono mi dicono che ora basta e ora di finirla di chiedere grazie contro l’amministrazione e il Sindaco. Sanicola finiscila. Allora secondo Voi sono un venduto un prevaricatore un mafioso? Offendo le famiglie colpendo i figli al posto dei padri? Replico. Debbo accettare insulti e offese trasversali perché non deposito il cervello al loro ammasso? Taglia corto dice San Ciro cosa vuoi? Fatemi diventare più coglione così sarò ultimo  inter pares.
San Ciro mi fa il verso del salame, San Giorgio scuote la testa e mormora una parolina nell’orecchio di San Ciro: per me si porta da Sindaco ecco perché Spataro, Quartuccio, Greco, Perrone, Pernice sono terrorizzati. L’unico che mi pare felice è Ribaudo che in mezzo a questi sbandati se la gode. Vorrei replicare : scusi ed io che finirò in una colata di cemento ?

sabato 18 agosto 2012

LA PORTA DI CASA MIA !




Non mi piace più Salvatore Pulizzotto. Dovrò presto dirglielo anche se a Marineo “dire le cose” fa male. Una diecina di persone sono la palla al piede del paese. Tirano indietro mentre tutti vogliono andare avanti. Sono i soliti anonimi, insinuano, maestri della mistificazione. Dovrò trovare il coraggio e dire a Salvatore Pulizzotto :restituisci ai marinesi la loro intimità.Tu hai qualcosa che appartiene a tutti ! Hai le nostre foto di quando bambini andavamo a scuola, di quando si sono sposati i nostri genitori, dei nostri nonni al lavoro, hai fotografato il ricordo del sudore della gente di campagna, hai fissato giorni belli e giorni brutti della vita. Ti tieni in casa la nostra intimità. Ogni tanto la rispolveri e noi tutti a cercarci in migliaia di foto dove oggi facciamo fatica a riconoscerci. Foto che noi non abbiamo saputo conservare tu le mostri con orgoglio. Ora ,con superba maestria, ci mostri le porte di casa che odorano ancora di calore umano da noi sostituite con aride porte in alluminio zincato. Non mi piaci più Salvatore Pulizzotto ! Ti sei installato a casa nostra spolverando vecchi ricordi, rimproverandoci di non aver saputo conservare né le immagini né il calore della casa paterna. Anzi no ti sono grato perché la emozione che provo entrando in quella stanza è enorme. Mi ritrovo assieme a migliaia e migliaia di marinesi che si incontrano e si abbracciano ritrovatisi per magia nello stesso luogo nello stesso tempo. Grazie Salvatore.
La mostra Patrocinata  dalla Proloco è visitabile tutti i giorni. Non lasciatevi sfuggire questa occasione non dimenticando di visitarla almeno due volte.

L'UNTORE

Il Guglielmo  ha ragione: non gli si addice, neppure ironicamente, l’attributo di “critico dei critici”. Il Guglielmo è semplicemente un provocatore in malafede, probabilmente per conto terzi: mente sistematicamente,  sapendo di mentire.
Pertanto è meglio, come sostengono  tanti, ignorarlo.
Comunque si ricordi: il Castello non è “casa Ribaudo” né diventerà  “cosa nostra”!
A me, comunque,  basta ed avanza la mia casa.

giovedì 16 agosto 2012

LEZIONI DI POESIA DI FRANCESCO TRIPOLI A CASA RIBAUDO

IL BICCHIERE DI VINO è DEL SOTTOSCRITTO

 Quaderno alla mano, orecchio fino in ascolto, un leggero nervosismo professionalmente nascosto , poi sicuro con buona dizione ha letto le due poesie. Brevi , intelligenti. Ha dato lezione di metrica, di contenuto anche di cadenza ad una azzannata e arruffata sala dove alcuni poeti almeno nei comportamenti (le poetesse soprattutto) erano all’altezza. Poi dall’attore da avanspettacolo con la coppola a certi ragazzini che parlano nelle loro poesie di esperienze mai fatte, di dolori mai vissuti. Eravamo a casa Ribaudo insomma in famiglia . Dalla pseudo presentatrice che usa i toni del padre (meno saccente e arrogante in futuro se vuole presentare deve imparare l’umiltà e avere almeno due domande di scorta e non sempre la stessa fatta a tutti) .Non faccia la cantante e lasci stare il microfono al suo posto, visto se non altro che l’unico che lo sapeva far funzionare era il nostro elegantissimo ex assessore alla cultura.  Poi la sorella “pilota del fotografo” che fotografava continuamente la “padrona di casa” in un tailler-pantalone senza colore. Al padrone di casa apparentemente dimesso e accantonato ma pronto a certificare “casa Ribaudo”. Da un lato poeti e scamiciati stravaccati e bivaccanti. Abbiamo faticato a riconoscere la Dott.sa Costa elegante assessore riconfermato in mezzo a ciminnesi venuti fuori dal nulla. Come al solito lo Spataro pico alla mano cerca di colpire con i suoli lamenti e insoddisfazioni ma alla fine il piccone gli cade fra i piedi. Che si sbrighi a trovare il colpevole delle sue disgrazie affinchè tutti possiamo trovare pace. La La Sala e la Zuccaro sempre con le loro poesie ,scritte mezzora fa, ancora non hanno trovato una loro maturazione e ci raccontano la loro sofferenza artistica di un vissuto simile a miliardi di persone. Franco Virga già in giornata aveva risposto al mio appunto di ieri. Lo ha fatto a modo suo , con il suo stile non pensando che fra i presenti nessuno “conosce” Danilo Dolci. Tranne l’esperto di studi agostiniani … Personaggi minori si sono inseriti in una serata “privata” in una casa “privata” la ex casa Beccadelli oggi Ribaudo.

mercoledì 15 agosto 2012

BUON FERRAGOSTO FRANCO RIBAUDO !

Non mi sono ricreduto su di te. Riconfermo parola per parola quanto ho scritto e detto. Oggi dal tuo cilindro hai tirato fuori un gesto umano. Forse è il primo gesto umano che hai mai fatto. Quegli incatenati dovrai sognarteli per tutta la vita. Nei loro occhi vedrai i tuoi familiari. Forse stai imparando a discernere la politica dal gesto umano. Aver trovato una provvisoria soluzione ad un caso da te stesso inventato sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori apre uno spiraglio. Noi ci fidiamo perché nelle catene di oggi tutti sono sfuggiti davanti alla solidarietà. La cosidetta Opposizione che emette comunicati stampa freddi e aridi in un momento che sei uomini portano le loro famiglie in catene davanti al giudizio della gente: quella gente che spesse volte abbiamo visto fare il bagno mentre sulla battigia c’è un disgraziato morto. Buon Ferragosto a chi vuole fare il prossimo sindaco che non ha avuto il coraggio di portare solidarietà a chi senza stipendio si avvilisce e subisce. Buon Ferragosto ai cattolici di qualsiasi targhetta , che si rinchiudono in cantine orgogliosi di diffondere la “parola” , una parola senza suoni. Buon Ferragosto a te Franco Virga che hai dimenticato l’insegnamento di Danilo Dolci, le battaglie che ormai sono palline di ping pong per un futuro a cui mai avete partecipato a costruire, un futuro che gli altri tentano di costruire . Buon Ferragosto a quei sei e alle loro famiglie. Ammiro il Vostro coraggio. Quando un uomo di sessanta anni piange legato ad una catena, attorniato dalla famiglia, non è uno schiavo ma un vero uomo di grande dignità. Sono io lo schiavo senza dignità che ho permesso questo.

lunedì 13 agosto 2012

TAGLIAVIA DA SANTUARIO A MONUMENTO














Antonino Trentacosti ci presenta l’ultimo suo lavoro in forma elegante . Una buona edizione piacevole a tenersi fra le mani e ancora più gradevole nella lettura e nella ricca  collezione iconografica. Il nostro ,maestro nel rendere l’arte piacevole alla lettura, non fa mai citazioni “generiche” all’uso  degli autori  marinesi. Sa usare bene le fonti e li trascrive senza l’arroganza del sapiente . La sua opera è esaustiva , completa e rende onore ai “romiti” che trovavano il luogo accogliente che richiamava alla preghiera. Mi è piaciuto, come rende onore, a quel tanto bistrattato Padre Calderone a cui fa spessissimo riferimento senza insultarlo ma rivalutando il suo lavoro . Non usa i toni di qualche pseudo colto incapace di saper valutare il Calderone per le sue notizie fra lo storico e il “riferito” o il “supposto” con lo scopo di rivalutarsi loro stessi, le cui opere non sono mai state lette . La parte “artisitca” non merita commenti perché il Trentacosti in questo è maestro. Scrivere libri in abbinamento non  gli ha fatto bene e questa opera “sua” non è debitrice a nessuno. Tagliavia da “modesto” santuario affidato alla penna del Trentacoste diventa monumento.  Avrei evitato la pagina quattro che non arricchisce il volume  ma lo fa diventare  un pesante “scambio di tributo” fra compari che vediamo in ogni pubblicazione. Il prezzo ci è sembrato esagerato e ha scoraggiato i lettori. Ma al Santuario intelligentemente vi faranno uno sconto. L’autore e l’editore non stanno facendo molto per promuoverlo perché questo è un volume che nel tempo sarà cercato e nel santuario sempre venduto.
Santuario di Tagliavia- La Storia e l’Arte. Antonino Trentacosti. Edito da Santuario di Tagliavia.pagg.192 Pref. di Mimmo Tuzzolino