Per la persona comune
non è facile capire cosa succede in Grecia e quindi in Europa. Tutti questi
opinionisti di mestiere non parlano mai del problema ma del loro punto di
vista.
Insomma già i greci
hanno affidato il problema a due inesperti con la prospettiva che facciano
fiasco o diventino eroi. Persino la Eva Cantarella (grande esperta di sesso
antico) è andata fuori tema scomodando
Temistocle e i persiani dimenticando che
Temistocle mai si tolse di dosso la nomea di “traditore, di venduto…” e cose
del genere. La situazione sta che mali antichi debbono essere curati da due
“eroi per caso” che con il grido di “mamma cicciu mi tocca…” sanno che la
“innocente Grecia deve e vuole essere toccata”. Purtroppo gli armatori greci non sono paragonabili agli
imprenditori italiani che pur se entrambi possiedono denti e mascelle da super
“divoratori” mentre gli imprenditori debbono rispettare alcune regole
“sindacati, leggi, investimenti ecc.” gli armatori “navigano a vista in un mare
di acque incontrollabili”. Mentre in Italia il lavoro “pubblico” lo si riesce a
tenere sotto controllo , in Grecia è come il “fuoco di Olimpia” :sacro ! Se poi
aggiungiamo che nella stessa pentola bolle: storia dell’antica Grecia, arte,
cultura, buco enorme delle Olimpiadi, uso del danaro pubblico incontrollato, e
mille altri fattori, certi opinionisti o cavalcatori del dissenso qualunque,
mescolando tutto arrostiscono la suicida
di turno: la Grecia; la quale con un impensabile referendum ha fatto pendere la
bilancia a suo favore passando da adescatrice a violentata.
Cosi io mi ritrovo nel
giro di mezzo secolo a manifestare per l’entrata nel Mercato Comune Europeo
della Grecia anni ’70 a l’uscita della Grecia dall’Europa nel 2015. Ieri
avevamo mille motivazioni e mille
speranze oggi ci siamo aggrappati
all’unica motivazione a noi congeniale: la parola Europa è figlia del mito
Greco e noi la portiamo come bandiera… dimenticando che proprio questo mito è
più imparentato con l’oriente che con l’occidente.
Sempre in quegli anni
mentre cercavo le tracce della Grecia antica scoprii che la Grecia degli anni
’70 aveva 8 milioni di abitanti di cui tre vivevano ad Atene e che cento anni
prima erano appena 800 mila e che lo Schlieman che inseguivo ha dovuto
raccontare ai Greci il mito di Troia a loro quasi sconosciuto. Per non parlare
della fortissima presenza ottomana in Grecia. Insomma allora la Grecia era come
la nostra Sicilia senza un dna preciso.
Penoso l’aggrapparsi
degli intellettuali a matula al mito greco scomodando, templi, Dionisio e
tragedie… quando la vera tragedia sono loro che cercano di cavalcare la
qualsiasi immischiando cavoli , verze e crauti come è loro uso fare.
Ora arriverà il momento
del silenzio perché il problema “grecia” va risolto al più presto.
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