mercoledì 29 aprile 2015

L'ADDIO DI NUCCIO BENANTI

E’ no ! Tu non sei stato Brancaleone !
Si sentiva nell’aria che qualcosa covavi. Ma non aspettavo questa decisione. Non è da te ! Chiudere un blog di solito non lascia ne morti ne feriti , ma in questo caso si va ben oltre. Se togli la tua voce lasci gli altri nel pantano. Dissentire è una cosa zittire e ben altra cosa. Un blog stanca chi lo gestisce, non è un passatempo e nemmeno lo si può fare a tempo perso. Quando ti capita la notizia è solo passatempo, ma tenere una linea coerente è pesante e costoso in termini di impegno. Se chiudi il blog è come arrendersi e certamente di tutto ti si può accusare ma non di mancanza di coraggio e coerenza. Ci siamo confrontati e qualche volta scontrati ma non ho mai dimenticato che sono stato “tuo ospite” nel tuo blog. Spero non ci priverai della tua voce , anche perché il blog ti può permettere tempi più lunghi senza l’assillo della “notizia” o come dicevi tu del gossip . Non lo fare Nuccio , non uscire dal campo “dorato e profumato per lo grano maturo” . Già da tempo anch’io ho maturato questa decisione ed ho resistito, perchè lasciare significa rinnegare tutto il bene e meno bene fatto ad oggi. Ma se sei entrato nella fase della “irrevocabilità” della decisione considera questo spazio a tua disposizione. Senza limiti di tempo spazio ed idee.
Questo tuo gesto ci fa sentire orfani.
Onofrio Sanicola

lunedì 27 aprile 2015

IPOTESI SULLA BAMBAGIA




Meditavo nei seggi della confraternita
sulla natura della bambagia,
se poteva tamponare 

le ferite della fede
acquisita nei paesi dell'Ovest
dove Dio era stato adorato col denaro
senza violenze ne carri armati

Feci diverse ipotesi sulla bambagia,
mentre nel silenzio 

la ferita continuava a sanguinare 
e c'era poco da ridere,
nessun Peppone a ostacolarmi
nessun Don Camillo a catechizzarmi
rimasi allineato ad un mondo ateo che
andava a messa ogni domenica.

Rimasi al sicuro nell'Ovest

al sicuro da Dio,
e scongiurai la morte
per augurarmi la pensione.
Mi costruì una casa di bambagia
dove ogni urto con la fede
era attutito da soffici pareti
il capitalismo mi sorrideva

dietro le finestre
mi mostrava un cielo blu

un paradiso che maturava
con gli interessi.


(Ezio Spataro)


Forse non avrei scritto nulla della serata perché è uso auto incensarsi , mettersi in vetrina, mostrare medagliette. La serata prevedeva una testimonianza sulla fede nell’est al tempo della guerra fredda. Mai avrei pensato che una poesia ricevuta nel pomeriggio avrebbe dato un taglio cosi forte e soprattutto come fosse possibile che poche strofe racchiudessero quello che ci siamo detti in oltre un ora. La poesia è un fedele resoconto di una serata scorrevole (meno di un ora) che ha fortemente coinvolto i relatori. Dal Parroco al Superiore (Parisi Rosa) al Ciro Realmonte ai giovani lettori e soprattutto ai due pertinenti interveniti (La Prof.sa Mancino e il prof Giovanni Perrone). Il Cutrona con i cantori sembravano sirene seguiti da tutti i presenti. Belle facce che ti aiutavano perché non c’era differenza fra pubblico e relatori. Molti amici presenti ma moltissimi “venuti per sapere”.
Finalmente rimasti fuori i saccenti mercanti che immischiano Dio e politica. Ci sono mancati i “comunisti” assenti ingiustificati che forse hanno pensato ad un processo ad un sistema mentre si è parlato di un momento storico a molti sconosciuto. Si è parlato di “cristiani” messi alla prova e alla gogna, di errori che hanno trasformato cristiani in martiri per una errata lotta alla Chiesa. Di mancata educazione religiosa, di Stato contro la fede, di non libertà religiosa.
E sono riconoscente al mio amico Ezio Spataro per aver usato la metafora della bambagia per descrivere due mondi , due universi. La lettura della sua poesia a fine serata fatta da Ciro Realmonte è stata veramente la sintesi magistrale di quello che ci siamo detti per tutta la serata.
Deontologia vuole che si ringrazino persino gli assenti , a cui abbiamo risparmiato la serata. Ai presenti i ringraziamenti di tutti ma soprattutto delle due Confraternite di Santa Anna e San Michele.

LA FEDE NEI PAESI DELL'EST

FRATERNITà DEL REDENTORE
la prestigiosa Chiesa di San Michele
ospita
LA FEDE NEI PAESI DELL'EST
Introducono

Parisi Rosa
(Superiore della Confraternita)

Leo Luca Pasqua
Parroco della nostra comunità
Prof. RŮŽENA RŮŽIČKOVÁ-SANICOLA
“…gli anni cinquanta li ricordiamo per i libri e i film di Peppone e Don Camillo.
Ma nel blocco sovietico la lotta tra il comunismo e Chiesa non fu altrettanto divertente…”
Chiesa di San Michele
Lunedi 27 aprile 2015 ore 21

domenica 26 aprile 2015

L'INVASIONE BAARIOTA



Abbiamo avuto i fenici, i punici che poi sono i cartaginesi, i greci ed infine i romani. Poi sono arrivati i bizantini ed infine gli arabi. Subito dopo i normanni, appresso gli angioini e gli spagnuoli.Saltiamone qualcuno e arriviamo ai piemontesi. Ora godiamloci i baarioti. Dobbiamo a Salvatore Pulizzotto l’entrata nelle nostre terre “incolte” di questi “extracomunali” . Ieri sera serata conclusiva della collettiva d’arte. Sono state distribuite benemerenze, elogi e il più scarso alla fine è andato a casa con un diploma. Il musicista (in tre alla fine) è andato benissimo sino a quando ha introdotto un certo “lanzichenecco” , tuttologo , ma soprattutto storico. Per fortuna che lo Scarpulla era andato via quando ha “toccato “ la storia di Marineo. Credo che non gli avrebbe concesso tutte le imprecisioni e supposizioni fatte su Marineo. Ci ha stupito che il nostro Assessore assentiva continuamente a tutte queste supposizioni gratuite. Probabilmente avrà confuso la Marineo di Vizzini con la nostra perché noi “non esistevamo” al tempo di Federico II…. Dai Assessore …
Per oltre mezzora ha tentato di venderci dei libri bruciando la bella performance degli artisti. Sempre parafrasando il mio amico c’erano più baarioti in sala che marinesi. Una clack semiprezzolata ha stonato con interventi gratuiti disturbando , ma alla fine ci ha salvato il nostro Assessore premiando tutti i bagaresi e a conti fatti era molto più economico che lui andasse a Bagheria che spostarli a Marineo. In ogni caso il merito va lo stesso al Pulizzotto per aver catalizzato qualche buona mano… Chiaramente le nostre “eccellenze” locali sono state oscurate e l’unico , come al solito ad aver fatto la parte del leone è stato il nostro Assessore, ormai avvezzo a raccogliere allori.
Semper ad maiora ! 

PS. ci è rimasto il dubbio se l'artista riprodotto nella locandina che abbiamo pubblicato fosse veramente l'artista presente in sala

ECCELLENZE MARINESI



Si chiamano Ranzes e Marvilla nell’ordine Prima e Seconda classificate alla mostra canina di Marsala.  Sono partiti questa mattina all’alba a mani vuote. Il Gruppo ben affiatato (Li Castri, Muratore, Raineri , Lo Faso) a Marsala hanno brindato “a marsala” dopo aver condotto in passerella Ranzes (condotta da Martina Li Castri in una cavalcata in crescendo )  e Marvilla che ha portato Salvatore Muratore ad un prestigioso secondo posto.  Anche questo evento va inserito fra le “eccellenze marinesi”. Nessun blog riporterà notizia perché quelli preposti sono blog da necrologici non da eccellenze. 
Qui si va a caccia di incidenti e arresti ma delle positività locali non si va oltre le pagelle dei propri figli. Ora il gruppo è atteso a Milano in un altro appuntamento prestigioso.
Intanto il loro medagliere si arricchisce.








sabato 25 aprile 2015

PROSSIMI APPUNTAMENTI


FERMENTI MARINESI


FRATERNITA DEL REDENTORE
presso la prestigiosa Chiesa di San Michele
ospita
LA FEDE NEI PAESI DELL'EST
 Introducono
Parisi Rosa
(Superiore della Confraternita)
Leo Luca Pasqua
Parroco della nostra comunità
Prof. RŮŽENA RŮŽIČKOVÁ-SANICOLA
Chiesa di San Michele
Lunedi 27 aprile 2015 ore  21




MARTEDI 28 APRILE
PRESSO LA FONDAZIONE ARNONE
RITORNA IL DOTTOR PINO POMARA
ANDROLOGO ECCELLENTE
"CRONISTA DEL SUO TEMPO IN AMERICA ED IN SICILIA"
ORE 18 
 


MERCOLEDI 29 APRILE
PROIEZIONE DEL FILM
“IRIS UN AMORE VERO”
Parliamone insieme

FONDAZIONE ARNONE ORE 20.30

HYDE PARK
"Spero trovar pietà, nonché perdono"
Potrebbe essere l'ultimo grido uscito da quel pozzo con cui la povera donna quasi esita dopo aver commesso quel gesto supremo. Potrebbe essere però anche il lamento di una comunità cieca e sorda alla sofferenza di quella figlia che solo dopo l'esplosione del dramma si commisera per l'indifferenza mostrata.
Per non dimenticare
Maria Concetta Sileci , Maurizio e Giuseppe  e  Vincenza Benanti .
Giovedi 30 aprile 2015 ORE 20.30