L’UNICA BANCA DELLA NOSTRA MEMORIA
E’ uno che non si accontenta di fare il suo lavoro, di servire i personaggi del paese, di dar da mangiare ai laureati vari. Si inventa ristorarte ospitando decine di artisti con mostre e interventi, con musica colta e cose similari. Il momento migliore avviene quando si inventa il museo. Raccoglie oltre diecimila oggetti del nostro passato, della nostra cultura. Non gli è mai passato per la mente di venderli. Li conosce uno per uno, sa dove sono posizionati, ne conosce la provenienza. “Quello era in famiglia, lo usava mio nonno” racconta Salvatore Pulizzotto durante il nostro incontro “quell’ altro l’ho comprato da un signore che ad un certo punto si è messo a piangere e quando me ne stavo andando con la ricevuta mi è corso dietro: Si tenga i suoi soldi, ci scriva che ho il diritto di venirlo a vedere quando voglio e tenerlo fra le mani almeno cinque volte l’anno, sa era di mio padre, toccarlo mi sembra di accarezzare mio padre”. Potrebbe continuare con aneddoti infiniti. “Scusi, in paese abbiamo un sacco di antropologi in questo campo. Sono mai venuti a chiederle qualcosa, a fare qualche articolo, a prendere appunti per una tesi?” osservo. “Lasciamo stare. Io sono felice perché qui la gente viene per mangiare e con la scusa io sento le loro espressioni : oh! Oh!” Ci sono nell’aria due grosse novità. La prima è che si realizza un sogno, la seconda che ci sono novità per il suo lavoro, . Gliene chiedo conto. “Guardi della seconda ne parliamo verso il 10 dicembre per l’inaugurazione della sovarita più che un nuovo locale è la rinascita di un locale già buono di suo ed ora tende al meglio”. Rimango esterrefatto. Chiedo conferma. Non è che si è fatto prendere la mano? La Sovrintendenza ai Beni Culturali userà il salone a destra entrando Al Castello nella parte “granaio” per ospitare tutto quello che si trovava al Rocca Bianca. “Ma come mai nessuno ne ha parlato? “I blog? Non so cosa dire, so che uno di questi… il suo direttore… è addirittura laureato in materia!”. “Ma siete in fase di trattativa… da tre anni. Ed ora?” insisto. “Tutto fatto, contratto sottoscritto, definito, concordato. Ho incontrato persone squisite e preparate alla Sovrintendenza. Ci sono voluti sei mesi per la catalogazione….ora la cosa è in mano agli architetti. Lasciamoli lavorare”. La scelta della Sovrintendenza è stata semplice chiarisce. “Abbiamo un museo archeologico che nessuno visita. Abbiamo personale a sufficienza e anche preparato, abbinando il mio materiale al materiale archeologico che appartiene allo stesso territorio”. Ora bisogna aspettare …le calende greche … “No - mi dice fermamente - siamo in dirittura d’arrivo : Non escluderei che a gennaio…” Meraviglioso. Mi complimento. Quando è cominciato tutto? “La cosa nacque sotto il sindaco Franco Corrado e poi via via…” Pulizzotto ignora che l’attuale amministrazione ha presentato progetti per circa 800 mila euro. C’è dentro anche lei? Mi guarda esterrefatto. “Ma lei sa quanto sono 800 mila euro?” Alla visita al museo si abbineranno una serie di attività, conclude. Salvatore Pulizzotto ha la faccia pulita. Sembra che sia veramente lui il vero utilizzatore di oltre 10 mila pezzi di utensili. Certamente li conosce uno per uno, con nome e cognome e provenienza.
Ecco uno che fa.
Onofrio Sanicola
Mi corre obbligo precisare, come mi fa notare Nuccio Benanti che sia Lo stesso che Piazza Marineo si sono più volte occupati del "ristorante Museo". Non solo ma è in preparazione un libro su questo evento che uscirà a fine Dicembre a cura dello stesso Benanti, Franco Vitale e altri e ovviamente con la collaborazione dello stesso Salvatore Pulizzotto.
RispondiEliminaQuando coinvolgo qualcuno (in questo caso Salvatore Pulizzotto) invio lo scritto prima affinchè si evitino errori e sviste. Non potendo evitare i veri "sputa veleno" evitiamo gli errori umani. s.o.