giovedì 31 agosto 2017

QUACINA



Circa Ventanni prima che nascesse il premio mentre si costruiva il Cinema Diana sul lato destro dell’immobile era stata scavata una fossa per la calce. La pietra si acquistava a Villabate e non era raro che vi si aggiungesse qualche marmo vecchio o di recupero. Mentre gli operai lavoravano uno di loro cadde nella fossa. Grazie al pronto intervento dei colleghi fu subito tirato fuori.
Ventanni dopo il premio si svolge nel cinema Diana.
Ventanni dopo vince il primo premio di poesia la seguente lirica di Vincenzo Orestano.


QUACINA

Quannu curriu lu patri
Pi tirari lu figgiu
Cadutu ‘nta la fossa
Di la quacina cauda
L’ossa suli nisceru !

L’allisteru ‘dda casa…

A sulu talialla
Lu patri va circannu
Unn’è ca ponn’essiri
Li carni di sò figghiu

Vincenzo Orestano  1975   1 premio

DIRETTAMENTE DALLE STELLE A MARINEO !



Perché è STATA PREMIATA  DESIRèe  RANCATORE ?


43° PREMIO INTERNAZIONALE
CITTA’ DI MARINEO
a DESIRÉE RANCATORE
Desirée Rancatore vanta una carriera straordinaria che l’ha visto grande interprete
del belcanto lirico, conquistando le platee  di tutto il mondo, non solo con la purezza
della sua voce ma anche con il valore di una  tecnica formidabile.
Sin da piccola studia violino al conservatorio ma è ad un corso di canto corale che
emerge la sua passione per il canto per debuttare poi a soli 19 anni al Festival di Salisburgo
come Barbarina ne “Le Nozze di Figaro”. Canta per la prima volta in Italia nel 1997
inaugurando la stagione del Teatro Regio di Parma con “l’Arlesiana” di Cilea. Da quel
momento, e nonostante la giovane età, diventa una presenza abituale dei principali
teatri d’Europa e d’Asia. Subito dopo debutta al teatro Massimo di  Palermo come Sophie nel Der Rosenkavalier di Strauss e in seguito a Catania si afferma nel difficile ruolo di Olimpia che
le aprirà le porte di tutti i maggiori Teatri internazionali. Nel dicembre 2004 è interprete pregevole
nel ruolo della principessa Semele nell’opera “l’Europa riconosciuta” di Antonio
Salieri per la riapertura del Teatro della Scala di Milano, diretta dal grande Riccardo
Muti con cui poi si sposta a Parigi per interpretare i Carmina Burana.
In tutti questi anni la critica ha messo in luce il fascino intenso di una delle voci liriche
più interessanti del panorama internazionale, conquistato in particolare grazie
al ruolo di Gilda in Rigoletto, interpretato a Melbourne, San Francisco, Las Palmas,
Tokio, Venezia, Città del Messico, Vienna , Verona, Parma, Pechino, Firenze e Zurigo.
Come non citare fra i personaggi interpretati da questo soprano “Adina” de “ l’Elisir
d’amore” e Lucia di Lammermoor messi in scena magistralmente in diversi teatri del
mondo
Il suo è un talento raro, riconosciuto a livello internazionale per il brillio virtuosistico
del canto che si unisce al temperamento drammatico di un soprano che, nell’assoluta
padronanza della coloratura e dei sovracuti, accende forti passioni fra gli amanti
della lirica. Basti pensare al grande tributo personale conseguito dalla star palermitana
al teatro Bunka Kaykan di Tokio, nella recente tournee con la Fondazione del Teatro
Massimo di Palermo, per l’interpretazione di Violetta ne “ La Traviata” con ben sedici
minuti di ovazione ed applausi a scena aperta.

La Giuria del 43° Premio Città di Marineo, nell’assegnare il riconoscimento internazionale
al soprano Desirèe Rancatore, ha voluto sottolineare l’omaggio della Sicilia
ad un’artista che si è affermata in tutto il mondo grazie alle sue grandi qualità interpretative,
capaci di trasmettere una vasta gamma di emozioni .
La Commissione Giudicatrice

GUERINO DODICESIMA



I/12 DODICESIMA
A cena Elisena invitò accanto a se il fratello Alessandro omaggiato dalla corte e Meschino li servi . Quel giorno non si decretò nessun vincitore della giostra. Ma tutti si domandavano chi potesse essere il villano che aveva creato tanto scompiglio. Al che Alessandro rivolto verso il Meschino gli chiese come mai non si fosse armato anche lui e sceso  nella giostra ? Schernendolo affettuosamente. Al che il Meschino rispose: “Signore  non mi deridere che se anche io avessi avuto arme e cavallo avrei fatto la fine degli altri cavalieri... “ Allora tutti derisero il Meschino perché erano presenti tutti i cavalieri che il meschino stesso aveva abbattuti nella giostra  di quel giorno.
I due passarono la notte a togliere stemmi e insegne affinché dal panno allo scudo nulla apparisse che potesse tradire il suo anonimato, poi provarono il drappo sul cavallo e tutto fu pronto proprio al sorgere dell’alba.

mercoledì 30 agosto 2017

ANTONIETTA ZUCCARO



Non è una sorpresa.
Fra i molti poeti locali questo premio onora giustamente una delle migliori poetesse locali. Antonietta Zuccaro non la ho mai vista correre in giro per l’Italia a questuare cannoli d’oro o cassate d’argento , o qualsiasi tipo di premio. La sua poesia  mai gridata è docile come il suo carattere, paziente come la severità dei temi che tratta. Sa accompagnare i vari eventi come un cronista innamorato della sua gente e del suo paese. Ecco un'altra meraviglia marinese.

FINALISTA  con la raccolta  “Nta lu diariu di li mè ricordi”

Lu veru amuri nun s’astuta mai
Vogghiu
cantari ancora
puisia a l’amuri
chiddu ca aumenta ogni vota
ca spunta u suli;
chiddu veru
sinceru
chiddu ca...
jornu pi jornu
ti fa tuccari
lu celu,
nudda cosa
fa addisiari
e duna spuntu
e forza pi luttari.
E si ancora
si ‘ncontranu
e si perdinu
l’occhi tò
cu chiddi mè,
è signu
ca tra nuatri
di ssù amuri
ancora assai
cci nnè.
40
Sunnu tant’anni ormai;
comu u ritu
si ripeti
e si rinnova
stà magia
ca nn’accarizza l’arma
comu ‘na duci miludia.
La passioni di gioventù
è focu ardenti,
ma è focu divinu
u sgardu d’amuri
ca nasci
di nà cosa di nenti.
Picchì nn’arrivela
di aviri complici li cori,
e d’amuri li nutri
finu a quannu
si mori.
Antonietta Zuccaro