Foto di Maria Ribaudo da una foto di Salvatore Pulizzotto |
Ci sono delle figure femminili che da ragazzo ti rimangono impresse. Escludendo il
primo amore su queste figure costruisci
miti femminili che oggi grazie al cinema rimangono per anni impresse e
ci vogliono anni ed anni per sbiadirle o sostituirle con figure più moderne. Aureliana
fu una di queste figure che al tempo definimmo, quelli della mia età, “intoccabile”.
Al di fuori della nostra portata ! Soprattutto per il gap dell’età (una decina
di anni…). Il colpo di grazia lo ricevemmo quando interpretò Eva nella dimostranza.
Fu allora che capii quanto Dio ci amasse perché dopo averci mandato profeti,
messia e santi iniziò a mandarci “altre figure celestiali”…
Poi Lei andò in America… Passarono una cinquantina di
anni e ciascuno ebbe un suo percorso, o meglio chi più chi meno, trovammo la
nostra Eva fuori dalla dimostranza ma il modello rimaneva Lei. Esile,
fascinosa, svolazzava sopra le altre ragazze e alla fine ne divenne modello.
Segnò uno spartiacque fra la donna “rotonda” e la donna “leggera”. Dalle gonne
a campana e con coda di cavallo passammo alle minigonne buttando come cose
inutili le sottovesti e i corpetti, le code di cavallo diventarono frangette e
cosi noi giovani scoprimmo che oltre alle caviglie le donne possedevano anche
le ginocchia.
Quest’estate ci salutammo “ripresentandoci” e
spolverando ricordi preziosi. Mi incuriosì il suo percorso religioso che da
credente era passata ai testimoni, da lì ad altri gruppi poi agli scettici ed
infine da gnostica ad una fede “pulita”. Mentre noi eravamo presi dietro a San
Ciro Lei diffidava da tutte queste forme di fede ed io cercai un gruppo di
amici con cui confrontarci perché i “percorsi” altrui mi arricchiscono . L’incontro
avvenne fra intimi perché quando si tratta di confrontarci o approfondire noi marinesi “sfuggiamo o
scappiamo”. Era una bella occasione e cosi ci ritrovammo il giorno dopo al
castello dove la “vecchia” amministrazione si intrufolava fra la nuova per dare
riconoscimenti ai marinesi nel mondo. Fatto sta che quelli della vecchia non si
presentarono e fra i nuovi c’erano delle sorprese. Fu allora che gli bisbigliai…
preparati che ora Ciro Spataro ti fa il panegirico… Fu allora che la vidi
piangere commossa… non per il panegirico ma perché non si aspettava questo
gesto da parte del Comune e perché ,in quest’anno della dimostranza, veniva
esposta la foto di Lei nei panni di Eva… Purtroppo il panegirico tocco ad altri
perché lo Spataro quel giorno e a quell’ora correva a salvare il suo superiore-ombra…
“Guarda era serena e consapevole. Diceva che era
pronta ed aspettava Dio per rispondere alla sua chiamata in qualsiasi momento”. Ha risposto alla chiamata seduta in poltrona
a casa del figlio come piace morire ad una mamma sotto Natale…
La foto che qui riproduciamo non solo mostra una giovanissima Aureliana ma alle sue spalle abbiamo riconosciuto un giovane Mimì Vitale nelle vesti di centurione, recentemente scomparso anche lui
RispondiElimina